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Acanthus

genere di pianta della famiglia Acanthaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Acanthus
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Acanthus L., 1753 è un genere di piante della famiglia Acanthaceae, originario delle regioni mediterranee.[1]

Disambiguazione – "Acanto" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Acanto (disambigua).
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Etimologia

Il nome deriva dal greco ἄκανθος (àcanthos), a sua volta derivato da ἀκή (aké), "punta", per via delle estremità appuntite delle foglie e delle capsule che racchiudono i semi, in particolare nell'Acanthus spinosus.

Acanto fu una Ninfa che accolse Apollo e fu da questo mutata nel fiore omonimo.

Descrizione

Il genere comprende piante erbacee perenni cespugliose con grandi foglie lucide e oblunghe frastagliate, fiori bianchi e azzurri in un'alta spiga elegante e slanciata che appare in estate.

Tassonomia

Riepilogo
Prospettiva

Comprende le seguenti specie:[1]

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Foglia di acanto
  • Acanthus albus Debnath, B.K.Singh & P.Giri
  • Acanthus arboreus Forssk.
  • Acanthus austromontanus Vollesen
  • Acanthus carduaceus Griff.
  • Acanthus caroli-alexandri Hausskn.
  • Acanthus caudatus Lindau
  • Acanthus dioscoridis L.
  • Acanthus ebracteatus Vahl
  • Acanthus eminens C.B.Clarke
  • Acanthus flexicaulis Bremek
  • Acanthus gaed Lindau
  • Acanthus guineensis Heine & P.Taylor
  • Acanthus hirsutus Boiss.
    • Acanthus hirsutus subsp. syriacus (Boiss.) Brummitt
  • Acanthus hungaricus (Borbás) Baen.
  • Acanthus ilicifolius L.
  • Acanthus kulalensis Vollesen
  • Acanthus latisepalus C.B.Clarke
  • Acanthus leucostachyus Wall. ex Nees
  • Acanthus longibracteatus Kurz
  • Acanthus mayaccanus Büttner
  • Acanthus mollis L.
  • Acanthus montanus (Nees) T.Anderson
  • Acanthus polystachyus Delile
  • Acanthus sennii Chiov.
  • Acanthus seretii De Wild.
  • Acanthus spinosus L.
  • Acanthus tetraploideus H.Feng & Y. L.Huang
  • Acanthus ueleensis De Wild.
  • Acanthus villaeanus De Wild.
  • Acanthus volubilis Wall.

Specie della flora italiana

Nella flora spontanea italiana di questa tribù sono presenti solamente due specie:[2][3]

  • Acanthus mollis L. - Acanto comune: queste piante arrivano ad una altezza di 5 - 12 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo - Occidentale; l'habitat tipico sono gli incolti aridi e i cespuglieti; la distribuzione sul territorio italiano è soprattutto relativa al Centro e al Sud fino ad una altitudine di 700 m s.l.m. (questa specie è considerata esotica naturalizzata).
  • Acanthus spinosus L. - Acanto spinoso: queste piante arrivano ad una altezza di 4 - 10 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Steno-Mediterraneo - Orientale; l'habitat tipico sono le boscaglie, gli incolti e le siepi; la distribuzione sul territorio italiano è soprattutto relativa al Sud fino ad una altitudine di 400 m s.l.m. (questa specie è considerata esotica naturalizzata).

Le due specie sopra descritte si differenziano per la presenza di foglie basali spinose in A. spinosus (in A. mollis le foglie basali sono prive di spine).

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Usi

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Alcune specie sono usate come piante ornamentali per decorare gli angoli ombrosi e freschi dei giardini.

Per le sostanze mucillaginose in esso contenute un tempo era prescritto contro le infiammazioni intestinali, gli eritemi, le punture dei ragni e la tubercolosi. Dioscoride consigliava impacchi di radice per trattare le scottature e avvolgere le articolazioni lussate.[senza fonte]

Le foglie fresche e triturate si utilizzano sotto forma di cataplasma per curare le infiammazioni della pelle; invece sotto forma di infuso si utilizza come emolliente.[senza fonte]

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Coltivazione

Desidera esposizioni ombreggiate e fresche, terreno umido ma ben drenato, teme il gelo intenso.

Si moltiplica per divisione dei cespi in primavera, o con la semina.

Architettura

Lo stesso argomento in dettaglio: Acanto (ornamento).
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Capitello ornato con foglie d'acanto

Linee ispirate alle foglie di Acanthus spinosus e di Acanthus mollis furono molto utilizzate come ornamento (analogo alle palmette) dei capitelli nell'antica architettura greca (ordine corinzio) e romana (ordine composito).

La relazione tra l'ornamento e la pianta di acanto è stata messa in discussione dallo storico Alois Riegl nel suo libro Stilfragen, dove si sostiene che l'ornamento architettonico fosse in origine quello delle palmette e che solo in seguito assunse le forme dell'Acanthus spinosus.[4]

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Simbolismo

Nel cristianesimo primitivo, e poi in quello medievale, l'acanto era simbolo della Resurrezione[5], o anche della capacità di ripresa, dato che la pianta d'inverno fa seccare completamente la parte aerea, per poi rinascere più grande e vigorosa in primavera. Inoltre, le sue spine rappresentano le sofferenze del combattimento, ma anche il suo valore, indicato dalla bellezza della pianta[6]

Era considerato simbolo di verginità in quanto pianta spontanea che cresce in terra non coltivata.

Raffigurazioni delle sue foglie adornavano le vesti delle personalità più importanti.

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Letteratura

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Acanthus mollis in fiore

Al fiore di acanto Giovanni Pascoli ha dedicato una poesia dal titolo omonimo, nella collezione Myricae:

Fiore di carta rigido, dentato
i petali di fini aghi, che snello
sorgi dal cespo, come un serpe alato

da un capitello

fiore che ringhi, dai diritti scapi
...

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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