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Prospettiva

Conferenza episcopale

assemblea dei vescovi di una nazione o di un territorio specifico della Chiesa cattolica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La conferenza episcopale, nella Chiesa cattolica, indica «l'assemblea dei vescovi di una nazione o di un territorio determinato, i quali esercitano congiuntamente alcune funzioni pastorali per i fedeli di quel territorio, per promuovere maggiormente il bene che la Chiesa offre agli uomini, soprattutto mediante forme e modalità di apostolato opportunamente adeguate alle circostanze di tempo e di luogo, a norma del diritto»[1]. È un organismo di per sé permanente.

Ne sono membri: tutti gli ordinari dei luoghi di ciascun rito (i vescovi delle diocesi), i coadiutori, gli ausiliari e altri vescovi titolari incaricati dalla Santa Sede o dalle stesse conferenze episcopali in uno speciale ufficio.

Le conferenze episcopali hanno potere di autorganizzarsi dandosi propri statuti.

Le decisioni delle singole conferenze episcopali, se prese legittimamente e sottoposte all'esame della Santa Sede, obbligano giuridicamente solo in due casi: la prima ipotesi ricorre quando l'obbligatorietà giuridica sia prevista e contenuta nel diritto comune, la seconda ipotesi quando questa sia stabilita da una speciale prescrizione della Santa Sede anche dietro domanda della conferenza stessa.

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Storia

Le conferenze episcopali furono istituite durante il Concilio Vaticano II, che riconobbe «l’opportunità e la fecondità di raggruppamenti, organicamente congiunti, fra vescovi della stessa nazione o regione».

Il motu proprio Ecclesiae Sanctae del 6 agosto 1966 dispose la creazione delle Conferenze Episcopali nei territori o nei paesi che ancora ne erano privi. Le singole conferenze furono incaricate di redigere i propri statuti la cui entrata in vigore era subordinata all'approvazione della Curia Romana.[2]

Finalità e funzionamento sono regolati dal codice di diritto canonico. A seguito della riforma del 1983, «spetta unicamente alla suprema autorità della Chiesa, sentiti i Vescovi interessati, erigere, sopprimere o modificare le Conferenze Episcopali».[3]

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Tipologie

Normalmente le conferenze episcopali sono nazionali, ossia raggruppano i vescovi di una medesima nazione.

Il Codice di diritto canonico[4] prevede l'esistenza di conferenze episcopali regionali all'interno di una stessa nazione, e conferenze episcopali che raggruppano diocesi di diverse nazioni (per es. la conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo e Metodio).

Inoltre, ci sono "assemblee degli ordinari" che possono includere i vescovi di diversi riti in una nazione, sia cattolici orientali e latini; questi sono descritti nel canone 322 del Codice dei canoni delle Chiese orientali.

Esistono inoltre federazioni di conferenze episcopali, che riuniscono le conferenze episcopali dello stesso continente, o di una parte di esso.

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Le conferenze episcopali di rito latino nel mondo

Europa

Conferenze episcopali nazionali

Conferenze episcopali sovranazionali

Africa

Conferenze episcopali nazionali

Conferenze episcopali sovranazionali

America

Conferenze episcopali nazionali

Conferenze episcopali sovranazionali

Asia

Conferenze episcopali nazionali

Conferenze episcopali sovranazionali

Oceania

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Riti orientali

Sinodi patriarcali

Sinodi arcivescovili maggiori

Consigli delle Chiese

Assemblee degli ordinari

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Conferenze episcopali regionali

Riepilogo
Prospettiva

Il Codice di diritto canonico prevede l'istituzione della conferenza episcopale regionale al canone 448 §2:

«§1. La Conferenza Episcopale, come regola generale, comprende i presuli di tutte le Chiese particolari della medesima nazione, a norma del can. 450.

§2. Se poi, a giudizio della Sede Apostolica, sentiti i Vescovi diocesani interessati, le circostanze relative alle persone o alle cose lo suggeriscono, la Conferenza Episcopale può essere eretta per un territorio di ampiezza minore o maggiore, in modo che comprenda solamente i Vescovi di alcune Chiese particolari costituite in un determinato territorio oppure i presuli di Chiese particolari esistenti in diverse nazioni; spetta alla Sede Apostolica stabilire norme peculiari per ciascuna di esse.»

In Brasile

La Conferenza episcopale brasiliana è suddivisa in 18 consigli episcopali regionali (Conselhos episcopais regionais), le cui competenze sono regolamentate dagli statuti della Conferenza nazionale.[7]

In Canada

La Chiesa cattolica in Canada riconosce quattro assemblee episcopali regionali (Assemblées épiscopales régionales - Regional episcopal assemblies):[8]

Negli Stati Uniti

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Mappa delle 14 regioni episcopali statunitensi che raggruppano le diocesi di rito latino.

Il territorio della Conferenza episcopale americana è diviso in 15 regioni episcopali (episcopal regions), chiamate anche regioni geografiche (geographic regions): 14 di esse raggruppano tutte le provincie ecclesiastiche di rito latino degli USA, mentre la XV tutte le eparchie di rito orientale.[9]

Non necessariamente tutte le diocesi di una provincia ecclesiastica appartengono alla medesima regione episcopale, come mostra il caso della diocesi di Salt Lake City.

In Argentina

Le circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica in Argentina sono raggruppate in 8 regioni pastorali (regiones pastorales) per promuovere la cooperazione e l'azione pastorale comune tra i vescovi della stessa area geografica: regione Buenos Aires, regione Centro, regione di Cuyo, regione litorale, regione nordest argentino, regione nordovest argentino, regione Patagonia-Comahue, regione platense.[10]

In India

Le circoscrizioni ecclesiastiche della Chiesa cattolica in India sono raggruppate in 14 conferenze episcopali regionali. (Regional Bishop's Council):[11]

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Federazioni di conferenze episcopali

Africa

Europa

America

Asia

Oceania

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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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