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Champorcher
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Champorcher (pronuncia francese /ʃɑ̃pɔʁʃe/ ; Tsampourtsé in patois valdostano; Tsampourtséi nell'uso locale) è un comune italiano sparso di 361 abitanti[1] della Valle d'Aosta.
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Geografia fisica

Territorio
È posizionato alla testata della valle omonima, di cui è il comune principale. È bagnato dalle acque del torrente Ayasse.
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[4]
Clima
Origini del nome
Secondo la tradizione religiosa locale, il toponimo deriverebbe da un leggendario san Porzio o Porciero (Porcier in francese), soldato della Legione Tebea, che, scampato al massacro, si sarebbe recato nella valle di Champorcher a predicare il Vangelo. Il toponimo Champorcher significherebbe allora Campo di Porcier.[5][6]
Il toponimo fu italianizzato in Campo Laris durante il fascismo dal 1939[7] al 1945.[8]
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Simboli
Lo stemma e il gonfalone municipale sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 dicembre 1988.[9]
«Partito dal filetto d'argento: nel primo, d'azzurro, alla torre quadra, d'argento, merlata alla ghibellina, priva di porta, finestrata di tre, in palo, di nero, la finestra in basso più ampia e munita di due feritoie sottostanti, di nero, la finestra in alto di esigue dimensioni; nel secondo, di azzurro, seminato di croci a tau e col piede bordonato, d'oro, ai due barbi addossati, dello stesso; il tutto sotto il capo d'argento, caricato dai tre tortelli, ordinati in fascia, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
I barbi su campo azzurro seminato di crocette sono l'emblema degli antichi signori di Bard che condivisero per quasi un trentennio, la giurisdizione sul territorio di Champorcher con i signori di Pont-Saint-Martin. Successivamente i Savoia mantennero la signoria diretta su questo territorio fino al 1682, quando la famiglia Freydoz acquisì la signoria di Champorcher, eretta poi a baronia nel 1746 a favore di Jean-Nicolas Freydoz. La prima partizione e il capo dello stemma comunale riproducono il blasone dei Freydoz (d'azzurro, alla torre d'argento murata di nero; al capo d'argento, caricato di tre tortelli di rosso, ordinati in fascia). La torre simboleggia anche quella che fu costruita nel 1320 dai Savoia sui resti dell'antica casa forte dei signori di Bard.
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di nero.
Monumenti e luoghi d'interesse
Riepilogo
Prospettiva
Architetture religiose
- La chiesa parrocchiale di San Nicola del 1728[10]
- Santuario della Madonna delle Nevi (Notre-Dame-des-Neiges) nei pressi del lago Misérin[11]
Si contano inoltre numerose cappelle:[12]
- Cappella della Madonna delle Grazie, san Pantaleone, Madonna del Carmine, fraz. Chardonney
- cappella di Santa Maria Maddalena, fraz. Vigneroise
- Cappella della Vergine Immacolata, fraz. Petit-Rosier
- Cappella del Santo Sudario e di San Marco, a Grand-Mont-Blanc
- Cappella di San Rocco (già San Pietro in Vincoli) al Grand Rosier, fraz. Grand-Rosier
- Cappella della Madonna della Mercede e dei Santi Anna e Gioachino, a Plan-Fenêtre
- Cappella della Madonna di Oropa, fraz. Coudreyt
- Cappella dell'Addolorata, San Rocco e Notre Dame de la Salette, fraz. Verannaz
- Cappella dell'Esaltazione della Santa Croce e Notre Dame de la Salette, loc. Échelly
- Cappella della natività della Vergine, fraz. Outre-l'Ève
- Cappella di San Rocco, Fabiano e Sebastiano, fraz. Mellier
- Cappella di S. Giovanni davanti alla Porta Latina, fraz. Salleret
Architetture civili
- Nei pressi degli impianti di risalita in località Chardonney, sulla destra orografica del torrente Ayasse, è allestito il percorso attrezzato (Parcours découverte) del Bois de Chardonney.[13]
- A Chardonney, la casa Thomas, tipico esempio di architettura rurale tradizionale al cui interno è allestito l'Ecomuseo della canapa. Nei pressi si trova un mulino ad acqua un tempo usato per la macinazione dei cereali.[14]
- A Mellier, la casa medievale[15]
Architetture militari
- Sopra ad un promontorio nei pressi della chiesa parrocchiale sorge il Castello di Champorcher, eretto durante il medioevo dalla famiglia di Bard
Aree naturali
- Parco naturale del Mont Avic
- Le Gouilles du Pourtset: un orrido facente parte del "Percorso degli orridi" che attraversa i quattro comuni di Pontboset (Orrido di Ratus), Champorcher, Fontainemore (Gouffre de Guillemore) e Hône (le goye di Hône).
- Gli Ambienti d'alta quota del vallon de l'Alleigne, sito di interesse comunitario
- La chiesa parrocchiale di San Nicola
- Il Lago Muffé
- Il Lago di Vercoche
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Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[16]

Cultura
Istruzione
Biblioteche
In frazione Château ha sede la biblioteca comunale.
Musei
In località Chardonney è presente l'Ecomuseo della canapa con la mostra permanente sulla lavorazione della canapa.
In Località Château si trova invece il centro visitatori del parco regionale del Mont Avic.[17]
- La sede della cooperativa Lou Dzeut, che porta avanti la tessitura tradizionale al telaio
- L'Ecomuseo della canapa a Chardonney.
- Centro visite del Parco Naturale del Mont Avic
Eventi
Il 5 agosto di ogni anno si effettua il pellegrinaggio al santuario della Madonna delle Nevi (in francese, Sanctuaire Notre-Dame-des-Neiges), vicino al lago Misérin.
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Economia
Artigianato
Per quanto riguarda l'artigianato, importante è la lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di vari oggetti, tra i quali collari per il bestiame.[18]
Amministrazione

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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Filmografia
- Champorcher di Stefano Viaggio, RAI Valle d'Aosta, 1986
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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