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Cybo

famiglia nobile Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Cybo
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I Cibo[3] (detti poi generalmente Cybo[2][4] ) furono una nobile famiglia di origine genovese, le cui prime notizie certe risalgono al XV secolo ad Arano, cittadino e nobile genovese, che ebbe a Napoli e a Roma alti uffici e fu anche senatore romano.[2] La fortuna della famiglia ha però origine dall'elezione al soglio pontificio di Giovanni Battista Cibo, figlio di Arano, divenuto pontefice con il nome di Innocenzo VIII.[2]

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Cybo (disambigua).
Fatti in breve Cibo o Cybo, Stato ...
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Stemma di Innocenzo VIII Cibo nel portico della Basilica di Santa Balbina all'Aventino, Roma

I Cibo si imparentarono con alcune delle famiglie italiane più famose e importanti tra cui i Medici di Firenze, i Della Rovere di Urbino, gli Este di Modena, i Malaspina di Massa e Carrara ed ebbero rapporti con la famiglia di banchieri degli Altoviti. In particolare, dal matrimonio di Lorenzo Cibo, conte di Ferentillo, con Ricciarda Malaspina originò la dinastia Cybo-Malaspina, che regnò su Massa e Carrara sino alla fine del XVIII secolo.

Un ramo dei Cybo, imparentato con i Trinci, confluì nella famiglia umbra dei Frenfanelli che si estinse negli Strozzi del ramo detto 'di Mantova' con il matrimonio nel 1882 fra la contessa Rita Frenfanelli-Cybo e il marchese Pio Luigi Strozzi.[5]

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Storia

Riepilogo
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I Cibo si stabilirono definitivamente a Genova nel X secolo, quando Francesco, avendo perso le sue proprietà in madrepatria, si rifugiò nel capoluogo ligure presso alcuni parenti. Un Cibo, Tomaso, si trasferì a Napoli, dando origine ai Tomacelli.[6]

I Cibo formarono uno degli alberghi genovesi (il diciassettesimo), nei quali erano riunite le varie famiglie nobili cittadine. All'albergo Cybo vennero aggregate molte famiglie del patriziato genovese.

Nel 1484 il papa Cibo Innocenzo VIII donò al figlio legittimato Franceschetto il feudo dell'Abbazia di San Pietro in Valle di Ferentillo.

Cybo-Malaspina

I Cibo acquisirono il marchesato di Massa e Carrara (poi elevato, in successione, a principato e ducato) grazie al tempestoso matrimonio tra Lorenzo Cibo, figlio di Franceschetto, e Ricciarda Malaspina, figlia del defunto marchese Antonio Alberico II. Dopo la decapitazione per fellonia, avvenuta a Milano nel 1548, del loro primogenito Giulio, fu il secondogenito Alberico I[N 2] il vero iniziatore della dinastia, assumendo il doppio cognome di Cybo-Malaspina in ottemperanza ad una precisa disposizione testamentaria della madre.

Siccome per esplicita previsione dell'imperatore Carlo V, contenuta nell'atto di investitura di Ricciarda Malaspina del 1529, nel feudo di Massa Carrara non si applicavano i princìpi successorî della legge salica, l'ultimo sovrano a portare il cognome di Cybo-Malaspina fu una donna, Maria Teresa, che resse il ducato fino al 1790.

La sua unica figlia sopravvissuta Maria Beatrice Ricciarda, la quale portava ormai soltanto il cognome paterno di Este, assicurò – sia pur con l'interruzione napoleonica – la conservazione dell'autonomia dell'antico piccolo dominio dei Cybo-Malaspina sino alla sua morte nel 1829, quando esso confluì definitivamente negli Stati Estensi, ora retti dalla nuova dinastia degli Austria-Este. Quest'ultima, peraltro, discendeva anche, per il tramite della stessa Maria Beatrice, dai Cybo-Malaspina.

Quando, alla morte del di lei nipote, l'ex duca di Modena Francesco V, nel 1875, la nuova dinastia si estinse anch'essa, l'ingente eredità e la titolatura passarono per via testamentaria ad un altro ramo della casa d'Asburgo-Lorena, ma pure la discendenza di sangue, per via femminile, dai Cybo-Malaspina fu fortuitamente ricostituita in seguito, per il tramite dell'ultima imperatrice d'Austria-Ungheria, Zita di Borbone-Parma, lontana pronipote diretta di Maria Beatrice e madre dell'arciduca Roberto d'Austria-Este.

Albergo Cybo

Con la riforma degli "alberghi dei nobili" voluta da Andrea Doria nel 1528, i Cybo andarono a formare il "XVII albergo". Di seguito le famiglie che erano ascritte all'albergo Cybo:

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Genealogia

Aronne
(1377-1457)
Teodorina de Mari
(?-1470)
Peretta Cybo
(?-1480)
Maurizio
(1427-1491)
Giovanni Battista
(1432-1492)
Bianca
(1435-1470)
Domenico Cybo
Giovanni Battista
(1462-1488)
(illegittimato)
Lorenzo Cybo de Mari
(1454-1503)
Maddalena de' Medici
(1473-1519)
Francesco
(1449-1519)
Teodorina
(1455-1508)
Gherardo Usodimare
(?-1502)
Andrea
(?-1511)
Alaone
Ginevra
Mario Mellini di Monterano
Francesco
Lucrezia
(1489-1492)
Clarice
(1490-1492)
Innocenzo
(1491-1550)
Lorenzo
(1500-1549)
Ricciarda Malaspina
(1497-1553)
Caterina
(1501-1557)
Giovanni Maria da Varano
(1481-1527)
Ippolita
(1503-1503)
Giovanni Battista
(1505-1550)
Battistina
(1477-1523)
Luigi d'Aragona
(1474-1519)
Peretta
(1478-1550)
Alfonso I del Carretto
(1457-1523)
Filippo
(1480-1525)
Aranino
(1484-1568)
Bianca Vigerio della Rovere
(1495-1546)
Cesare
(1495-1552)
(illegittimo)
Alberico
Innocenzo
Lucrezia
N. Lanciarini
Elena
(?-1580)
Clemente
(?-1605)
Ricciarda
(1590-1661)
Alessandro
(1549-1612)
Cybo-Malaspina
Niccolò Fregoso
(?-1521)
Andrea Doria
(1466-1560)
Gherardo
(1512-1600)
Marzia
(1515-1572
Antonio Mauruzi
(?-1564)
Maddalena
(1524-1583)
Domenico Passionei
Maria
(1527-1593)
Scipione
(1531-1597)
Tomasso Lanciarini-Cybo
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Arma

L'arma della famiglia Cybo era di rosso alla banda scaccata di tre file d'argento e d'azzurro, gli alias erano di rosso alla banda scaccata di tre file d'argento e d'azzurro; al capo d'argento alla croce di rosso e d'oro alla banda scaccata di tre file d'argento e d'azzurro; al capo d'argento alla croce di rosso: il tutto al capo dell'Impero.[6]

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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