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Bedollo
comune italiano, in provincia autonoma di Trento Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Bedollo (Bedól in dialetto trentino[3][4], Bedull in Pineit in tedesco) è un comune italiano di 1 516 abitanti[1] della provincia di Trento in Trentino-Alto Adige.
Assieme a Baselga di Piné è uno dei due comuni che compongono l'Altopiano di Piné, ed è uno dei quattro comuni nati dopo la dissoluzione della Magnifica Comunità Pinetana assieme a Baselga di Piné, Lona-Lases e Miola (soppresso). Fa inoltre parte della comunità Alta Valsugana e Bersntol.
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Geografia fisica

I gruppi di antichi masi e nuclei abitati (unitisi via via in un unico agglomerato nel Novecento) che formano la frazione sparsa di Bedollo, sorgono sulla soleggiata dorsale sud del monte Gac', si sviluppano su un dislivello di oltre 250 m e godono di una spettacolare vista sui sottostanti laghi delle Piazze e della Serraia sull'altopiano di Piné. Anche la vicina località di Pitoi (facente parte della frazione Regnana), che ha un borgo storico ristrutturato, offre scorci panoramici su Brenta e Alpi altoatesine. La sede comunale si trova a località Centrale.
Le altre frazioni del comune sono: Piazze (con Cialini e località minori), Regnana (paese a maso sparso) e Brusago (con Montepeloso, Gabart e masi sparsi), frazione, quest'ultima, situata alle porte del Lagorai nord-occidentale e punto d'inizio per le escursioni sulle cime di Monte Croce, Fregasoga e Monte Cogne.
Nel suo territorio comunale si trova la cascata del lupo[5].
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
L'insediamento bavaro - tirolese del XIII sec.
A partire dal XIII sec. la zona e' interessata dall'immigrazione di coloni bavaro - tirolesi. Come scrive B. Gerola nella sua ricerca "Gli stanziamenti tedeschi sull'altipiano di Piné - Archivio veneto vol. XII, Venezia - 1933" anche Bedollo e Regnana, assieme al resto dell 'altipiano, era zona tedesca e si parlava un dialetto bavaro - tirolese. Tali insediamenti furono favoriti dal Principe Vescovo Federico Wanga e dai Capitani del castello di Pergine Eltele von Schenna e i Grafenstein, a tal punto che nel '300 tali feudatari "comandavano la zona" e furono al centro di questa germanizzazione. I primi nomi tedeschi compaiono nei documenti del XIII sec., sono nominati fra gli altri nel documento della Regola del 30 novembre 1262 Roteleabus de Stramaiolo e Oswaldo de Bedolo. Ben 74 masi si eressero nella zona di Bedollo, Brusago e Regnana. Principalmente erano contadini detti "roncadori ", ma anche minatori "canopi " (dall'antico alto tedesco Knoppen). Nel 1262 e' nominato certo Odorico de Oswaldo de Bedolo che avrebbe dato il nome al maso Svaldi, formato da coloni tirolesi provenienti da Kastelruth (Castelrotto - Bz). Al culto di S. Oswaldo sassone, molto diffuso nel Tirolo, viene intitolata la chiesa nel 1299 eretta dalla popolazione bavaro tirolese. Toponimi di numerosi masi o località elencati in documenti, sono di chiara origine tedesca, come ad es. Placzhoff (Piazze), Stelzer, Ghesler, Moser, Amort, Marter, Pinter, Svaldi, Laite, ecc.. Anche nella valle di Regnana contadini bavaro tirolesi possedevano masi (es.Groff). Nel 1322 il Gerola menziona che un certo "Conradus venator di Venosta " (Vinschgau) si trasferisce da Fierozzo - Vlarotz a Regnana. Questo testimonia anche uno scambio migratorio con la Valle del Fersina. Altro es., alcuni del maso Groff si trasferiscono a Frassilongo - Garait. Il dialetto bavaro - tirolese si parlava ancora nel XVI sec., come scrive Innocenzo a Prato dove i pinetani parlano "una lingua germanica corrupta cum italica ". Anche un secolo dopo il Mariani scrive che in valle si parlava ancora un dialetto "tedesco strano e stolido ". Tale parlata resistera' fino ai primi anni dell'800. Da ricordare che verso il 1500 si verifico' anche una immigrazione di contadini lombardi, che si insedio' in varie zone della valle, creando di fatto una comunita' mistilingue che ha convissuto pacificamente. Questo pero', segno' in contemporanea il declino dell'antica parlata tedesca. Dell' antico idioma alto tedesco, oggi rimangono i toponimi, alcuni cognomi ed i germanismi nella parlata, il dialetto pinetano o pinaitro. Alcuni esempi: Stoll : galleria, caverna; Soffen(i) : soprannome degli abitanti di Bedollo; Marodek : malato; Zigainer : zingaro; Straboi: dolce di pastella fritta; Kraizera : portantina a spalla in legno; Smolz: strutto; zeruck: indietro; Snell: svelto; Ru'ela: finiscila; ecc.. I masi isolati, con il tempo, subirono l'influsso della tipica edilizia trentina di case ammassate le une alle altre, dando origine a piccoli villaggi. Come menziona il Bernstoler Kultur Institut in una sua pubblicazione, nel XIX sec. erano ancora presenti insediamenti di tipo tedesco.[6]
Simboli
- Stemma
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 17 marzo 1930.[7]
«Di rosso, all'albero di betulla sradicato al naturale; col capo d'argento, caricato di tre pigne al naturale, ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»
È rappresentata una betulla (bedol) sovrastata da tre pigne a ricordo dell'antica appartenenza alla Magnifica Comunità di Pinè.[8]
- Gonfalone
Il gonfalone è stato approvato con D.G.P. del 28 ottobre 1983.[9]
«Drappo rettangolare cadente, partito azzurro-bianco; lato inferiore con tre code; caricato nel centro dello stemma comunale contornato dall'iscrizione centrata "Comune di Bedollo" e da corona di rami di quercia e da rami di olivo uniti da nastro. Asta in metallo.»
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Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
- Chiesa di Sant'Osvaldo, parrocchiale costruita nel XVIII secolo e consacrata nel 1833
- Chiesa della Natività di Maria, parrocchiale nella frazione di Piazze
- Chiesa della Madonna delle Grazie nella frazione di Regnana
- Chiesa della Madonna del Buon Consiglio nella frazione di Brusago
Aree archeologiche
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[10]

Qualità della vita e riconoscimenti
- Comune Riciclone 2011: un importante riconoscimento di Legambiente che premia Bedollo come primo comune del Nord Italia, con popolazione inferiore a 10 000 abitanti, per la raccolta differenziata dei rifiuti[11][12].
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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