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Diocesi di Psibela
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La diocesi di Psibela (in latino Dioecesis Psibelensis) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
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Storia
Riepilogo
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Psibela, il cui sito in Turchia non è ancora stato localizzato,[1] è un'antica sede episcopale della provincia romana della Licaonia nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Iconio.
La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XII secolo.[2] La città assunse il nome di Berinopolis o Verinopolis in onore di Verina, suocera dell'imperatore Zenone (474-475); Psibela era il nome antico della città, che ricompare nelle Notitiae Episcopatuum medievali.
Unico vescovo certo di questa diocesi è Teodosio, presente al sesto concilio ecumenico del 680 e al cosiddetto concilio in Trullo del 692. Le Quien assegna a questa diocesi il vescovo Leone presente al concilio di Nicea del 787; questi tuttavia è indicato come vescovo di Sebela e non Psibela, e sottoscrive gli atti conciliari assieme ai vescovi dell'Isauria, provincia a cui apparteneva il vescovo Leone.[3] Le Quien aggiunge anche Sisinnio, che prese parte ai concili di Costantinopoli dell'869-870 e dell'879-880, ma gli atti di quei concili non specificano se si tratti di Verinopolis in Licaonia o dell'omonima sede della Galazia; lo stesso Le Quien assegna il vescovo Sisinnio ad entrambe le diocesi.[4]
Dal 1933 Psibela è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; finora il titolo non è ancora stato assegnato.
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Cronotassi dei vescovi greci
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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