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Antonio Giuseppe Caiazzo

arcivescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Antonio Giuseppe Caiazzo
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Antonio Giuseppe Caiazzo (Isola di Capo Rizzuto, 4 aprile 1956) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 7 gennaio 2025 vescovo di Cesena-Sarsina.

Fatti in breve Antonio Giuseppe Caiazzo arcivescovo della Chiesa cattolica, Titolo ...
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Biografia

Riepilogo
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È nato a Isola di Capo Rizzuto, allora in provincia di Catanzaro e diocesi di Crotone, il 4 aprile 1956.

Formazione e ministero sacerdotale

Dopo la maturità classica, ha conseguito il baccalaureato in teologia presso il Pontificio seminario regionale San Pio X di Catanzaro e successivamente il dottorato in sacra liturgia al Pontificio ateneo Sant'Anselmo di Roma.[1]

Il 10 ottobre 1981 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Crotone, dall'arcivescovo Giuseppe Agostino.[2]

Dal 1985 è parroco a Crotone, nella appena istituita parrocchia di san Paolo Apostolo. Nel corso dei trenta anni di incarico, la parrocchia accresce il numero di fedeli, fino a diventare la maggiore della Diocesi: viene edificata la chiesa parrocchiale, e si sviluppa l'opera nel sociale, attraverso le attività di sostegno dei poveri con una mensa e una cooperativa sociale, e dei profughi con un centro di accoglienza.[3][4]

Ha ricoperto numerosi incarichi a livello diocesano, regionale e nazionale fra cui membro della Consulta nazionale per la liturgia presso la Conferenza Episcopale Italiana (1996-2010), direttore dell'Ufficio liturgico regionale (1996-2010), vicario episcopale per il clero e la vita consacrata (2012-2016). È docente di Sacra liturgia all'Istituto teologico calabro "San Pio X" di Catanzaro.[1]

Ministero episcopale

Il 12 febbraio 2016 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo di Matera-Irsina;[1] è succeduto a Salvatore Ligorio, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Il 2 aprile successivo ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nel PalaMilone a Crotone, da Antonio Staglianò, vescovo di Noto, compaesano e amico d'infanzia,[5] co-consacranti Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Andrea Mugione, arcivescovo emerito di Benevento, Salvatore Ligorio e Luigi Antonio Cantafora, vescovo di Lamezia Terme. Il 16 aprile ha preso possesso dell'arcidiocesi.

Presso la Conferenza Episcopale Italiana è stato presidente del Comitato per i congressi eucaristici nazionali dal 21 marzo 2018 al 27 maggio 2025.

Il 19 maggio 2018 ha indetto il primo sinodo dell'arcidiocesi, convocato il 12 gennaio 2019 e concluso il 25 gennaio 2020 nella cattedrale di Matera.

Il 4 marzo 2023 è stato nominato anche vescovo di Tricarico dallo stesso papa, che ha così unito in persona episcopi l'arcidiocesi di Matera-Irsina con la diocesi di Tricarico;[6] di quest'ultima sede, vacante a seguito del trasferimento di Giovanni Intini all'arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, era già amministratore apostolico dal 10 febbraio precedente.[7] Il 4 aprile, durante la celebrazione della Messa del crisma, ha preso possesso della diocesi.[8]

Il 7 gennaio 2025 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Cesena-Sarsina;[9] è succeduto a Douglas Regattieri, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 16 marzo successivo ha preso possesso della diocesi.[10]

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Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

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Opere

  • Antonio Giuseppe Caiazzo, Simbolismi dell'acqua nell'iniziazione cristiana, in Vito Teti (a cura di), Storia dell'acqua: mondi materiali e universi simbolici, Roma, Donzelli Editore, 2003, ISBN 88-7989-778-0.
  • Antonio Giuseppe Caiazzo, Tra le nebbia di Tufolo la luce del Vangelo: ricordando i primi 25 anni della parrocchia di San Paolo apostolo a Crotone, 1938-2008, Cosenza, Progetto 2000, 2009, ISBN 978-88-8276-322-0.

Note

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