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Andrea Jaeger

tennista statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Andrea Jaeger
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Andrea Jaeger (Chicago, 4 giugno 1965) è un'ex tennista statunitense.

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Carriera sportiva

All'inizio degli anni Ottanta Andrea Jaeger era considerata la grande promessa del tennis femminile. Nel 1980, a soli 15 anni raggiunse i quarti a Wimbledon e la semifinale agli US Open, record poi infranto da Jennifer Capriati. L'anno successivo, ad appena sedici anni la Jaeger raggiunse la seconda posizione nel ranking WTA e la semifinale nello Slam americano, un record.

Negli anni successivi raggiunse la finale del Roland Garros, nel 1982, e la finale di Wimbledon nel 1983, in ambo i casi però dovette piegarsi di fronte a Martina Navrátilová. Nel 1984 subì un grave infortunio alla spalla che, de facto, le impedì di giocare nelle stagioni successive, costringendola a un precoce ritiro dalle competizioni. La Jaeger non fu quindi in grado di mantenere le grandi aspettative che il pubblico nutriva nei suoi confronti dopo i suoi precoci exploit.

In carriera ha vinto complessivamente 15 tornei: 10 come singolarista, 4 in doppio e 1 in doppio misto. È la prima tennista ad essersi aggiudicata un torneo di singolare WTA (Las Vegas 1980) dopo essere stata ripescata come lucky loser[1]. Nel 2018 Olga Danilović eguaglia l'impresa nel torneo di Mosca, il Moscow River Cup.

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Dopo il ritiro

Dopo il ritiro, avvenuto nel 1987, si è prevalentemente dedicata ad opere di carità e iniziative filantropiche. Nel corso degli anni Ottanta si è laureata in teologia e nel 2004 ha pubblicato la sua autobiografia, intitolata First Service.

Nel 2006 è divenuta una suora domenicana, con il titolo di Suor Andrea, ed è entrata a far parte della Chiesa Episcopale in Colorado. Successivamente ha dichiarato in un'intervista che durante la carriera agonistica aveva subito maltrattamenti da parte del padre e, a volte, alcuni allenatori le avevano proposto l'assunzione di droghe[2].

Nell'aprile del 2007 prende parte - insieme ad atleti del calibro di Andre Agassi, Lance Armstrong, Tony Hawk, Jackie Joyner-Kersee e Muhammad Ali - ad una puntata del talk show Good Morning America in cui annuncia la creazione di una nuova associazione filantropica, chiamata "Athletes for Hope", che ha come obiettivo sensibilizzare alla solidarietà e alla beneficenza gli sportivi professionisti[3].

Nel 2009 ha abbandonato l'ordine religioso a cui apparteneva[4]. All'inizio del 2020 si è trasferita in Florida, dove continua le sue raccolte fondi.

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Note

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