Timeline
Chat
Prospettiva

Balistes capriscus

specie di pesce Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Balistes capriscus
Remove ads

Il pesce balestra (Balistes capriscus Gmelin, 1789, sinonimo Balistes carolinensis), conosciuto anche come pesce porco, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Balistidae.

Thumb
Individuo giovanile
Fatti in breve Come leggere il tassoboxPesce balestra, Stato di conservazione ...
Remove ads

Distribuzione e habitat

Questa specie è diffusa nel mar Mediterraneo e su entrambe le sponde dell'Atlantico temperato e tropicale. Si incontra dalla Nuova Scozia all'Argentina, compresi il golfo del Messico e il mar dei Caraibi a ovest, dall'arcipelago britannico (raro) al Sudafrica a est[1].

Popola fondi duri di vario tipo, dai fondali rocciosi alle barriere coralline, comprese le barriere artificiali[1]. Si trova anche nei porti[2]. I giovanili sono spesso associati alla presenza di sargassi[1]. Preferisce zone ricche di vegetazione algale[3]. A volte staziona in superficie all'ombra di oggetti galleggianti[3]. Può incontrarsi da 0 a 100 metri di profondità, ma di solito è costiero e non supera i 55 metri[2].

Remove ads

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

L'aspetto del pesce balestra è caratteristico, con corpo alto e molto compresso lateralmente[3], occhi posti molto in alto presso il profilo dorsale della testa e bocca piccola, frontale[4], con labbra carnose[3]. La pelle è dura e ricoperta di scaglie ruvide. L'apertura branchiale è piccola, obliqua, posta appena sopra e più avanti rispetto all'origine delle pinne pettorali. La mascella porta 8 robusti denti frontali seguiti da altri 6 più indietro, la mandibola ha solo 8 denti. La linea laterale è poco visibile e sinuosa, con una profonda incurvatura verso il basso nella parte posteriore del corpo.

Le pinne dorsali sono due: la prima è composta solo da tre raggi spiniformi[5] molto spessi e robusti, soprattutto il primo, che è anche più lungo[4]. La seconda dorsale ha solo raggi molli, in numero di 22-25, ed è opposta e simmetrica alla pinna anale, che ha 22-23 raggi molli[5]; queste due pinne sono piuttosto alte[4]. Le pinne pettorali hanno bordo arrotondato, le pinne ventrali sono ridotte a una robusta spina ventrale. La pinna caudale negli adulti è lunata, con i raggi superiori e inferiori allungati fino a formare due filamenti; nei giovani è tronca o a bordo arrotondato[5].

La sua livrea è piuttosto uniforme: il fondo è grigio-verdastro o azzurrastro[5]; possono essere presenti tre ampie fasce indistinte più scure sul corpo[4]. Possono esserci delle lineette e delle macchiette azzurre su corpo e pinne, che scompaiono quando l'animale muore[3]. Durante le cure parentali la testa diventa biancastra[4].

Raggiunge eccezionalmente la lunghezza di 66 cm; la taglia media giunge fino a 44 cm. Il peso massimo registrato è di 6,2 kg[2].

Biologia

Comportamento

Vive solitario o in coppie. Si tratta di una specie curiosa che può essere avvicinata con relativa facilità. Può mordere piuttosto dolorosamente, soprattutto nel periodo riproduttivo o se maneggiato[4]. La prima pinna dorsale ha un meccanismo particolare di blocco del primo raggio, che non può essere facilmente richiuso; l'animale utilizza questa caratteristica per fissarsi all'interno di cavità quando minacciato. Può emettere dei suoni simili al grugnito del maiale, soprattutto quando catturato; da qui il nome comune di "pesce porco". Pare che quando è addormentato sia difficilissimo da svegliare, tanto da poter essere preso con le mani[3].

Riproduzione

Si riproduce in estate. Le uova sono deposte in una piccola buca sul fondale, che viene scavata dalla femmina e sorvegliata dal maschio[5]. Le larve e i giovanili sono pelagici e si stabiliscono sul fondale dopo 4-7 mesi dalla nascita[1].

Alimentazione

Si nutre di invertebrati bentonici[6], come crostacei e molluschi a guscio duro, che frantuma con la forte dentatura[5]. Si nutre stando in posizione verticale[3].

Predatori

Tra i predatori segnalati in letteratura vi sono il tonno pinna gialla, la lampuga e Acanthocybium solandri[7].

Remove ads

Pesca

B. capriscus viene catturato con reti da posta e reti a strascico, ma sempre piuttosto occasionalmente. Abbocca anche alle lenze. La carne è ottima e molto apprezzata, anche se l'aspetto insolito dell'animale può scoraggiare alcuni consumatori[3]. Al di fuori del Mediterraneo, il suo consumo ha causato avvelenamenti da ciguatera[2].

Acquariofilia

Vista la grandezza può essere ospitato solamente in grandi acquari pubblici[2].

Conservazione

La IUCN classifica B. capriscus come "vulnerabile", poiché in ampie parti del suo areale (golfo del Messico, golfo di Guinea e Brasile) la specie è sottoposta a grave sovrapesca e le popolazioni si sono seriamente ridotte[1].

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads