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Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale

dicastero della Curia romana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale (in latino Dicasterium ad integram humanam progressionem fovendam) è uno dei 16 dicasteri della Curia romana.

Fatti in breve Eretto, Prefetto ...
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Istituzione

Il dicastero è stato istituito da papa Francesco con lettera apostolica del 17 agosto 2016, in forma di motu proprio, Humanam progressionem. È "particolarmente competente nelle questioni che riguardano le migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura".

In questo nuovo dicastero sono confluite, a partire dal 1º gennaio 2017, le competenze dei pontifici consigli della giustizia e della pace, "Cor Unum", della pastorale per i migranti e gli itineranti e quello della pastorale per gli operatori sanitari, che sono stati contestualmente soppressi.

Il dicastero è stato confermato dalla riforma della Curia romana attuata da papa Francesco con la costituzione apostolica Praedicate evangelium del 19 marzo 2022.

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Funzioni

L'ambito di competenza del dicastero è definito dagli articoli 163-174 della Praedicate evangelium.[1]

Nello svolgere i propri compiti, il dicastero si avvale di 4 commissioni:[2]

Sezioni

Riepilogo
Prospettiva
  • Sezione Ascolto e Dialogo
  • Sezione Riflessione e Ricerca
  • Sezione Comunicazione e Restituzione

Sezione migranti e rifugiati

Il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale ha incluso dal 1º gennaio 2017 una speciale sezione ad tempus: migranti e rifugiati, alle dirette dipendenze del Pontefice. Preoccupato delle penose condizioni in cui versano di milioni migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta, papa Francesco ha spiegato a migliaia di rappresentanti di movimenti popolari convenuti nell'aula Paolo VI, il 5 novembre 2016, che «nel dicastero di cui è responsabile il cardinale Turkson c'è una sezione che si occupa di queste situazioni. Ho deciso che, almeno per un certo tempo, quella sezione dipenda direttamente dal Pontefice, perché questa è una situazione obbrobriosa, che posso solo descrivere con una parola che mi venne fuori spontaneamente a Lampedusa: vergogna».[3]

Il 14 dicembre 2016 lo stesso papa ha nominato Michael Czerny, gesuita canadese, e Fabio Baggio, scalabriniano italiano, sottosegretari del dicastero per "occuparsi specificamente della cura dei migranti e dei rifugiati".[4]

"La missione principale della sezione M&R è quella di sostenere la Chiesa – a livello locale, regionale e internazionale – nell'accompagnamento delle persone in ogni tappa del processo migratorio, prestando particolare attenzione a coloro che, in diversi modi, sono costretti a spostarsi o fuggire." Tra i destinatari della missione sono inclusi richiedenti asilo, rifugiati, sfollati interni e migranti internazionali e interni. La stessa sezione si preoccupa particolarmente dei migranti che vivono disagi e sofferenze nei paesi di origine, transito e destinazione, come, per esempio, le persone che fuggono da conflitti, dalle persecuzioni e dalle emergenze umanitarie (sia naturali che frutto dell'operato umano), vittime della tratta, migranti in situazione irregolare, lavoratori migranti in situazione di sfruttamento e donne, adolescenti e bambini migranti in situazione di vulnerabilità.[5]

Dal 1º gennaio 2023 tale sezione è confluita nel Dicastero.[6]

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Cronotassi

Prefetti

Segretari

Segretari aggiunti

Sottosegretari

Sottosegretari per la sezione migranti e rifugiati

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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