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Ercole (costellazione)

costellazione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Ercole (costellazione)
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Ercole (in latino Hercules) è la quinta costellazione più grande del cielo, tra le 88 moderne; era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo e si estende tutta nell'emisfero boreale.

Fatti in breve Nome latino, Genitivo ...
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Caratteristiche

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La costellazione di Ercole rappresentata dal Mercatore.

Si tratta di una grande costellazione dell'emisfero boreale, ben visibile nelle notti primaverili ed estive di questo emisfero. Nonostante le sue vastissime dimensioni, non sono presenti astri particolarmente luminosi; la sua caratteristica più notevole è un quadrilatero di stelle noto come Chiave di volta, posto nella parte occidentale, a nordovest della Corona Boreale. In generale, tutta la parte di cielo compresa fra quest'ultima costellazione e la brillante stella Vega appartiene alla costellazione di Ercole. In Ercole non sono presenti stelle di prima magnitudine; la più luminosa è la β Herculis, nota come Kornephoros, di magnitudine 2,78, mentre vi sono un gran numero di astri di terza e quarta magnitudine.

Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo della sera è compreso fra i mesi di aprile e ottobre; è pertanto una figura tipica dei cieli della tarda primavera e dell'estate boreali. Dall'emisfero australe la sua osservazione risulta in parte penalizzata, specie per quanto riguarda la parte più settentrionale della costellazione, che alle medie latitudini temperate può non essere mai visibile.

Il nostro Sistema Solare, come tutte le altre stelle, possiede un suo moto proprio; la direzione in cui il Sole e i suoi pianeti si muove (apice solare) è nella costellazione di Ercole, esattamente tra le stelle ν Herculis e ξ Herculis, a sud di Vega.

Stelle principali

Lo stesso argomento in dettaglio: Stelle principali della costellazione di Ercole.
  • β Herculis (Kornephoros) è una stella giallo-arancione di magnitudine 2,78; si trova nella parte meridionale della costellazione e dista da noi 148 anni luce.
  • ζ Herculis (Ruticulus) è una stella gialla di magnitudine 2,81; è la componente più luminosa della Chiava di volta. Dista 35 anni luce, ed è quindi una delle stelle visibili ad occhio nudo più vicine a noi.
  • δ Herculis (Sarin) è una stella bianca di magnitudine 3,12; dista 78 anni luce.
  • π Herculis (Fudail) è una stella arancione di magnitudine 3,16, parte della Chiave di volta. Dista 367 anni luce.
  • α Herculis (Ras Algethi) (La testa dell'inginocchiato), una supergigante rossa variabile di magnitudine media 3,51, accompagnata da una stella di quinta, anch'essa doppia.

Stelle doppie

Grazie alle sue estese dimensioni, la costellazione contiene un gran numero di stelle doppie, alcune delle quali sono pure alla portata di piccoli strumenti.

  • Una delle coppie apparenti più facili da risolvere è costituita dalle stelle 36 e 37 Herculis; si tratta di due stelle bianche separate da oltre un primo d'arco, dunque scindibile anche con un semplice binocolo. Ad occhio nudo sono invece visibili come un'unica stellina di quinta magnitudine.
  • Con un binocolo potente è possibile osservare due componenti del sistema di HD 165358: la primaria è una stella di sesta magnitudine, che presenta a oltre 1,5' una stella di decima grandezza; un telescopio di piccole dimensioni è in grado inoltre di mostrare una terza componente di nona magnitudine, visibile a mezzo primo dalla primaria.
  • Ras Algethi è una delle stelle doppie più conosciute, sebbene occorra un telescopio di media potenza per poterla risolvere: le due componenti sono di terza e quinta grandezza, ma sono separate da soli 5"; il contrasto fra il rosso della primaria e il giallo della secondaria è ben evidente. La primaria è pure una nota variabile.
  • La χ Herculis è composta da due stelle di colore arancione le cui magnitudini sono 5,0 e 6,2; possono essere risolte anche con un piccolo telescopio.
  • La 100 Herculis è una stella biancastra, risolvibile in due componenti di quinta magnitudine anche con un piccolo strumento.
Ulteriori informazioni Nome, Magnitudine ...

Stelle variabili

Le stelle variabili contenute nella costellazione di Ercole sono molto numerose; alcune di esse sono anche di facile osservazione.

Le più facili da osservare, anche a causa della loro luminosità, sono le variabili semiregolari: la più celebre della costellazione è Ras Algethi; la scoperta della sua variabilità avvenne ad opera di William Herschel, nel 1775, e le sue variazioni possono essere apprezzate anche ad occhio nudo: in fase di massima infatti ha una magnitudine pari a 2,74, che la rende simile in luminosità alla vicina Ras Alhague, nell'Ofiuco. Quando è in fase di minima la sua luminosità è inferiore a diverse stelle vicine e si fa difficoltà a individuarla anche da un'area urbanizzata. Un'altra variabile semiregolare facile da osservare è la 30 Herculis, che in fase di massima è di magnitudine 4,8, mentre al minimo della luminosità è invisibile ad occhio nudo, il periodo si aggira sui tre mesi.

Fra le variabili Mireidi, tutte al di sotto del limite della visibilità a occhio nudo, vi è la S Herculis, che in circa 300 giorni oscilla fra la sesta e la tredicesima magnitudine; con un periodo cento giorni più lungo oscilla invece la U Herculis, i cui estremi di luminosità sono uguali alla precedente.

La V624 Herculis è una variabile a eclisse del tipo Algol, con una variazione dell'ordine di pochi decimi di magnitudine e un periodo di quasi quattro giorni.

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Oggetti del profondo cielo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Oggetti non stellari nella costellazione di Ercole.
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L'ammasso globulare M13.

Ercole giace in gran parte lontano dalla Via Lattea, occupando una vasta area di cielo; tuttavia, sebbene sia in teoria una posizione favorevole per l'osservazione di galassie esterne, questo tratto di cielo appare completamente privo di galassie luminose, e quelle osservabili in questa costellazione sono tutte estremamente lontane e deboli.

Ercole contiene tuttavia due tra i più luminosi ammassi globulari; M13 (l'Ammasso Globulare di Ercole) è il più luminoso dell'emisfero boreale (il terzo della volta celeste) ed è ben visibile con un binocolo e persino ad occhio nudo. Ha una magnitudine apparente pari a 5,8 e conta al suo interno centinaia di migliaia di stelle. M92 si trova invece nella parte più settentrionale della costellazione ed è più debole. Un altro amamsso globulare, non notato dal Messier, è NGC 6229, attualmente l'ammasso globulare più settentrionale dei nostri cieli.

Tra le nebulose planetarie, Abell 39 è quella più curiosa, con una forma perfettamente circolare e trasparente, simile ad una bolla di sapone.

Nonostante le vaste dimensioni, la costellazione non contiene nessun altro oggetto di particolare rilevanza.

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Sistemi planetari

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Entro i confini di Ercole sono presenti ben otto stelle in cui è stato scoperto un sistema planetario.

Ulteriori informazioni Nome del sistema, Numero di pianeti confermati ...

Mitologia

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La costellazione di Hercole disegnata da Johannes Hevelius.

La costellazione raffigura l'eroe greco Eracle (in latino Hercules, in italiano Ercole), figlio di Zeus e della fanciulla Alcmena; a questa figura sono legate le mitiche 12 fatiche ed anche altre costellazioni si riferiscono a questo mito: uccidere il Leone fu una di queste fatiche, come pure la lotta contro l'essere mitologico rappresentato dalla costellazione dell'Idra, nella quale intervenne pure il granchio inviato dalla gelosissima moglie di Zeus Era (Ercole era il frutto di una relazione extraconiugale del marito) in aiuto dell'Idra.

Maggiore eroe greco, divinità olimpica dopo la morte, Eracle fu venerato come simbolo di coraggio e forza, ma anche di umanità e generosità, anche presso i Romani. Era ritenuto protettore degli sport e delle palestre. Fu onorato in numerosi santuari sparsi in tutta la Grecia e le sue tante imprese, espressione dell'altruismo e della forza fisica, lo fecero credere il fondatore dei Giochi olimpici. In alcuni casi, mettendo in luce la generosità con la quale affrontava avversari temibili, si rese dell'eroe un'immagine dall'intensa forza morale, oltre che puramente fisica.

Nel mondo romano Ercole presiedeva alle palestre e a tutti i luoghi in cui si faceva attività fisica; considerato anche una divinità propizia, gli si rivolgevano invocazioni in caso di disgrazie, chiamandolo Hercules Defensor o Salutaris.

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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