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Prospettiva
Bruno Brunelli
fisico italiano (1923-1993) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Bruno Brunelli (Verona, 25 luglio 1923 – Frascati, 15 maggio 1993) è stato un fisico italiano, pioniere nello studio della fisica del plasma e dei reattori a fusione.


Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Figlio di Agostino Brunelli, ingegnere elettrotecnico presso l'Azienda Generale Servizi Municipalizzati (AGSM) di Verona e di Ida Lavarda. Nel 1951 si unì in matrimonio con Maria Benciolini.
Completò gli studi liceali a Verona; per poi frequentare la facoltà di Fisica presso l'Università di Bologna dove si laureò nel 1947, sotto la guida dei Professori Manlio Mandò e Gilberto Bernardini.
Dopo la laurea, seguì Gilberto Bernardini all'Università di Roma La Sapienza dove iniziò la carriera accademica. Nel 1956, su impulso di Edoardo Amaldi e con la collaborazione di Enrico Persico che teneva la cattedra di Fisica Superiore, avviò un programma di ricerca sui plasmi.[1]
Per dedicarsi alla nascita e allo sviluppo dei Laboratori Gas Ionizzati, nel 1960 si trasferì a Frascati dove visse fino alla morte, avvenuta il 15 maggio 1993.
Alla sua scomparsa, il fisico Nicola Cabibbo lo ricordò in un articolo sul giornale Il Messaggero: «Con Brunelli scompare un pioniere della fusione, ma anche un maestro che dall'insegnamento e dalla ricerca non si era mai allontanato. I testi dei corsi da lui organizzati ad Erice sulla tecnologia della fusione rappresentano un importante lascito per la comunità scientifica, prezioso strumento per tutti gli addetti ai lavori».[2]
Presso la biblioteca della facoltà di fisica dell'università La Sapienza è stato costituito il fondo personale di Bruno Brunelli con materiale documentale proveniente dall'archivio privato.[3]
Attività di ricerca
La sua attività di ricerca iniziò con lo studio dei raggi cosmici, conducendo esperimenti anche presso il Laboratorio di Testa Grigia (gruppo del Cervino) a 3500 m slm, assieme al fisico Sebastiano Sciuti, sotto la guida di Gilberto Bernardini e Edoardo Amaldi.[4]
Su sollecitazione dello stesso Amaldi, e con la collaborazione di Enrico Persico e Franco Rasetti, a partire dal 1957 raccolse un gruppo di ricercatori del Consiglio Nazionale di Ricerche Nucleari CNRN, poi CNEN (oggi ENEA) e dell'Euratom per avviare una ricerca sulla fisica del plasma e sulla fusione termonucleare presso l'Istituto di Fisica della Sapienza.[5]
Grazie al sostegno del professor Felice Ippolito, nel 1960 questa attività fu trasferita presso il Centro di Ricerche del CNEN di Frascati dove Brunelli fondò il nuovo Laboratorio Gas Ionizzati (LGI) che diresse fino al 1970.[1][6]
Sotto la sua guida il Laboratorio Gas Ionizzati di Frascati svolse studi pionieristici sui Plasmi, in particolare sulla “fusione inerziale” perseguita prima con campi magnetici impulsati, poi con esplosivi convenzionali, infine con l'aiuto dei laser.
Nel 1969 tramite il CNEN e in collaborazione con il fisico Bruno Coppi, fu decisa la costruzione presso i laboratori di Frascati del "Frascati Torus" (FT), una macchina di tipo tokamak avviata nel 1971 che permise di raggiungere importanti risultati nella ricerca sulla fusione a confinamento magnetico. FT è la macchina italiana che, dal 1981 al 1983, ha detenuto il record del parametro di confinamento più elevato, circa 4×1019 s/m³, con una temperatura ionica di poco superiore ad 1 keV.[7][8]
Brunelli fu una figura chiave della fusione italiana (CNRN/ENEA Frascati) e di interfaccia con Euratom, essendo tra i protagonisti della costruzione del programma nazionale (CNEN/ENEA–Euratom); nel 1960 fu il promotore del primo contratto tra LGI ed Euratom che vedeva Edoardo Amaldi come membro del Consiglio di Amministrazione, Donato Palumbo come rappresentante dell'Euratom e Brunelli, come capo del Gruppo di Ricerca.[9]
A conferma del suo ruolo di indirizzo sulla tecnologia dei reattori, intervenne a livello istituzionale firmando nel 1986 una nota alla Commissione Industria della Camera; in tale nota si discuteva la situazione della fusione in Italia, si dettagliavano le aree tecnologiche del programma europeo (con riferimenti a JET - Joint European Torus come macchina di riferimento), si menzionavano la possibile costruzione di Ignitor e, più in generale, i “tokamak compatti”.[10]
Collaborazioni e progetti
- Brunelli, lavorò al Progetto Ignitor, proposto da Bruno Coppi in collaborazione con diverse università italiane e con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston;[11][12]
- Successivamente fu chiamato dalla Comunità Europea a partecipare al gruppo di progetto del NET - “Next European Tokamak”;
Attività didattica
Bruno Brunelli ricoprì diverse cattedre e incarichi di insegnamento presso l'Università di Roma La Sapienza:
- dal 1951 al 1962 tenne il Corso di Istituzioni di Matematica per gli studenti di Chimica e Scienze Naturali;
- nel 1955 organizzò il “Corso per l'Applicazione dei Radioisotopi”;
- nel 1956 tenne il Corso di Perfezionamento in Fisica Nucleare Applicata presso la Facoltà d Fisica;
- Dal 1960 al 1972 ha insegnato “Conduzione Elettrica dei Gas” presso la Scuola di Perfezionamento in Fisica;
- Dal 1973 al 1989 ha tenuto il Corso di Fisica Atomica per il corso di Laurea in Ingegneria Nucleare.[14]
Nel 1972 fondò e diresse fino agli anni '80 presso la Ettore Majorana Foundation and Centre for Scientific Culture la “International School of Fusion Reactor Technology”.[6][15] Inoltre curò la redazione della voce "plasma"[16] per l'Enciclopedia Italiana Treccani, e fu attivo nell'organizzare iniziative di dibattiti e divulgazione scientifica presso le Scuole e le Istituzioni Pubbliche del Territorio Tuscolano, dove abitava.
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Impegno sociale
Sempre sensibile agli impatti del progresso scientifico sulla società, ed in particolare a quelli legati all'uso dell'energia atomica, Brunelli partecipò attivamente ai lavori del Pugwash Conferences on Science and World Affairs, nel giugno 1970 presso Racine USA - 10th Symposium: Impact of New Technologies on the Arms Race e nell'Aprile 1971 a Frascati, 13th Symposium: Social Aspects of Technological Change.[17][18]
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Onorificenze e riconoscimenti
- Il 14 settembre 1995, gli è stata intitolata l'aula principale dei laboratori ENEA di Frascati;
- L'ENEA lo ha menzionato nelle celebrazioni per i suoi 50 anni di attività, dedicando «particolare attenzione al contributo del primo Direttore, Prof. Bruno Brunelli».[19]
Opere
- E. Bertolini, B. Brunelli, F. Engelmann, G. R. Hopkins, B. Yalof, Preliminary design of a minimum size technical feasibility tokamak fusion reactor, American Nuclear Society, San Diego Section, 1974.
- E. Bertolini, B. Brunelli, F. Engelmann, Conceptual design studies of an experimental power tokamak reactor, Commission of the European Communities, 1974.
- E. Bertolini, B. Brunelli, F. Engelmann, Design of a minimum-size toroidal DT experimental reactor (FINTOR), Vienna, IAEA, 1975.
- B. Brunelli, Study of a minimum size "ignitor", Cambridge (Mass.), Massachusetts Institute of Technology, Research Laboratory of Electronics, 1976.
- B. Brunelli, B. Coppi, High current density experiments, Cambridge (Mass.), Massachusetts Institute of Technology, Research Laboratory of Electronics, 1976.
- B. Brunelli, Driven Magnetic Fusion Reactors: Proceedings of the Course, Erice-Trapani, Italy, 18-26 September 1978, New York, Pergamon Press 1979 - Elsevier 2013, ISBN 1483140180, SBN 9781483140186.
- B. Brunelli e G. G. Leotta, Unconventional approaches to fusion, New York, Plenum Press, 1982, ISBN 9780306410024.
- B. Brunelli, HTMR – experimental Tokamak reactor with hybrid toroidal magnet, Roma, ENEA, 1983, OCLC 59851462.
- Bruno Brunelli, Nicola Cabibbo e Giorgio Careri, La natura della materia, Bari, Dedalo, 1984, ISBN 9788822060419.
- B. Brunelli e G. G. Leotta, Muon-catalyzed fusion and fusion with polarized nuclei : 8th Course on fusion reactor technology, New York, Plenum Press, 1988, ISBN 9781475759303.
- Bruno Brunelli e Heinz Knoepfel, Safety, environmental impact, and economic prospects of nuclear fusion, London, Plenum Press, 1990, ISBN 9781461278955.
- B. Brunelli e Heinz Knoepfel, Ricerca, sviluppo e tecnologie dei materiali per i reattori a fusione: Convegno: Papers, ENEA, 1991, OCLC 878721686.
Libri di testo universitari
- B. Brunelli, Istituzioni di Matematica per Chimici, Roma, Ed. Veschi, 1951.
- B. Brunelli, Esercizi di Matematica per Chimici, Roma, Ed. Veschi, 1951.
- B. Brunelli, Lezioni di fisica nucleare (interazioni delle particelle con la materia), Scuola di Perfezionamento in Fisica Nucleare Applicata del C.N.E.N., 1956.
- Bruno Brunelli, Istituzioni di matematica per gli studenti di chimica e scienze naturali: 1. anno, Roma, Libr. eredi V. Veschi, 1958 circa, OCLC 955816468.
- Bruno Brunelli e Vincenzo G. Molinari, Appunti dalle lezioni di fisica nucleare applicata: tenute nell'anno accademico 1960-1961, 1961 circa, OCLC 956011748.
- B. Brunelli, Istituzioni di matematica: Esercizi: per gli studenti di chimica e scienze naturali, Roma, Libreria eredi V. Veschi, 1966.
- Bruno Brunelli e Augusta Manfredini, Istituzioni di matematica. 2, Istituzioni di matematica per chimici, Roma, Libreria eredi V. Veschi, 1966 circa, OCLC 954952217.
- B. Brunelli, Appunti di Fisica Atomica, Corso per studenti di Ingegneria.
- B. Brunelli, Conduzione elettrica nei gas, Corso per studenti in Fisica (II biennio).
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Note
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