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Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos

scrittore, generale e inventore francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos
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Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos (/pjɛʁ ɑ̃ˈbʁwaz fʁɑ̃ˈswa ʃɔdɛʁˈlo də laˈklo/; Amiens, 18 ottobre 1741Taranto, 5 settembre 1803) è stato uno scrittore, generale e inventore francese.

(francese)
«Le temps amène toujours la vérité. C'est dommage qu'il ne l'amène toujours à temps
(italiano)
«Il tempo porta sempre la verità. Peccato che non la porti sempre in tempo.»
Dati rapidi Nascita, Morte ...

La sua carriera militare iniziò nel 1760, quando si arruolò nella Scuola Reale d'Artiglieria di La Fère. Fu nominato sottotenente nel 1760, tenente nel 1761, capitano nel 1771 e maresciallo nel 1792. Dopo un periodo di servizio presso il governo, fu reintegrato nell'esercito nel 1800, come generale di brigata, sotto il comando di Napoleone Bonaparte. Esperto di artiglieria e balistica, è considerato l’inventore della granata.

Laclos ha scritto molto su una vasta gamma di argomenti, ma è soprattutto conosciuto quale autore del romanzo epistolare Les Liaisons dangereuses, che esplora gli intrighi amorosi dissoluti e libertini dell'aristocrazia francese del XVIII secolo. Considerato uno dei capolavori della letteratura romanzesca del XVIII secolo, ha ispirato numerosi film e opere teatrali.

Laclos è considerato un femminista ante litteram per il suo saggio Sull'educazione delle donne, in cui sottolinea l'importanza dell'istruzione per l'emancipazione delle donne, incoraggiandole a sviluppare il pensiero critico. Idee, queste, rivoluzionarie per un periodo in cui le donne erano considerate inferiori agli uomini.

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Biografia

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Nacque in una famiglia di estrazione borghese; suo padre era un ufficiale governativo di servizio in Piccardia e apparteneva alla cosiddetta "Nobiltà di toga" (Noblesse de robe), nobilitata solo nel 1750. Nel 1760 entrò nella École royale d'artillerie de La Fère, antesignana della École polytechnique, e nel 1761 venne nominato sottotenente. In qualità di giovane ufficiale, partecipò alla parte finale della guerra dei sette anni presso la guarnigione di stanza a La Rochelle. Ma il Trattato di Parigi del 1763 pose fine alla Guerra dei Sette Anni e il giovane tenente de Laclos iniziò una noiosa vita di guarnigione, nel reggimento di artiglieria di Toul.

Laclos fu iniziato in Massoneria nella Loggia L'Union di Toul nel 1763 e divenne in seguito Maestro venerabile della Loggia parigina Henry IV, appartenente al Grande Oriente di Francia[1]. Nominato capitano per anzianità nel 1771 – lo sarebbe rimasto per diciassette anni fino alla vigilia della Rivoluzione – questo artigliere freddo e logico, dalla mente sottile, si annoiava tra i suoi rozzi soldati. Per tenersi occupato, si dedicò alla letteratura e alla scrittura. Scrisse un'opera comica piuttosto modesta, Ernestine, che ebbe una sola disastrosa rappresentazione, il 19 luglio 1777, davanti alla regina Maria Antonietta. Nello stesso anno, gli fu affidato il compito di preparare l'installazione di una nuova scuola di artiglieria a Valence. Tornato a Besançon nel 1778, fu promosso sottocapitano dei genieri. In questo periodo scrisse diverse opere che dimostravano la sua grande ammirazione per Jean-Jacques Rousseau. Nel 1779 fu inviato a Île-d'Aix (nell'attuale Charente-Maritime) per assistere Marc René, marchese di Montalembert, nella costruzione di fortificazioni contro gli inglesi[2]. Tuttavia, dedicò la maggior parte del suo tempo alla scrittura del suo romanzo epistolare. Dal luglio 1780 al settembre 1781 scrisse il romanzo Les Liaisons dangereuses, ottenne quindi un congedo, si recò a Parigi e pubblicò la sua opera in quattro volumi alla fine di marzo 1782. Il successo fu considerevole.

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Marie-Soulange Duperré, Madame Laclos (opera attribuita ad Alexandre Kucharski, 1786).

L’anno seguente a La Rochelle, incontrò Marie-Soulange Duperré (1759-1832), più giovane di lui di una ventina di anni, dalla quale divenne amante ed ebbe un figlio, Étienne Fargeau[MG 1][2]. Si sposeranno il 3 maggio 1786 e Laclos rimarrà un marito fedele e amorevole per tutta la vita. La coppia ebbe tre figli, Étienne Fargeau (1784-1814) e Charles-Ambroise (1795-1844), militari di carriera, e Catherine-Soulange (1787-1827), che andrà in sposa al colonnello dell’esercito francese Duret de Tavel[3].

Partecipò a un concorso accademico sul tema Quali sarebbero i metodi migliori per migliorare l'istruzione delle donne. Questo gli permise di sviluppare le sue avanzatissime teorie femministe sull'uguaglianza di genere e sull'istruzione delle giovani donne. In questo testo incompiuto, Choderlos evidenzia la scarsa istruzione che ricevono le giovani donne, che, a suo dire, "sono abituate alla servitù e a essere mantenute". Il tema dell'emancipazione femminile è già esplicitamente espresso in Le relazioni pericolose.

Il 17 giugno 1787 scrisse sul Journal de Paris un progetto per la numerazione delle strade di Parigi[MG 2]. Nel 1788 divenne segretario dei comandi del duca d'Orléans (noto poi come Philippe Égalité), sul quale ebbe una forte influenza e ispirò numerosi Cahiers de doléances presentati agli Stati Generali del 1789.[4] Iscrittosi al Club dei Giacobini (inizialmente Club bretone), poi ai Cordiglieri, fondò un giornale, sovvenzionato dal duca, il Journal des Amis de la Constitution (Il giornale degli Amici della Costituzione)[5], aderendo poi alla causa della Rivoluzione francese.

Allorché il suo protettore e amico duca d'Orléans fu costretto a recarsi a Londra dopo essere stato accusato di aver preso parte attiva nei moti del luglio 1789 e organizzato la marcia delle donne del 5 ottobre, Laclos lo seguì, rimanendo nella capitale inglese fino al luglio del 1790, quando entrambi rientrarono a Parigi. A giustificazione del comportamento del duca, Laclos scrisse l'Exposé de la conduite de M. le duc d'Orléans (Esposto sulla condotta del Signor duca d'Orléans).[4] Laclos frequentava gli ambienti orleanisti, monarchico-costituzionali, col futuro radicale Bertrand Barère, e in seguito si avvicinò ai dantonisti. Venne nominato da Danton segretario governativo e nell'agosto 1792 inviato con il grado di generale, dal ministro della Difesa Joseph Servan, presso il generalissimo Nicolas Luckner, che stava preparando un nuovo esercito di 60 000 reclute. Questi rassegnò poco dopo le dimissioni e Laclos ne prese subito il posto. Dopo la proclamazione della Repubblica, fu nominato capo di Stato maggiore dell'armata dei Pirenei, ma venne arrestato il 31 marzo 1793 per i suoi legami con il duca di Orléans, insieme agli altri seguaci del medesimo, ma non fu incarcerato, bensì costretto agli arresti domiciliari: fu l'unico dei seguaci dell'Orléans a sfuggire alla ghigliottina durante il regime del Terrore (a parte il figlio del duca, Luigi Filippo, fuggito in Austria), e uno dei pochi dantonisti.[6]

Fu liberato tuttavia solo nel dicembre dell'anno successivo e nominato Segretario generale delle ipoteche, una posizione che gli permise buoni introiti. Dopo l'esecuzione di Danton, si tenne politicamente in disparte fino alla caduta di Robespierre (1794), riprendendo la carriera militare sotto il Direttorio (1795). Si dedicò anche agli studi balistici, che lo portarono all'invenzione della granata[7]. Nel gennaio del 1800 ottenne direttamente da Napoleone Bonaparte, artigliere come lui e allora solo Primo console, la nomina a comandante della riserva dell'artiglieria nell'armata del Reno.

Nel 1803 lo stesso Napoleone lo mise al comando della Riserva di Artiglieria dell'Armata d'Italia di stanza a Taranto. Qui si ammalò di dissenteria e malaria e morì nel convento di San Francesco, ma, avendo rifiutato i conforti religiosi, venne sepolto nella piazza d'armi interna al Forte de Laclos (che prese il nome proprio da lui) sull'isola di San Paolo nel golfo di Taranto. In seguito alla caduta di Napoleone e alla restaurazione della Casa Borbone nell'Italia meridionale nel 1815, gli abitanti danneggiarono il cimitero militare (non più esistente), distrussero la sua tomba e, molto probabilmente, le sue spoglie vennero gettate in mare[8].

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Le relazioni pericolose

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Lo stesso argomento in dettaglio: Le relazioni pericolose (romanzo).

Laclos è ricordato in particolare per il suo romanzo epistolare Les liaisons dangereuses (Le relazioni pericolose). Il romanzo è un classico conosciuto per la sua esplorazione della seduzione, vendetta e malizia umana, nonostante l'autore lo avesse concepito soprattutto per far riflettere, tramite i personaggi principali, sul biasimevole stato dell'educazione femminile e sulle sue conseguenze sulla morale nella Francia del XVIII secolo. È inoltre un racconto moralistico sulla corruzione e sullo squallore della nobiltà della Francia dei Borbone. Il romanzo suscitò notevole scalpore sin dalla sua prima pubblicazione nel 1782, pur essendo uno dei meno espliciti tra i romanzi libertini essendo incentrato più sulla psicologia dei personaggi che sull'erotismo, e continuò a essere pubblicato in numerose edizioni.

Il romanzo racconta in 175 lettere la storia di due intrighi: la pianificazione della seduzione di Cécile de Volanges, una giovane ingenua appena uscita dal convento, e quella di Madame de Tourvel, una virtuosa donna sposata. Le menti di entrambi gli intrighi sono la Marchesa Isabelle di Merteuil e il Visconte Sébastien di Valmont, che non sono vincolati dalle norme morali e sessuali tradizionali e conducono uno stile di vita dissoluta. Per la Marchesa, la seduzione di Cécile de Volanges è una vendetta nei confronti del suo ex amante, che l'ha lasciata per un'altra donna e che intende sposare Cécile de Volanges, una ragazza ancora vergine e malleabile. Per Valmont, la conquista della pudica e fedele Madame de Tourvel consoliderà la sua reputazione di irresistibile seduttore. Tuttavia, entrambi gli intriganti rimangono invischiati nelle insidie dei loro stessi raggiri. Il romanzo si conclude con la punizione dei personaggi chiave della trama. La donna ingenua torna in convento, la virtuosa donna sedotta muore di squilibrio mentale, il seduttore viene ucciso in duello e la Marchesa, che ha avuto un ruolo chiave in entrambi i piani, perde la sua fortuna e la sua bellezza.

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Opere[9]

  • Ernestine (opera) (1777)
  • Les liaisons dangereuses (1782)
  • Des femmes et de leur éducation (1783)
  • Poésies fugitives (1783)
  • Folies philosophiques par un homme retiré du monde (1784)
  • Instructions aux assemblées de bailliage, 1789
  • Journal des Sociétés des amis de la Constitution, 1790-1791
  • De la Guerre et de la Paix, 1795
  • Continuation des causes secrètes de la révolution du neuf thermidor (1795)

Eponimi

  • Rue Choderlos de Laclos, 75013 Paris, France
  • Rue Choderlos de Laclos, 38340 Voreppe, France
  • Rue Choderlos de Laclos, 17290 Thairé, France
  • Square Choderlos de Laclos, 80090 Amiens, France
  • Amphithéâtre universitaire de la Faculté des Langues, Lettres, Arts et Sciences Humaines de La Rochelle, France
  • Crèche municipale Pierre Choderlos de Laclos, 11 Rue Pierre Gourdault, 75013 Paris, France

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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