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Cappella di Maia

tomba nella necropoli di Tebe nel villaggio di Deir el-Medina, Luxor, Egitto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La cappella funeraria di Maia (o Maya), in sigla TT338 (Theban Tomb 338), è una delle Tombe dei Nobili[N 1][1] ubicate a Deir el-Medina, nell'area della cosiddetta Necropoli tebana, sulla sponda occidentale[N 2] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 3][2], in Egitto.

Fatti in breve TT338 Tomba di Maya, Cappella di Maia, Civiltà ...
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Necropoli di Tebe
Necropoli di Tebe
La posizione della necropoli di Tebe in Egitto

Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.

La cappella, dopo essere stata smontata e ricostruita, è conservata presso il Museo Egizio di Torino.

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Titolare

TT338 era la tomba di:

Ulteriori informazioni Titolare, Titolo ...

Biografia

Unica notizia biografica ricavabile sul possessore della tomba Maia, disegnatore di Amon a Deir el-Medina alla fine della XVIII dinastia, è il nome della moglie Tamit (o Tamyt)[4].

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Descrizione

Riepilogo
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Planimetria schematica della tomba TT338[N 6]

La cappella di Maia è costituita da un piccolo ambiente, smontato e ricostruito presso il Museo Egizio di Torino (cat. 07910)[N 7]; la numerazione in planimetria fa perciò riferimento a tale reperto. Le pareti sono costruite in mattoni di fango fresco e paglia, poi ricoperte di intonaco dipinto con tempera applicata a secco.[6] Sulla parete a sinistra dell'ingresso, una prefica (1), la cui azione è rivolta verso la processione funeraria che si svolge su altra parete (2), su tre registri sovrapposti: la processione funeraria, uomini e buoi che trainano il sarcofago, scene di offertorio rivolte al defunto e alla moglie, scene del pellegrinaggio ad Abido. Sulla parete opposta (3), su due registri scene di offertorio al defunto e alla moglie, nonché tre barche. Sul fondo (4) i resti in due registri della coppia assisa e di prete che precede offerenti. Nello stesso Museo di Torino si trova anche una stele (cat. 1579) che, su tre registri, vede il defunto e la moglie in offertorio a Osiride e Hathor; tre figli e una figlia (nomi non indicati) in offertorio ai genitori e alcuni familiari.[4].

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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