Alternate reality game

Un gioco di realtà alternativa è un gioco che collega internet al mondo reale. Solitamente si sviluppa attraverso numerosi strumenti web (blog, e-mail, mini-siti) e presenta al giocatore una storia misteriosa con indizi che puntano al mondo reale (per esempio a monumenti o a veri e propri oggetti nascosti in determinate località).

Un numero nascosto nei graffiti come parte dell'ARG Year Zero

Molto diffuso in USA, questo genere di giochi è di solito creato come veicolo promozionale per un prodotto o un servizio.

Descrizione

La forma è caratterizzata da un forte coinvolgimento dei giocatori, con una storia che si svolge in tempo reale e si evolve in base alle risposte dei partecipanti. I “personaggi” sono controllati attivamente dai creatori del gioco (non da un’IA, come nei videogiochi tradizionali, a parte i casi in cui gli ARG siano costruiti interamente o parzialmente con IA). I giocatori interagiscono direttamente con questi personaggi, risolvendo enigmi legati alla trama, e collaborano come comunità per analizzare la storia e coordinare attività sia online sia nella vita reale. Gli ARG solitamente utilizzano una varietà di media: siti web, social media, video, file audio, ma anche media “offline” come telefonate o posta, pur appoggiandosi prevalentemente su Internet come mezzo centrale.

Spesso gli ARG sono gratuiti per i giocatori; i costi vengono assorbiti tramite prodotti correlati (ad esempio carte-puzzle da collezione) oppure tramite relazioni promozionali legate a prodotti/servizi esistenti (per esempio un ARG può essere un veicolo pubblicitario). Tuttavia, non sono esclusi modelli “a pagamento”.

Definizione ed elementi distintivi

Non esiste una definizione universalmente accettata di ARG. Alcuni teorici suggeriscono di non fissare una definizione rigida, ma di considerare ogni ARG come un punto situato in uno spazio definito da tre assi: ruleset (insieme di regole), authorship (chi crea/controlla la storia) e coerenza^[1].

Molti esperti convengono però che l’elemento distintivo degli ARG sia l’uso del transmedia storytelling, cioè una narrazione che si sviluppa su media diversi (web, video, posta, telefono, eventi reali...) in modo integrato^[2].

In genere un ARG non pre-definisce tutte le regole in modo chiaro. I giocatori spesso scoprono le regole del gioco tramite tentativi, prove ed errori. Spesso non è prevista una “ruolo fisso”, non è necessario che i giocatori assumano identità finte come in un gioco di ruolo tradizionale: basta che si comportino come se credessero nella “realtà” dei personaggi^[3].

Finalità e usi tipici

Gli ARG sono stati spesso utilizzati come strumenti promozionali o virali: per pubblicizzare film, videogiochi, album musicali, serie TV, sfruttando la curiosità e la partecipazione collettiva come leva di coinvolgimento.

Ma non sempre l’obiettivo è commercial-promozionale: possono servire a narrazione creativa, esperienze immersive, formazione, o promozione di beni culturali.

Gli ARG, unendo storytelling e design, sono esperienze ludiche, collaborative e immersive, capaci di stimolare abilità come il pensiero critico, la risoluzione di problemi, la collaborazione empatica e la creazione partecipativa.

Storia

Uno dei primi e più celebri ARG è The Beast, creato nel 2001 per promuovere il film A.I. - Intelligenza artificiale. Il gioco coinvolgeva una rete di siti web “falsi”, messaggi telefonici, materiali promozionali ed eventi reali: una rete molto elaborata di indizi^[4][5].

Da allora il genere si è evoluto: alcuni ARG sono diventati vere e proprie forme di narrazione alternativa, con comunità di giocatori, partecipazione collettiva, e ambientazioni che attraversano fisico e digitale.

Uno dei casi più famosi di ARG in USA è stato I Love Bees^[6], creato da 42 Entertainment come veicolo pubblicitario per Halo 2. In questo gioco gli utenti erano chiamati a decifrare un enigma presente sul finto blog di un'apicultrice. La soluzione dell'enigma consisteva in una serie di coordinate spazio-temporali che corrispondevano a telefoni pubblici disseminati nel territorio statunitense. Recandosi nel luogo indicato all'ora presente nell'indizio il telefono pubblico squillava e una voce registrata comunicava parte di una storia all'interlocutore.

In Italia, il primo esperimento di questo tipo è stato Frammenti, trasmesso nel 2009 da Current TV e prodotto e realizzato da Shado e Log607^[7]. Un altro esempio in Italia è il progetto Aequilibrium, che ha utilizzato geocaching e narrativa transmediale per valorizzare il territorio e il patrimonio culturale^[8][9].

L’ARG “classico”, con siti web finti, telefonate, messaggi nascosti e puzzle, convive oggi con forme di narrazione transmediale: video su YouTube, webserie, social media, comunità online.

Alcune esperienze moderne abbracciano elementi horror, psicologici o di analog horror, generando atmosfere disturbanti o inquietanti, non sempre giochi “classici”, ma comunque ARG nella struttura.

Esistono anche giochi indie (indipendenti) ed esperienze interattive che cercano di fondere gameplay, horror e ARG: No Players Online (2019) ne è un esempio^[10].

Gli ARG sono stati riconosciuti dal mondo dell'intrattenimento mainstream attraverso alcuni premi^[11][12][13].

Intelligenza artificiale

ARG costruiti interamente con IA generativa

Alcuni creatori indipendenti hanno realizzato mini-ARG dove:

• i personaggi sono agenti IA che rispondono in modo coerente con la storia;
• la narrazione evolve in base alle azioni dei giocatori;
• vengono generati automaticamente testi, indizi, immagini o messaggi “criptici” in stile ARG.

Questi progetti compaiono spesso su Reddit (es. r/ARG) e Discord, come:

• micro-ARG generati da LLM per scopi sperimentali;
• mondi narrativi persistenti generati proceduralmente.

ARG ibridi: umani + IA

Molti creatori usano IA per:

• generare documenti falsi, email, log, immagini found footage;
• creare chat bot che interpretano personaggi;
• automatizzare puzzle o indizi dinamici.

Si tratta di ARG “classici” ma potenziati da IA.

Esperienze commerciali o quasi-ARG

Alcune piattaforme e startup hanno creato:

• storie interattive AI-driven che simulano un mondo persistente;
• misteri investigativi gestiti da agenti IA;
• giochi narrativi con personaggi autonomi (es. progetti su Steam o app mobile con NPC completamente IA).

Non sempre sono veri ARG (perché manca l’elemento di “mondo che invade il reale”), ma la struttura è simile.

Progetti sperimentali di “AI hauntings”

Esistono esperimenti in cui:

• un’IA invia email o messaggi criptici ai partecipanti;
• il mondo di gioco evolve automaticamente;
• la trama viene generata in tempo reale.

Sono molto vicini al concetto di ARG, anche se spesso non pubblici.

Esempi

• AI Dungeon (2019). Nel gioco, l’IA crea narrazione dinamica in risposta agli input del giocatore^[14][15].
• Hidden Door (2025). Una piattaforma di “AI storytelling” che permette ai giocatori di co-scrivere storie con IA, in mondi strutturati (es: “Wizard of Oz”, “Pride & Prejudice”). L’idea è di rendere l’IA un “game master” narrativo più guidato rispetto a sistemi troppo liberi^[16].
• Il paper 1001 Nights (2023) descrive un gioco “AI-native” in cui giocatori e modello IA co-creano la narrazione: l’IA risponde e genera elementi della storia, integrando anche generazione di immagini^[17].
• WhatELSE (2025). Un sistema di authoring per narrazioni interattive “AI-bridged” che definisce spazi narrativi generativi e consente di controllare le possibilità della storia, pur lasciando che l’IA generi contenuti durante il gioco^[18].
• Il paper Generative Agents: Interactive Simulacra of Human Behavior (2023) mostra come agenti IA possano simulare comportamenti “umani”: interagiranno, ricordano eventi passati, reagiscono fra loro in modo emergente. In un contesto narrativo o “sandbox” questo tipo di agente può servire a generare storie emergenti con dinamiche imprevedibili^[19].
• The Dream Within Huang Long Cave (2025), è un’esperienza narrativa immersiva: un agente IA + ambientazione generata digitalmente (combinando narrazione, psicologia e interazione) che produce una narrazione “guidata dall’IA” piuttosto che pre-scritta^[20].

Altri ARG celebri

• Year Zero (2007). Creato per l’album Year Zero dei Nine Inch Nails. Un ARG distopico che includeva USB anonime trovate ai concerti, messaggi nascosti nei brani e siti governativi fittizi^[21].
• The Dark Knight – Why So Serious? (2007–2008). Campagna virale per Il cavaliere oscuro. Ha coinvolto telefoni, panetterie, indizi lasciati in tutto il mondo e missioni coordinate dai fan per “supportare” Joker o Due Facce^[22].
• Marble Hornets/The Slender Man ARG (2009–2014). Nato su YouTube e forum come esperimento narrativo, ha contribuito alla diffusione di Slender Man e alle webserie horror found footage.
• Pottermore (2011). Non un ARG puro, ma includeva molti elementi ARG: enigmi, narrazione interattiva e progressione personale nell'universo di Harry Potter.
• The Jejune Institute (2008–2011). Un ARG artistico e immersivo a San Francisco, con visite fisiche, installazioni, chiamate e incontri reali che mescolavano fiction e realtà^[23]. Messaggi da Elsewhere (2020) non è esso stesso un ARG, ma è ispirato a The Jejune Institute.
• Potato Sack ARG (2011). Una campagna interattiva in cui Valve Corporation ha coinvolto vari giochi indie per rivelare indizi che portavano al lancio anticipato di Portal 2^[24].
• Lost Experience (2006). ARG creato per la serie TV Lost, con siti web fittizi della Dharma Initiative, numeri misteriosi e puzzle che espandevano il folclore della serie^[25].
• Cat Ghost (2017). Un’altra webserie che mescola horror/comedy, video e indizi criptici: rappresenta la direzione “moderna” dove la narrativa si espande tra media social, video e interazioni^[26].
• The Art of the Heist (2007), sviluppato dall'agenzia pubblicitaria Audi McKinney Silver e Haxan Films (creatori di The Blair Witch Project), per promuovere la sua nuova A3^[27].

Galleria d'immagini

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  Croce di Marble Hornets
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  In Potato Sack, per il terzo aggiornamento, Teotl Studios ha integrato il proprio level design ispirato ai Maya con aspetti a tema Portal per creare contenuti aggiuntivi per The Ball.
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  In Potato Sack, nella prima fase, i giocatori trovavano frasi senza senso contenenti 16 consonanti, che portavano a una griglia 4x4 e infine a un'immagine bitmap di una lettera, successivamente combinata con altre lettere per ottenere una password completa.
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  Un cartello metallico realizzato per la fittizia "Elsewhere Public Works" come parte del gioco di realtà alternativa "The Jejune Institute".
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  Un volantino di Art is Resistance dall'ARG Year Zero.
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  Un oggetto di scena fisico di Year Zero
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  Logo di AI Dungeon nel 2024