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Eaco
personaggio della mitologia greca, figlio di Zeus ed Egina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Èaco (in greco antico: Αἰακός?, Aiakòs; in latino Aeăcus) è un personaggio della mitologia greca. Fu un re dell'isola di Egina.
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Genealogia
Figlio di Zeus[1][2] e della ninfa Egina,[1][2] sposò Endeide[1] che lo rese padre di Peleo[1][3] e Telamone.[1][4]
Eaco si unì anche con la Nereide Pasmate[1][5] che lo rese padre di Foco.[1][5]
Mitologia
Riepilogo
Prospettiva
Le leggende narrano che Era, sposa di Zeus, quando seppe della nascita di Eaco, scaricò la sua gelosia sull'isola avvelenando i corsi d'acqua ed ordinando ai venti meridionali di soffiare senza tregua. Fu così che tutti i raccolti andarono perduti e ciò che seguì fu una grave carestia ed il caldo torrido portato dai venti meridionali costrinse gli abitanti a bere le acque dei fiumi avvelenati uccidendoli tutti. Vedendo il suo regno alla rovina, Eaco si rivolse al padre Zeus e questi fece cadere sull'isola una pioggia fresca, che fermò i venti e ricambiò le acque avvelenate, poi trasformò le formiche dell'isola in esseri umani ed Egina ritornò fiorente grazie ai Mirmidoni (da murmex che significa appunto formica). Eaco spartì i suoi possedimenti tra i suoi sudditi e l'isola ritrovò la pace.

Pindaro indica in Eaco il costruttore delle mura di Troia, con l'aiuto di Apollo e Poseidone.
Eaco era considerato un uomo profondamente giusto e per questo era chiamato spesso a fare da arbitro nelle contese. Dopo la sua morte Zeus lo nominò giudice negli Inferi. Platone cita come giudici dell'Ade Minosse, Radamante, Eaco e Trittolemo.
La leggenda inoltre narra che Eaco era custode delle chiavi dell'Ade e che doveva occuparsi delle anime di provenienza europea.
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Nella cultura di massa
Riepilogo
Prospettiva
Il nome Eaco viene dato ad un personaggio del manga Saint Seiya; in esso (e nella versione animata) ha il nome Eaco di Garuda è presentato come uno dei tre generali di Ade, re degli Inferi, nonché giudice dei morti (un riferimento mitologico); Tuttavia, poiché l'autore Masami Kurumada utilizzò la dizione greca del nome (Aiakos), all'epoca della prima edizione italiana del manga (edita da Granata Press) il nome venne tradotto erroneamente in Aiace; anni dopo, l'edizione della Star Comics utilizzò invece i nomi greci per i tre Giudici, quindi Eaco venne riferito semplicemente come Aiacos; ma in seguito l'adattamento italiano della versione animata e del prequel The Lost Canvas ripristinò stabilì l'uso definitivo di Eaco. Nel sequel Next Dimension il personaggio viene chiamato Suikyo, ed è un ex cavaliere d'argento passato dall'esercito di Atena a quello di Ade; comunque, in The Lost Canvas verso la fine della storia Aaron (il giovane che ospita lo spirito di Ade) spoglia Eaco di cosmo e armatura, sigillando l'anima di specter che lo possedeva e ridandogli il suo vero nome: Suikyo! Questo espediente narrativo potrebbe essere un omaggio dell'autrice Shiori Teshirogi nei confronti di Kurumada (autore dell'opera originale e di Next Dimension); in un'intervista Teshirogi spiegò che inizialmente le due opere dovevano procedere di pari passo e narrare la stessa storia da punti di vista differenti; ma proseguendo i due autori finirono per scrivere due trame differenti.
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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