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Corona Boreale

costellazione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Corona Boreale
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La Corona Boreale (in latino Corona Borealis) è una piccola costellazione dell'emisfero nord, le cui stelle principali formano un arco semicircolare. È una delle 88 costellazioni moderne, ed era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo.

Fatti in breve Nome latino, Genitivo ...
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Caratteristiche

Riepilogo
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Le costellazioni del Boote e della Corona Boreale (invertite) illustrate da Johann Hevelius.

La costellazione della Corona Boreale si individua con facilità, grazie ad un asterismo a forma di "Y" il cui vertice è rappresentato dalla brillante stella Arturo, la quarta stella più brillante del cielo ad occhio nudo; vista dall'emisfero nord, la stanghetta di "sinistra" della Y è rappresentata dalla stella Alphekka, una stella bianca di sequenza principale di magnitudine 2,2, dunque perfettamente osservabile anche dai centri urbani. Il resto della costellazione si dispone ad est e ad ovest di questa stella ed è rappresentata da un semicerchio di astri di terza e quarta grandezza.

La Corona Boreale è una figura tipica del cielo di primavera ed estate: dall'emisfero nord diventa ben visibile ad est nel cielo serale di fine febbraio, si mostra alta nel cielo nei mesi di maggio e giugno e nel corso dell'estate tende a declinare verso occidente, finché, alla fine di ottobre, non è più osservabile. Dall'emisfero sud si mostra invece piuttosto bassa sull'orizzonte settentrionale ed appare visibile solo nelle notti autunnali e di inizio inverno australe.

Stelle principali

Stelle doppie

Alcune delle stelle doppie della costellazione sono risolvibili con dei telescopi amatoriali.

  • La σ Coronae Borealis è una delle meno difficili, con due componenti di quinta e sesta magnitudine separate da 6,9".
  • La ζ Coronae Borealis è formata da due stelle azzurre, anche in questo caso di quinta e sesta magnitudine, separate da 6,4".
  • La ο Coronae Borealis è una coppia molto larga, formata da una stella di quinta magnitudine e una di nona, separate da oltre 2,5 primi d'arco; tuttavia la debolezza della componente secondaria fa sì che occorrano strumenti come potenti binocoli o piccoli telescopi per poterla osservare.
Ulteriori informazioni Nome, Magnitudine ...

Stelle variabili

Fra le stelle variabilili della costellazione ve ne sono alcune di facile osservazione.

La più nota di tutte è la R Coronae Borealis, prototipo di una classe di variabili soprannominate Novae inverse, poiché scendono bruscamente di luminosità; questa in particolare scende dalla quinta magnitudine fino alla quattordicesima, per poi risalire gradualmente fino alla magnitudine iniziale.

Fra le numerose Mireidi spicca la S Coronae Borealis, che quando è al massimo è al limite della visibilità ad occhio nudo; in circa un anno oscilla fra questa e la quattordicesima grandezza.

La T Coronae Borealis è invece una nova ricorrente, che subisce dei brillamenti periodici.

Ulteriori informazioni Nome, Magnitudine ...
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Oggetti del profondo cielo

La costellazione non contiene alcuno oggetto del profondo cielo degno di nota: le galassie in questa regione di cielo sono tutte molto lontane e deboli.

Nella parte sudoccidentale della costellazione è presente un celebre Ammasso di galassie, noto come Abell 2065, che conta decine di galassie.

Ulteriori informazioni Nome, Tipo ...
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Sistemi planetari

Nella costellazione sono note tre stelle con un sistema planetario; due di queste riportano lettere greche: κ Coronae Borealis possiede un gigante gassoso con una massa superiore a quella di Giove e un'orbita che le mantiene a una distanza superiore alle 2 UA; ρ Coronae Borealis possiede tre giganti gassosi e una Super Terra. XO-1 possiede un pianeta transiente.

Ulteriori informazioni Nome del sistema, Numero di pianeti confermati ...

Mitologia

Arianna, figlia di Minosse, si innamorò di Teseo giovane principe ateniese, andato a liberare Creta dal Minotauro, a cui ogni anno dovevano essere offerti sette fanciulli e sette fanciulle. Il Minotauro si trovava rinchiuso in un labirinto costruito da Dedalo nel quale era facile perdersi e impossibile trovare la via d'uscita. Per consentire all'eroe di ritrovare l'uscita una volta imprigionato nel labirinto, Arianna gli dette un gomitolo di filo da sciogliere e dopo seguire a ritroso. Ella si fece promettere in cambio che l'avrebbe sposata e condotta con sé poiché dopo averlo aiutato il padre non l'avrebbe più accettata con sé. Teseo dopo aver ucciso il mostro portò con sé Arianna, ma poi l'abbandonò sull'isola di Nasso la mattina seguente. Di lì passò Dioniso (o Bacco dio del vino) che la vide piangere; subito si innamorò e la sposò donandole un diadema d'oro come regalo di nozze, poi tramutato in costellazione, grazie a Efesto che lo lanciò in cielo.

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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