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Arcidiocesi di Lussemburgo
arcidiocesi della Chiesa cattolica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'arcidiocesi di Lussemburgo (in latino: Archidioecesis Luxemburgensis) è una sede della Chiesa cattolica in Lussemburgo immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2021 contava 456.800 battezzati su 626.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale Jean-Claude Hollerich, S.I.


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Territorio
L'arcidiocesi comprende l'intero Granducato del Lussemburgo.
Sede arcivescovile è la città di Lussemburgo, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora. Nel territorio si trovano anche l'ex abbazia nullius dei Santi Maurizio e Mauro a Clervaux, e l'abbazia di Echternach, la cui chiesa ha il rango di basilica minore.
Il territorio si estende su 2.586 km² ed è suddiviso in 275 parrocchie, raggruppate in 5 regioni pastorali[2] e 14 decanati[3]: Bettembourg, Clervaux, Diekirch, Echternach, Esch-sur-Alzette, Grevenmacher, Koerich, Lussemburgo Est, Lussemburgo Ovest, Mersch, Ospern, Remich, Vianden e Wiltz.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Fino alla rivoluzione francese, dal punto di vista ecclesiastico il territorio del Granducato era parte della diocesi di Liegi a nord, e dell'arcidiocesi di Treviri a sud. Con la bolla Qui Christi Domini del 29 novembre 1801, con la quale papa Pio VII riorganizzava le circoscrizioni ecclesiastiche cattoliche della Prima Repubblica francese, il territorio del Lussemburgo entrò a far parte della diocesi di Metz. Nel 1823, gran parte del suo territorio fu annesso a quello della diocesi di Namur.
Con il raggiungimento dell'indipendenza statale, anche la Chiesa lussemburghese fu resa autonoma da quella belga e tedesca e il 2 giugno 1840 venne eretto definitivamente il vicariato apostolico di Lussemburgo per effetto del breve Ubi universalis Ecclesiae di papa Gregorio XVI, ricavandone il territorio dalle diocesi di Liegi e di Namur. Già nel 1833 il vicariato apostolico era stato eretto ad interim.[4]
Il 27 settembre 1870 il vicariato apostolico fu elevato a diocesi con il breve In hac Beati Petri di papa Pio IX.
Il 4 agosto 1937 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione dell'abbazia territoriale dei Santi Maurizio e Mauro di Clervaux,[5] che fu tuttavia soppressa nel 1946 ed il suo territorio reintegrato in quella della diocesi lussemburghese.
La diocesi è stata elevata al rango di arcidiocesi il 23 aprile 1988 con la bolla Sicut homines di papa Giovanni Paolo II.
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Cronotassi degli arcivescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
- Johann Theodor van der Noot † (25 dicembre 1833 - 8 novembre 1841 dimesso)[6]
- Jean-Théodore Laurent † (1º dicembre 1841 - 10 luglio 1856 dimesso)
- Nicolas Adames † (27 marzo 1863[7] - 27 ottobre 1883 dimesso[8])
- Johannes Joseph Koppes † (28 settembre 1883 - 29 novembre 1918 deceduto)
- Pierre Nommesch † (8 marzo 1920 - 9 ottobre 1935 deceduto)
- Joseph Laurent Philippe, S.C.I. † (9 settembre 1935 succeduto - 21 ottobre 1956 deceduto)
- Léon Lommel † (21 ottobre 1956 succeduto - 13 febbraio 1971 ritirato)
- Jean Hengen † (13 febbraio 1971 succeduto - 21 dicembre 1990 ritirato)
- Fernand Franck (21 dicembre 1990 - 12 luglio 2011 ritirato)
- Jean-Claude Hollerich, S.I., dal 12 luglio 2011
Statistiche
L'arcidiocesi nel 2021 su una popolazione di 626.000 persone contava 456.800 battezzati, corrispondenti al 73,0% del totale.
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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