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Dionisij Ljachovič

vescovo cattolico ucraino naturalizzato brasiliano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Dionisij Ljachovič
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Dionisij Ljachovič, noto anche come Dionisio Paulo Lachovicz (Itaiópolis, 2 luglio 1946), è un vescovo cattolico ucraino naturalizzato italiano, dal 7 marzo 2025 esarca apostolico emerito d'Italia.

Fatti in breve Dionisij Ljachovič, O.S.B.M. vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Titolo ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Nasce a Pombas, nel comune di Itaiópolis, nello stato brasiliano di Santa Catarina, il 2 luglio 1946.

Formazione e ministero sacerdotale

Riceve la sua istruzione secondaria e formazione spirituale iniziale presso il Seminario teologico dei padri basiliani a Curitiba. Nel 1962 entra nell'Ordine basiliano di San Giosafat. Continua la sua preparazione al sacerdozio presso le istituzioni cattoliche di istruzione superiore in Brasile e Roma, dove ottiene la licenza in teologia, presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo.

Il 30 gennaio 1964 emette i primi voti, mentre il 30 marzo 1970 la professione solenne, a Roma, nel suo ordine di appartenenza. Nel 1972 è ordinato diacono dal vescovo José Romão Martenetz e l'8 dicembre dello stesso anno presbitero, nella chiesa della Sacra Famiglia ad Iracema, presso Itaiópolis, dal vescovo Efraím Basílio Krevey.

Tra il 1980 e il 1982 studia per la specializzazione in filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana.

Successivamente svolge varie attività pastorali, insegnando filosofia e teologia presso le istituzioni educative dei padri basiliani in Brasile. Nel 1991 si reca in Ucraina, dove fonda il seminario filosofico dei padri basiliani a Žovkva; è anche insegnante di filosofia presso l'istituto teologico-catechistico di Ivano-Frankivs'k. Nel 1994 è nominato rettore dell'Istituto basiliano di studi filosofici e teologici a Zoločiv; insegna, inoltre, all'Accademia Kyiv-Mohyla e al seminario dello Spirito Santo a Leopoli. Dal 1996 al 2004 è protoarchimandrita, ovvero superiore generale, dell'Ordine basiliano di San Giosafat.

Ministero episcopale

Il 21 dicembre 2005 papa Benedetto XVI conferma la sua elezione a vescovo di curia dell'arcivescovato maggiore di Kiev-Halyč fatta dal Sinodo dei vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina e lo nomina vescovo titolare di Egnazia.[2] Il 26 febbraio 2006 riceve l'ordinazione episcopale, nella chiesa di San Giosafat a Prudentópolis, dal cardinale Ljubomyr Huzar, co-consacranti l'arcivescovo Stephan Soroka e il vescovo Efraím Basílio Krevey.

Il 19 gennaio 2009 lo stesso papa lo nomina visitatore apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia e Spagna;[3] succede a Kyr Hlyb Borys Sviatoslav Lonchyna.

Dal 9 giugno 2016, dopo la creazione dell'ordinariato di Spagna per i fedeli di rito orientale, rimane visitatore apostolico soltanto in Italia.

L'11 luglio 2019 papa Francesco erige l'esarcato apostolico d'Italia e lo affida, in qualità di amministratore apostolico sede vacante, al cardinale Angelo De Donatis che, il 3 settembre successivo, nomina il vescovo Ljachovič suo delegato ad omnia, concedendogli la guida dell'esarcato in sua vece.[4]

Il 24 ottobre 2020 lo stesso papa lo nomina primo esarca dell'esarcato apostolico d'Italia;[5] il 1º dicembre seguente prende possesso della sede, nella cattedrale dei Santi Sergio e Bacco degli Ucraini.[6]

Il 7 marzo 2025 lo stesso papa accoglie la sua rinuncia al governo pastorale dell'esarcato presentata per raggiunti limiti d'età.[7]

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Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

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Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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