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rappresentazione di un'informazione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Un dato (dal latino datum, lett. dono, cosa data) è la manifestazione concreta di una certa quantità di informazione, per mezzo della sua codifica. [1]
Per estensione un dato è una possibile manifestazione di un qualsiasi concetto. Il dato in sè risulta quindi una forma tangibile del concetto di rappresentazione.
Per definizione non è possibile scindere un dato dall'informazione associata, ma è possibile trasformare un dato in un altro dato equivalente, che cioè imbriglia la stessa informazione, tramite un processo di transcodifica.
Un dato è caratterizzato da 3 proprietà fondamentali: tipo, cardinalità e valore.
E' requisito fondamentale per l'esistenza del dato che queste proprietà siano sempre definite, poiché ne sono i costituenti essenziali.
Intuitivamente si potrebbe dire che il valore sia la proprietà più importante e forse l'unica necessaria, poiché è quella che trasporta propriamente l'informazione intrinseca del dato.
Nella pratica il solo valore non è sufficiente a formare un dato, poiché verrebbero a mancare informazioni di contesto fondamentali a rendere il dato interpretabile e quindi decodificabile.
È utile rimarcare che un dato è utile in funzione dell'informazione che trasporta, se l'informazione diventa inaccessibile (perché per esempio si perde conoscenza del tipo o della cardinalità) il dato cessa di esistere in quanto tale, poiché diventa funzionalmente indistinguibile da altre entità non-dato e l'informazione appare "persa".
Dal punto di vista della teoria dell'informazione possiamo osservare come il tipo e la cardinalità non siano altro che una descrizione dell'incertezza associata al dato, e quindi duali al valore (autoinformazione) ma non indipendenti come nel caso dell'informazione pura.
Questo legame necessario tra le 3 proprietà costituenti al fine dell'esistenza del dato è ben noto in semiotica e rappresentato dal triangolo semiotico. È interessante notare come il concetto di dato sia sovrapponibile a quello di segno in semiotica.
I dati possono presentarsi sotto diverse forme: numeri e lettere dell'alfabeto (testo), immagini statiche, immagini in movimento (video), suono (audio) ed altri. I dati possono essere conservati su diversi mezzi (o supporti) fisici quali cartaceo, magnetico (floppy disk, hard disk), ottico (CD ed altri supporti) e/o veicolati (trasmissibili) attraverso una rete di telecomunicazioni tra più utenti.
In informatica il termine "dato" indica una qualsiasi entità che può essere elaborata o trasformata da un computer ( o più in generale da un automa ) per mezzo dell'esecuzione di un algoritmo. Nel caso particolare degli elaboratori digitali la forma più primitiva di dato è la cifra binaria, sulla quale sono basate tutte le altre tipologie.
I sistemi informatici, in quanto generalmente deputati all'elaborazione di grandi quantità di informazioni correlate, fanno largo uso di dati strutturati e più in generale di strutture dati. Rivestono evidentemente particolare importanza le grandi strutture dati ed i sistemi specializzati nella loro gestione come file system e DBMS.
Le memorie di massa consentono di salvare i dati in modo permanente, mentre il processo di registrazione dei dati in una memoria si chiama memorizzazione o archiviazione. Singoli dati o più spesso insiemi di dati possono essere conservati in file o nei database.
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