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Andrea Ghez

astronoma statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Andrea Ghez
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Andrea Mia Ghez (New York, 16 giugno 1965) è un'astronoma statunitense, insignita del Premio Nobel per la fisica nel 2020, "per la scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia"[1].

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Ghez nel 2019
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la fisica 2020
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Biografia

Andrea Ghez è nata a New York City, figlia di Susanne (Gayton) e Gilbert Ghez.[2][3] Suo padre, di origini ebraiche, è nato a Roma da una famiglia di origini tunisine e tedesche.[4] Sua madre è di famiglia irlandese cattolica, originaria di North Attleborough.[5]

La famiglia si trasferì quando Andrea Ghez era una bambina[2] da New York a Chicago, dove frequentò la University of Chicago Lab School.[6]

Il Programma Apollo ispirò il lavoro di Andrea Ghez, e sua madre la incoraggiò molto nel suo percorso per diventare una scienziata.[7] Il suo modello femminile principale fu la sua professoressa di chimica delle superiori[8] che, in quanto unica donna nel corpo docente a quel tempo, la ispirò nello sviluppare la sua tendenza verso le materie scientifiche.

Iniziò l'università iscrivendosi al dipartimento di matematica, per poi cambiare ed iscriversi a fisica.[9] Nel 1987 conseguì il suo bachelor presso il MIT e nel 1992 concluse il suo Ph.D. sotto la guida di Gerald Neugebauer al California Institute of Technology.[10][11]

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Carriera scientifica

Nel 2004, Andrea Ghez è entrata a far parte della Accademia nazionale delle scienze[12] e nel 2019 è diventata membro della American Physical Society.[13]

Nel suo lavoro, Andrea Ghez utilizza tecniche d'immagine ad alta risoluzione spaziale, come l'ottica adattiva.

Ha raccolto e studiato le immagini catturate dai telescopi Keck relative al Sagittarius A*, dimostrando la presenza di un buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea.[14] Per poterlo provare, ha investigato la regione interessata utilizzando conoscenze relative alla cinematica delle stelle. L'altissima risoluzione dei telescopi Keck[15] ha contribuito enormemente a sviluppare la già esistente ricerca sulla cinematica del centro della galassia, studiata in precedenza dal team di Reinhard Genzel.[16]

Tale lavoro le è valso la vittoria del premio Nobel per la fisica nel 2020 in condivisione con il collega britannico Roger Penrose.[17][18] Ghez è stata la quarta donna a vincere il Nobel per la fisica sin dal suo inizio, preceduta da Marie Curie (1903), Maria Goeppert Mayer (1963) e Donna Strickland (2018).[19]

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Pubblicazioni scientifiche

Libri

Riconoscimenti

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Vita privata

Andrea Ghez è sposata con il geologo Tom LaTourrette, ricercatore presso la RAND Corporation, con il quale ha avuto due figli.[25]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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