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CP System II
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La CP System II (CPシステムII?, shīpī shisutemu tsū), anche nota come CPS-2, è una scheda elettronica per videogiochi arcade pubblicata da Capcom nel 1993 con Super Street Fighter II. Fu dominante nelle sale giochi nella seconda metà degli anni '90, grazie soprattutto ai titoli di Street Fighter e simili[1]. È stata preceduta dai sistemi CP System e Capcom Power System Changer. In seguito nel 1996 uscì un nuovo modello, la CP System III.

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Storia
Riepilogo
Prospettiva
I primi modelli di schede della Capcom, in particolare la CPS-1, di grande successo ma con hardware non criptato, erano molto soggetti alla creazione di copie pirata (bootleg). Per ovviare al problema, Capcom prese l'hardware CPS-1 apportando modifiche come l'aggiornamento della velocità del processore Motorola 68000 da 10 a 16 MHz e il potenziamento dell'audio (basato sul sistema stereo QSound Virtual Audio), e implementando un algoritmo di criptazione delle ROM che permise di proteggere con successo il loro lavoro.[1]
La CPS-2 è composta da due unità che erano vendute separatamente. La parte A è la scheda madre che viene collegata al cabinato per mezzo di un connettore JAMMA e contiene tutte le componenti comuni utilizzate da tutti i giochi. La parte B contiene la ROM (il gioco stesso). In pratica il sistema è simile a una console per l'intrattenimento domestico dove A è la console e B è la cassetta (cartuccia) del gioco. Il sistema rendeva più economico cambiare gioco, in quanto non è necessario ricomprare la scheda madre. Capcom offrì anche incentivi a chi riconsegnava una scheda B usata; negli USA ad esempio venivano scontati 150 dollari a chi cambiava una scheda B.[1]
Il successo della scheda comunque fu dovuto soprattutto all'elevata qualità dei giochi che furono prodotti, a cominciare dal titolo di esordio Super Street Fighter II. Fu presto seguito da altre ottime uscite, come Eco Fighters, Alien vs. Predator e Dungeons & Dragons: Tower of Doom, che consolidarono l'alto standard anche per le future uscite del sistema. La CPS-2 divenne meritatamente famosa anche per i buoni sparatutto 2D e picchiaduro a scorrimento.[2]
Tra le serie più importanti supportate dal sistema ci furono Marvel vs. Capcom, DarkStalkers e Street Fighter Alpha. Inoltre più avanti, dal 1999, iniziarono a uscire titoli su CPS-2 sviluppati da altre aziende esterne alla Capcom, come Giga Wing e Mars Matrix della Takumi.[2]
Il diretto successore della CPS-2, la CP System III (1996), ancora dedicata al 2D, sebbene potenziata era costosa e problematica e non riuscì a soppiantare la CPS-2. Quest'ultima rimase in auge molto più a lungo della stessa CPS-3, e ospitò molti più giochi per un decennio, fino all'ultimo titolo uscito nel 2003, il celebrativo Hyper Street Fighter II: The Anniversary Edition.[3]
Grazie all'efficace criptazione per lungo tempo si pensava che l'emulazione di CPS-2 sarebbe stata impossibile. Nel 2001 però la criptazione venne hackerata[4] e furono prodotte ROM in una versione non criptata, che resero possibile l'emulazione e il ripristino delle cartucce con batteria esaurita (dette suicidate).
Nel gennaio 2007, grazie ad Andreas Naive[5] e Nicola Salmoria, il sistema di criptazione fu interamente ricostruito per mezzo del reverse engineering.[6] L'algoritmo in seguito fu integrato e implementato in MAME per tutti i giochi CPS-2.
La scheda B è munita di una batteria che alimenta una memoria volatile, la quale contiene la chiave di criptazione necessaria alla decriptazione della ROM. Questa batteria con il tempo si esaurisce, causando la cancellazione della memoria volatile rendendo così il gioco inutilizzabile. Questo processo non è reversibile, pertanto la batteria venne soprannominata "batteria del suicidio". In compenso è possibile sostituire[7] la batteria prima che si esaurisca, in modo da preservare la scheda B nel tempo. La batteria è saldata sul circuito stampato, non è quindi un lavoro eseguibile con facilità.
Ad aprile 2016 Eduardo Cruz, Artemio Urbina e Ian Court annunciarono il riuscito reverse engineering della programmazione di sicurezza di CPS-2, evitando accuratamente il "suicidio" delle batterie e permettendo il ripristino di qualunque gioco "morto" senza modifiche all'hardware.[8]
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Regioni e colori
Le schede CPS-2 usano un sistema a regioni (Europa, Asia, Giappone, USA) codificato per mezzo di colori. Ogni scheda B può solamente essere utilizzata con la sua controparte dello stesso colore, eccezion fatta per i colori verde e blu che sono intercambiabili.[2]
Elenco delle codifiche:[9]
- Blu: U.S.A., Canada, ed Europa
- Verde: Giappone
- Arancione: Sud America
- Grigio: Asia
- Rosa: Brasile
- Giallo: "Regine 0" (disponibile esclusivamente per noleggio, pensate come prodotti di prova per gli operatori)
- Nero: Incorpora A e B nello stesso corpo
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Videogiochi pubblicati
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Note
Bibliografia
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