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Bilbolbul

fumetto italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Bilbolbul
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Bilbolbul è un personaggio immaginario protagonista di una omonima serie a fumetti ideata da Attilio Mussino e pubblicata dal 1908 sul Corriere dei Piccoli; è il primo personaggio ricorrente dei fumetti di ideazione italiana a essere pubblicato in Italia.[1][2]

Disambiguazione – Se stai cercando il festival internazionale di fumetto che si tiene a Bologna, vedi Bilbolbul Festival internazionale di fumetto.
Fatti in breve Lingua orig., Autore ...
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Personaggio

Il personaggio è un bambino africano che vive piccole avventure surreali e strane nel suo villaggio collocabile nell'Africa orientale[3], allora al centro della politica coloniale italiana. La caratteristica principale era la peculiare abilità di adeguarsi fisicamente a quello che gli veniva raccontato diventando letteralmente rosso per la vergogna o verde di rabbia o con gli occhi fuori dalle orbite a seguito del fatto che comuni modi di dire come "rosso dalla rabbia" o "avere un buco nello stomaco" nel suo caso diventavano reali fintanto che non veniva aiutato da qualcuno.[2][4] Queste metafore erano i commenti in rima che comparivano sotto la vignetta in quanto le storie a fumetti dell'epoca, in Italia, venivano realizzate senza nuvolette sostituite da testi in rima che narravano le vicende descritte[5].

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Storia editoriale

La serie esordì sul primo numero del Corriere dei Piccoli, supplemento del Corriere della Sera, il 27 dicembre 1908 e proseguì nel corso del 1909, per poi riapparire ciclicamente (nel 1913, nel 1922 e infine nel 1933) raggiungendo le 56 tavole, più una storia crossover con altri personaggi della testata.[6][7]

Influenza culturale

Note

Bibliografia

Voci correlate

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