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Niccolò V (antipapa)

religioso e predicatore italiano, antipapa dal 1328 al 1330 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Niccolò V (antipapa)
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Niccolò V, nato Pietro Rainalducci (Corvaro, 1258 circa – Avignone, 16 ottobre 1333), è stato un religioso e predicatore italiano.

Fatti in breve Antipapa Niccolò V, Antipapa della Chiesa cattolica ...

Fu antipapa dal 12 maggio 1328 al 25 agosto 1330, durante il pontificato di papa Giovanni XXII ad Avignone. Fu l'ultimo antipapa imperiale, vale a dire, insediato dal Sacro Romano Imperatore.

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Biografia

Riepilogo
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Rainalducci nacque con ogni probabilità a Corvaro, nella contemporanea provincia di Rieti nel Lazio; secondo alcuni storici il luogo di nascita sarebbe invece Corvara nella zona montana della contemporanea provincia di Pescara in Abruzzo[1]. Sposatosi con Giovanna di Matteo in un anno imprecisato, dopo lo scioglimento del matrimonio, nel 1285, entrò nell'ordine francescano[2], e divenne famoso come predicatore.

Elezione ad antipapa

Fu eletto tramite l'influenza dello scomunicato imperatore, Ludovico IV il Bavaro, da un'assemblea di sacerdoti e laici, e consacrato nella Basilica di San Pietro a Roma, il 12 maggio 1328, dal vescovo di Venezia. Dopo aver passato quattro mesi a Roma, si ritirò con Ludovico IV a Viterbo, ove rimase diversi mesi, partecipò poi all'assedio di Grosseto, e quindi giunse a Pisa, dove veniva sorvegliato dal vicario imperiale.

Il 19 febbraio 1329 Niccolò V presiedette una bizzarra cerimonia nel Duomo di Pisa, nella quale un fantoccio di paglia rappresentante Giovanni XXII e abbigliato con le vesti pontificie, venne formalmente condannato, degradato e consegnato al braccio secolare.

Nello stesso anno, Niccolò V nomina Gherardo Orlandi, appartenente alla famiglia ghibellina degli Orlandi, pseudo arcivescovo di Pisa.

La scomunica

Niccolò V venne scomunicato da Giovanni XXII nell'aprile 1329 e cercò rifugio presso il conte Bonifacio della Gherardesca di Donoratico, vicino a Piombino. Avendo ottenuto assicurazione di perdono, presentò una confessione dei suoi peccati, prima all'arcivescovo di Pisa, e quindi ad Avignone, il 25 agosto 1330, a Giovanni XXII, che lo assolse.

Rimase in onorevole prigionia nel palazzo papale di Avignone fino alla sua morte, avvenuta nell'ottobre del 1333.

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Cardinali creati dall'antipapa Niccolò V

Concistoro del 15 maggio 1328

Concistoro del settembre 1328

  • Paolo da Viterbo, francescano, non è noto il titolo con il quale fu nominato (pseudo) cardinale dall'antipapa Niccolò V, cui fu fedele fino all'ultimo. Al ritorno di papa Giovanni XXII sul trono pontificio, si rifugiò in Germania, ove rimase fino al decesso.

Concistoro del 19 (o 20) gennaio 1329

Concistoro successivo (1329?)

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Note

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