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Premio Bagutta

premio letterario italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Premio Bagutta
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Il Premio Bagutta è un premio letterario istituito a Milano l'11 novembre del 1926.

Fatti in breve Intitolato a, Paese ...

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Nell'ambito della trattoria toscana di Alberto Pepori in via Bagutta a Milano nacque l'idea di istituire un premio letterario.

La trattoria, scoperta dallo scrittore Riccardo Bacchelli e dal suo elzevirista e critico cinematografico Adolfo Franci, fu presto frequentata da numerosi amici che avevano preso l'abitudine di ritrovarsi per cenare insieme e per discutere di libri.

La sera dell'11 novembre 1926, la notte di San Martino, agli undici presenti (Riccardo Bacchelli, Orio Vergani, Adolfo Franci, Paolo Monelli, Gino Scarpa, Mario Vellani Marchi, Ottavio Steffenini, Luigi Bonelli, Mario Alessandrini, Antonio Veretti e Antonio Niccodemi) venne l'idea di istituire un premio letterario e di autoeleggersi come giuria.[1]

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Una caricatura della cerimonia di premiazione del Premio Bagutta

Tranne Bacchelli e Monelli che aveva pubblicato da poco Le scarpe al sole, libro che aveva avuto un buon successo, gli altri sodali, che gravitavano intorno alla rivista La Fiera Letteraria, fondata e diretta da Umberto Fracchia, erano abbastanza sconosciuti. Come scrisse Monelli, essi formavano un gruppo eterogeneo del quale facevano parte "due giornalisti, due pittori, un avvocato, un commediografo, tre letterati e un dandy". Non si trattava pertanto di critici in senso stretto, ma di persone colte e con grande spirito di indipendenza.

Questo desiderio di indipendenza portò, infatti, i fondatori a chiudere, tra il 1937 e il 1946 il premio perché non subisse le pressioni del regime del quale erano sostenitori alcuni dei giurati.

L'atto di fondazione del premio, scritto su un foglio di carta da Adolfo Franci (la "carta gialla"), fu subito scritto e affisso ad una parete del locale e l'annuncio venne dato da La Fiera Letteraria:

«Grazie al clima conviviale, alla composizione della giuria, alla scarsa incisività che il premio ha avuto sulle vendite, tenendo così lontano le grandi manovre delle case editrici, alla coerenza mantenuta alla scelta dei generi premiati (poesia, narrativa, e saggistica), il carattere del premio e l'amore per la bella letteratura rimase nel tempo.»

Non mancarono, nel corso degli anni, critiche rivolte vuoi ai membri della giuria medesima, vuoi alle opere, agli argomenti o autori premiati. Se da una parte l'opinione pubblica era divisa tra favorevoli[2] al premio, detrattori e indifferenti; dall'altra v'era un pensiero, in particolare, diffuso da parte della critica secondo cui il premio stesse "invecchiando", venendo meno quell'attività di ricerca e scoperta di giovani talenti, in luogo d'un placido ossequio verso autori già noti o attestati.[3][4]

Nel novembre del 1976, Riccardo Bacchelli ha rassegnato le dimissioni da presidente del premio, pertanto fu eletto Giansiro Ferrata a ricoprire la carica quale suo successore e Guido Vergani suo vice.[5] Il premio è stato diretto in seguito da varie personalità, fra le quali Emilio Tadini e Mario Soldati. Dal 2005 la presidente del premio è la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, segretario Andrea Kerbaker, nella giuria, fra gli altri, siedono Orio Vergani, Eva Cantarella, la giornalista Valeria Vantaggi e la scrittrice Silvia Ballestra. [6][7][8][9][10][11]

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Vincitori del Premio Bagutta per la narrativa, saggistica e poesia

Riepilogo
Prospettiva

1927

1928

1929

1930

1931

1932

1933

1934

1935

1936

1937-1946

  • Premio non assegnato[29]

1947

1948

1949

1950

1951

1952

1953

1954

1955

1956

1957

1958

1959

1960

1961

1962

1963

1964

1965

1966

1967

1968

1969

1970

1971

1972

1973

1974

1975

1976

1977

1978

1979

1980

1981

1982

1983

1984

1985

1986

1987

1988

1989

1990

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

2023

2024

2025

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Vincitori del Premio Bagutta Sezione Opera Prima

Riepilogo
Prospettiva

1948

  • Enrico Lupinacci, Casalis[50][166] (Garzanti)

1949

1950

1951

1952

  • Bruno Corti, Solitudine al Congo e I mesi del sorgo[42] (Edizioni La Voce) (ex aequo)
  • Giorgio Soavi, Le spalle coperte[42] (Neri Pozza) (ex aequo)

1953

1954

1954

1955

1957

1958

1959

1960

1961

1962

1987

1988

1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

  • Mariano Bargellini, Mus utopicus (Gallino)
  • Giovanni Chiara, L'agghiaccio (Marsilio)

2001

2002

  • Paolo Maccari, Ospiti[136] (Manni)

2003

  • Giuseppe Curonici, L'interruzione del Parsifal dopo il primo atto[137][138] (Interlinea)

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

  • Marco Truzzi, Non ci sono pesci nelle pozzanghere[148] (Instar di Torino)

2013

  • Laura Fidaleo, Dammi un posto tra gli agnelli[151][175] (Nottetempo)

2014

  • Fabrizio Pasanisi, Bert e il mago[152] (Nutrimenti)

2015

  • Enrico Regazzoni, Una parete sottile[153][154] (Neri Pozza)

2016

2017

2018

  • Roberto Venturini, Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera[156] (SEM)

2019

  • Marco Amerighi, Le nostre ore contate[10][157] (Mondadori)

2020

  • Jonathan Bazzi, Febbre[9][158] (Fandango)

2021

  • Alessandro Valenti, Ho provato a morire e non ci sono riuscito[176] (Blu Atlantide)

2022

  • Bernardo Zannoni, I miei stupidi intenti[160] (Sellerio)

2023

  • Andrea De Spirt, Ogni creatura è un'isola[162] (Il Saggiatore)

2024

  • Giulia Scomazzon, La paura ferisce come un coltello arrugginito[177] (Nottetempo)

2025

  • Marta Lamalfa, L'isola dove volano le femmine[178] (Neri Pozza)
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Altri premi

Riepilogo
Prospettiva

Accanto ai premi più noti nel corso degli anni sono stati istituiti molteplici altri riconoscimenti "non inutili"[50], come scrisse Giuseppe Ravegnani nel 1957.

Premio Bagutta Agnesi 1949

1951

1956

1957

1959

1960

Premio Bagutta d'argento 1960

Premio Bagutta Fracchia 1959

Premio Bagutta Gillette 1961

  • Michele Serra, Un secolo con barba e baffi[182] (Corriere dalla Sera) primo premio
  • Dino Falconi, Una disputa tra Ruggeri e Falconi pro e contro il rasoio di sicurezza[182] (Stampa Sera) secondo premio facoltativo

Premio Bagutta Marco Polo Il "Bagutta Marco Polo" è stato istituito come un ulteriore premio da assegnarsi a un "giornalista viaggiante"[46].

1954

Premio Bagutta Spotorno

Premio Bagutta Tre Signore 1959

1960

Premio Bagutta Tripoli 1939

Premio Bagutta Vent'anni dopo 1957

1959

Premio Bagutta del venticinquennale Si tratta di un secondo premio, assegnato solamente ogni venticinque anni.[45]

1953

Premio Bagutta Vergani Il premio ha avuto sei edizioni, ad anni alterni, dal 1961 al 1971. Le opere che ottennero il riconoscimento furono donate alla Permanente, laddove sono esposte.[188]

1963

Premio Donna Bagutta Gi. Vi. Emme Il Premio Donna è stato «istituito per dare ogni anno un riconoscimento alle donne che portano un singolare contributo nel campo delle arti, delle scienze, della vita civile».[2][192]

1951

Premio Due Cicogne Premio Ines Fila Premio Vita di reporter 1949

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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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