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Atletica leggera ai Giochi della XXIV Olimpiade - 200 metri piani femminili

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Atletica leggera ai Giochi della XXIV Olimpiade - 200 metri piani femminili
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I 200 metri piani hanno fatto parte del programma femminile di atletica leggera ai Giochi della XXIV Olimpiade. La competizione si è svolta nei giorni 28-29 settembre 1988 allo Stadio olimpico di Seul.

Fatti in breve 200 metri piani femminili Seul 1988, Informazioni generali ...
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Video della Finale
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Presenze ed assenze delle campionesse in carica

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La gara

La velocista statunitense Florence Griffith è scatenata: ai quarti di finale ferma i cronometri su 21"76, nuovo record olimpico (il secondo primato in 4 giorni dopo quello sui 100 metri piani del 24/9), scendendo di un centesimo rispetto al suo tempo di 21"77 stabilito a Indianapolis il 22 luglio dello stesso anno[1], migliore prestazione stagionale, demolendo in quella occasione anche il record americano della connazionale Valerie Brisco-Hooks di 21"81, risalente alla finale olimpica di Los Angeles '84 e superata così per la seconda volta in 68 giorni. In semifinale la Griffith fa ancora meglio: 21"56[2], battendo il record del mondo che durava da nove anni, tre mesi e 19 giorni[3].
In finale l'americana dà una dimostrazione di schiacciante superiorità concludendo con 21"34. Un nuovo record del mondo che lascia esterrefatti. Non è mai successo prima che un'atleta abbia frantumato il record del mondo con tale facilità. L'americana dice di aver spinto al massimo, ma l'impressione che si è avuta è un'altra: quando ancora mancavano 10 metri al traguardo le si era dipinto un sorriso sul volto.
Un tempo cronometrico record che annovera quattro differenti categorie: record olimpico, record mondiale, record statutintense, record panamericano.
A quasi quattro decimi di distanza giunge seconda Grace Jackson, seguita a due decimi da Heike Drechsler. Merlene Ottey, dopo aver vinto due bronzi consecutivi (1980 e 1984), si classifica quarta.
In finale quattro atlete sono scese sotto i 22" netti. È un primato.

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Risultati

Turni eliminatori

8 Batterie28 settembre60 partentiSi qualificano le prime 3
+ gli 8 migliori tempi.
4 Quarti di finale28 settembre8 + 8 + 8 + 8Si qualificano le prime 4.
2 Semifinali29 settembre8 + 8Si qualificano le prime 4.
Finale29 settembre8 concorrenti

Batterie

Mercoledì 28 settembre 1988.
Si qualificano per il secondo turno le prime 3 classificate di ogni batteria (Q). Vengono ripescati gli 8 migliori tempi fra le escluse (q).

1ª Batteria

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2ª Batteria

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3ª Batteria

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4ª Batteria

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5ª Batteria

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6ª Batteria

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7ª Batteria

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8ª Batteria

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Quarti di finale

Mercoledì 28 settembre 1988
Si qualificano alle semifinali le prime 4 classificate di ogni serie (Q).

1° Quarto

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2° Quarto

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3° Quarto

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4° Quarto

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Semifinali

Giovedì 29 settembre 1988.
Accedono alla finale le prime 4 di ciascuna semifinale (Q). Non ci sono ripescaggi.

1ª Semifinale

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2ª Semifinale

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Finale

Record mondiale Record mondiale Stati Uniti (bandiera) Florence Griffith Joyner 21"56 Corea del Sud (bandiera) Seul 29 settembre 1988
Record olimpico Record olimpico
Capolista stagionale Miglior prestazione mondiale stagionale

Giovedì 29 settembre 1988, Stadio olimpico di Seul.

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Analisi fisiche e biomeccaniche del record

Riepilogo
Prospettiva

Il record di Florence Griffith varrebbe come primato a livello maschile in ben 83 nazioni, tra cui India, Egitto, Bolivia ed Etiopia.

Il record ha suscitato nel 2001 l'opinione di un fisico canadese[14], Jonas Murieka (Università di Toronto), coadiuvato dall'ex atleta Costas Karageorghis (Brunel University di Londra), secondo i quali i record mondiali e i record olimpici nelle gare dei 200 metri dovrebbero essere riconsiderati adeguatamente non soltanto in base al vento favorevole, ma anche a seconda dell'altitudine del luogo della prestazione, poiché favoriscono il miglioramento delle prestazioni.

I primi istanti della gara sono stati studiati dal punto di vista della biomeccanica[15]. Fin dagli studi pioneristici nella Germania occidentale degli anni 1970 si è scoperto che più breve è la distanza della gara, più rapido è il tempo di reazione. I risultati delle finaliste dei 200 m che hanno preso parte anche ai 100 m hanno confermato questa tendenza, così come i dati delle tre donne più veloci di sempre sui 200 metri: Florence Griffith-Joyner alle Olimpiadi del 1988, Marion Jones (Coppa del mondo 1998), Dafne Schippers (Campionati Mondiali 2015). «Ciò potrebbe essere dovuto a un meccanismo protettivo non cosciente – spiega la ricerca – al fine di risparmiare la produzione nervosa a seconda della durata dello sforzo che sta per essere svolto».

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Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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