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Chiesa di San Vincenzo (Nole)
edificio religioso di Nole Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La chiesa di San Vincenzo Martire è la parrocchiale di Nole, in città metropolitana e arcidiocesi di Torino[1][2]; fa parte del distretto pastorale Torino Nord.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
L'originaria chiesa romanica di Nole sorse tra l'XI e il XII secolo, come si rileva dai reperti venuti alla luce durante degli scavi condotti 1984[1].

Nel Trecento l'edificio venne ampliato mediante l'ingrandimento del presbiterio la costruzione di una navatella laterale[1].
Il visitatore Angelo Peruzzi trovò nel 1587 che il pavimento era malmesso e dieci anni dopo l'arcivescovo Carlo Broglia rilevò che il tetto era in condizioni non ottimali[1].
Nel 1678 l'antica chiesa fu demolita e iniziarono i lavori di costruzione della nuova, eseguiti dai capimastri Michele e Domenico Gioannino; la struttura venne portata a termine nella prima metà del XVIII secolo[1].
Il presbiterio e la sagrestia furono ingranditi nel 1765 e, sei anni dopo, venne celebrata la consacrazione dall'arcivescovo Francesco Luserna Rorengo di Rorà[1].
Nel 1846 il campanile fu riparato e, tra il 1900 e il 1908, la parrocchiale venne interessata da un intervento di ampliamento e di rimaneggiamento; nel 1926 e poi nuovamente nel 1933 si provvide a rifare il tetto, mentre nel 1986, fu collocata una mensa lignea rivolta verso l'assemblea[1].

Nel 2006 il campanile crollò e, cadendo, distrusse parzialmente la facciata, l'organo a canne in controfacciata e il battistero; i lavori di ricostruzione vennero ultimati negli anni 2010[1].
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Descrizione
Esterno
La facciata a capanna della chiesa, rivolta a ponente e suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da sei paraste, presenta in quello inferiore i tre portali d'ingresso e due finestrelle quadrate, mentre in quello superiore, coronato dal timpano triangolare, cinque nicchie ospitanti altrettante statue.
Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora ed è coperta dal tetto a quattro falde.
Interno
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata suddivisa in cinque campate, sulla quale si affacciano le cappelle laterali e i bracci del transetto, e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti la trabeazione sopra cui si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di due gradini e chiuso dall'abside[1].
Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali le due statue raffiguranti i santi Pietro e Paolo, il rilievo con soggetto la Gloria di San Vincenzo e gli altari laterali[1].
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Note
Voci correlate
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