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Casali d'Aschi

frazione del comune italiano di Gioia dei Marsi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Casali d'Aschi è una frazione del comune italiano di Gioia dei Marsi, nella provincia dell'Aquila, in Abruzzo.

Dati rapidi Casali d'Aschi frazione, Localizzazione ...
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Geografia fisica

Territorio

Casali d'Aschi è situato neI pressi del bordo sudorientale della piana del Fucino, nel settore orientale della regione storico-geografica della Marsica, a un'altitudine compresa tra i 676 e gli 810 m s.l.m. alle pendici del gruppo montuoso Civitella-Parasano. Sul versante opposto, nella valle del Giovenco, si trova il paese storicamente legato di Aschi.

Casali d'Aschi dista meno di un chilometro dal capoluogo comunale.[2]

Clima

Il clima a Casali d'Aschi è di tipo continentale con estati calde e secche ed inverni freddi e nevosi in linea con il clima della piana fucense.[3]

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Storia

Riepilogo
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La montagna dove sorgeva l'ocre di Vico; sullo sfondo a sinistra Telespazio

A cominciare dal primo millennio a.C. il territorio fu abitato dal popolo italico dei Marsi. In epoca imperiale risultò incluso nell'ager publicus di Marruvium.[4]

Durante il Medioevo l'incastellamento di Vico, sorto a ridosso del distrutto centro fortificato di Vico-Albo, controllò diversi casali come San Nicola in Vallo, Santa Maria in valle Frigida, Valle Sant'Angelo, Alto le Tombe, San Veneziano (detto anche San Venanzio), Alto le Ripe, Santa Vittoria-Valtrona, Le Grippe, Le Grette e Pietre Bianche. L'economia pastorale e la vicinanza geografica legò i centri viciniori di Manaforno, Sperone e Aschi. Casali di Vico mantenne tale toponimo fino all'eversione feudale acquisendo in seguito il nome di Casali d'Aschi essendo stato controllato dall'universitas aschietana.[4]

Il borgo contemporaneo venne edificato dai superstiti del terremoto della Marsica che prima del 1915 abitavano perlopiù nel centro di Aschi, successivamente denominato Aschi Alto. Prima del sisma i casali sparsi venivano utilizzati come residenza invernale, specie in un periodo antecedente al prosciugamento ottocentesco del lago Fucino che avrebbe modificato il clima rendendolo più rigido.[4]

Il paese ha fatto parte fino al 1948 del territorio comunale di Ortona dei Marsi per essere quindi amministrato dal comune di Gioia dei Marsi.[5]

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Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa della Madonna del Buon Consiglio
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Il lago d'Aschi

Architetture religiose

Chiesa della Madonna del Buon Consiglio
L'edificio di culto della frazione è dedicato alla Madre del Buon Consiglio ed è situato al centro del paese. La chiesa venne costruita dopo il terremoto del 1915 andando a sostituire quella storica di via Gualtrona, risalente al 1857, distrutta dal sisma. Fu elevata a parrocchia della diocesi dei Marsi nel 1949.[4][6]

Aree naturali

  • Lago d'Aschi.
  • Fonte di Vico.
  • Ruderi e grotte di Le Grippe.[7]
  • Sentieri di Le Grette[7] e Le Lecine.
  • Piana del Fucino.

Siti archeologici

Tracce dell'ocre marso di Vico sono situate in località Colle La Croce a 953 m s.l.m. Poco più in basso era collocato il castello-recinto di Vico (Vicus o Vicum) risalente tra l'XI e il XII secolo e incluso nel corso del Medioevo nella contea dei Marsi e appartenuto, dall'avvento dei Normanni, alla contea di Celano. Resti delle necropoli di Vico e Rotale sono localizzati in località San Veneziano, mentre la villa romana di epoca imperiale si trovava in località Alto le Tombe a circa 680 m s.l.m.[8]

Società

Tradizioni e folclore

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Area centrale del paese

Il 26 aprile si festeggia il santo patrono, la Madonna del Buon Consiglio.[9]

Cultura

Cucina

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina marsicana.

Le ricette locali sono quelle tipiche della cucina rurale abruzzese. Tra i piatti tipici ci sono la panzanella speziata con il piliero,[10] i rigatoni conditi con salsiccia, panna da cucina, pecorino e tartufo, le salsicce con i fagioli, la zuppa contadina con i ceci e i funghi oltre ai dolci tipici marsicani.[11]

Infrastrutture e trasporti

Strade

La strada provinciale 21 Magoranese collega il borgo a Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi e Ortucchio. Non distante si trova l'innesto con la strada statale 83 Marsicana che collega la Marsica orientale con il territorio del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.[2]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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