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Capreomicina

composto chimico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Capreomicina
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La capreomicina è un composto chimico di formula C50H88N28O15[1] che in condizioni standard si presenta come una polvere amorfa, inodore, di colore bianco giallastra.[2]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Fatti in breve Nome IUPAC, Nomi alternativi ...
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Storia

È stato isolato per la prima volta nel 1960.

Caratteristiche strutturali e fisiche

Si tratta di un polipeptide ciclico, simile alla viomicina, formato da 4 anelli. Sotto forma di pirosolfato risulta solubile in acqua,[1] mentre è praticamente insolubile nella maggior parte dei solventi organici.[2][3]

Caratteristiche[1][4]
Carica fisiologica +3
N. di atomi pesanti 93
N. di accettori di legami a idrogeno 23
N. di donatori di legami a idrogeno 27
N. di legami ruotabili 19
N. di centri stereocentrici atomici 12
N. di elementi sterogenici definiti 2
Massa monoisotopica 1.320,69839421 u
Superficie polare 737 Ų
Rifrattività 162,2 m3/mol
Polarizzabilità 65,97 Å3
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Abbondanza e disponibilità

Viene prodotto naturalmente da S. capreolus.[1][5]

Reattività e caratteristiche chimiche

Il composto risulta stabile in soluzione acquosa a pH 4 - 8 e instabile in soluzioni fortemente acide o fortemente basiche.[3]

Farmacologia e tossicologia

Riepilogo
Prospettiva

Farmacocinetica

Non viene assorbita in quantità significative dal tratto gastrointestinale e deve essere somministrata per via parenterale.[1] Dopo la somministrazione intramuscolare di una singola dose di 1 g di capreomicina in adulti sani, si raggiungono Cmax di capreomicina comprese tra 20 e 47 µg/mL entro 1-2 ore (in media 28 e 32 µg/mL rispettivamente a 1 e 2 ore).[6]

Le concentrazioni plasmatiche del farmaco sono in media di 10 µg/mL a 6 ore e inferiori a 1 µg/mL a 24 ore. Dopo la somministrazione di una singola dose di 1 g per via intramuscolare o per infusione endovenosa della durata di 1 ora, l'AUC era simile per entrambe le vie di somministrazione.[6]

Tuttavia, le concentrazioni massime di capreomicina nel siero dopo infusione endovenosa erano del 30% più alte rispetto a quelle dopo iniezione intramuscolare.[6] Il composto non diffonde nel liquido cefalorachidiano.[7]

L'emivita plasmatica della capreomicina nei pazienti con funzione renale normale è di 4-6 ore. Le concentrazioni plasmatiche di capreomicina sono più elevate e l'emivita è prolungata nei pazienti con funzionalità renale compromessa.[6]

La capreomicina viene escreta principalmente invariata nelle urine attraverso la filtrazione glomerulare.[7] Le concentrazioni urinarie erano in media di 1,68 mg/mL (volume urinario medio di 228 mL) durante le 6 ore successive alla somministrazione di una dose di 1 g.[8]

I risultati degli studi sugli animali suggeriscono che piccole quantità del farmaco possono essere anche escrete nella bile. Dopo la somministrazione intramuscolare di una singola dose di 1 g di capreomicina in adulti con funzione renale normale, circa il 52% della dose viene eliminato nelle urine entro 12 ore.[7]

Farmacodinamica

Si sa poco sul meccanismo d'azione esatto della capreomicina, ma si ritiene che inibisca la sintesi proteica legandosi all'unità ribosomiale 70S. La capreomicina si lega anche a componenti della cellula batterica, causando la produzione di proteine anormali. Queste proteine sono necessarie per la sopravvivenza dei batteri, pertanto, la produzione di queste proteine anormali risulta essere fatale per i batteri.[1]

Effetti del composto e usi clinici

È utilizzato come farmaco di 2° linea per il trattamento della tubercolosi.[1][9] Mostra resistenza crociata con alcuni aminoglicosidi (neomicina e kanamicina) e ne condivide alcune proprietà, motivo per cui viene generalmente inserita all'interno di questa classe di antibiotici[10][11][12] sebbene ne sia strutturalmente differente.[12]

Controindicazioni ed effetti collaterali

Presenta come effetti collaterali nefrotossicità e ototossicità, similmente agli aminoglicosidi.[13][14]

Tossicologia

Ipokaliemia, ipocalcemia, ipomagnesiemia e un disturbo elettrolitico simile alla sindrome di Bartter sono stati segnalati in pazienti con tossicità da capreomicina.[1]

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