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Edmond Hamilton

autore di fantascienza statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Edmond Hamilton
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Edmond Moore Hamilton (Youngstown, 21 ottobre 1904Lancaster, 1º febbraio 1977) è stato uno scrittore di fantascienza statunitense. È considerato uno dei maggiori autori del filone della space opera.[1][2]

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Ritratto di Edmond Hamilton (Wonder Stories, aprile 1931)

Esordì su Weird Tales nell'agosto 1926 col racconto L'idolo mostruoso di Mamurth (The Monster-God of Mamurth).[2][3] È noto in particolare per la serie di Capitan Futuro e per il romanzo I sovrani delle stelle (The Star Kings).[2] Negli anni quaranta iniziò a collaborare come sceneggiatore ai fumetti della DC Comics, lavorando fra l'altro su Superman,[2] attività che si protrasse fino a quasi la fine degli anni sessanta. Sposò la scrittrice Leigh Brackett nel 1946, rimanendole unito fino alla morte.[2]

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Biografia

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Cresciuto tra Youngstown (Ohio) e New Castle (contea di Lawrence, Pennsylvania), fu un ragazzo precoce: a quattordici anni entrò al Westminster College di New Wilmington (Pennsylvania), che lasciò al terzo anno; prima di dedicarsi stabilmente alla scrittura lavorò anche come impiegato in uno scalo ferroviario.[4]

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Numero di Weird Tales (agosto 1926) che ospita l'esordio di Hamilton con il racconto L'idolo mostruoso di Mamurth (The Monster-God of Mamurth).

Esordì nell'agosto 1926 su Weird Tales col racconto horror L'idolo mostruoso di Mamurth (The Monster-God of Mamurth).[5][6] Nel 1928 si impose nella fantascienza con I soli che si scontrano (Crashing Suns), primo episodio della Pattuglia interstellare (Interstellar Patrol), nel solco della nascente space opera.[2][7]

Negli anni trenta fu autore estremamente prolifico per le principali riviste pulp (Weird Tales, Amazing Stories, Wonder Stories), firmando talora con pseudonimi come Robert Castle, Hugh Davidson, Robert Wentworth e con l'house name Will Garth; in questo periodo fissò molti topoi dell'avventura interstellare ed ebbe tra i lettori i soprannomi di "World‑Wrecker" ("Distruttore di mondi") e "World‑Saver" ("Salvatore di mondi").[2]

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Primo numero della rivista Captain Future (inverno 1940) con Captain Future and the Space Emperor.

Dal 1940 fu l'autore principale del ciclo di Capitan Futuro (Captain Future) ideato dagli editor Mort Weisinger e Leo Margulies per l'omonima rivista, che proseguì poi su Startling Stories (1945–1946; 1950–1951); alcuni titoli uscirono con la house name "Brett Sterling" e, in pochi casi, furono scritti da Joseph Samachson o Manly Wade Wellman.[8][2][9]

Nel 1941 Weisinger lo chiamò a scrivere per DC Comics, dove negli anni quaranta e cinquanta contribuì come staff writer a varie testate tra cui Superman; la collaborazione proseguì saltuariamente anche in seguito.[2]

Nel 1946 sposò la collega scrittrice Leigh Brackett; negli anni seguenti la sua narrativa si fece più misurata e psicologicamente matura, come attestano Agonia della Terra (City at World's End, 1950), La stella della vita (The Star of Life, 1959) e Gli incappucciati d'ombra (The Haunted Stars, 1960), oltre alla trilogia del Lupo dei cieli (Starwolf): Il lupo dei cieli (The Weapon from Beyond, 1967), Pianeta perduto (The Closed Worlds, 1968), Le stelle del silenzio (World of the Starwolves, 1968–1969).[4][10][11][12][13][14][15]

Con Leigh Brackett fu ospite d'onore alla 22ª World Science Fiction Convention (Pacificon II, Oakland), nel 1964.[16][17]

Negli ultimi anni di vita e subito dopo la sua scomparsa, alcune sue serie conobbero nuove trasposizioni in Giappone: Toei Animation produsse l'anime Capitan Futuro in 52 episodi (1978–1979), mentre Tsuburaya Productions realizzò il serial Sutā Urufu (1978) ispirato alla trilogia Starwolf.[18][19]

Morì a Lancaster (California) il 1º febbraio 1977.[4][20]

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Critica

Riepilogo
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Edmond Hamilton, anni 1950.
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Copertina della rivista Weird Tales del dicembre 1926, col racconto The Metal Giants.

La storiografia della fantascienza colloca Hamilton tra gli artefici principali della popolarità della space opera nell'epoca delle riviste pulp, con un ruolo di primo piano nella definizione del filone avventuroso interstellare del periodo.[21][22]

Nella produzione delle origini, la critica rileva l'uso disinvolto di scienza o pseudoscienza come "doppio linguaggio" funzionale all'azione spettacolare e al sense of wonder, da cui i soprannomi attribuiti dai lettori ("World‑Destroyer", "World‑Wrecker", "World‑Saver"); tra i testi esemplari vengono citati The Metal Giants, La cometa (The Comet Doom) e The Universe Wreckers.[2]

Il contributo al consolidamento della space opera è attestato anche dall'importanza delle sequenze della Pattuglia interstellare (Interstellar Patrol) e di Capitan Futuro, considerate tra gli esempi precoci più significativi del sottogenere.[21]

Fonti enciclopediche segnalano inoltre Hamilton tra i primi autori a cooptare il tema dei mondi paralleli in chiave di melodramma fantascientifico, con il racconto Locked Worlds (1929).[23]

A partire dal secondo dopoguerra, e in concomitanza con il sodalizio con Leigh Brackett, la narrativa di Hamilton adotta toni più misurati e una prosa più limpida, con risultati spesso indicati come più maturi; tra questi la critica segnala Gli incappucciati d'ombra (The Haunted Stars) e Agonia della Terra (City at World's End).[2][24][25] La stessa Encyclopedia of Science Fiction giudica probabilmente migliore tra i romanzi tardi Gli incappucciati d'ombra, e sottolinea come la raccolta What's It Like Out There? and Other Stories e l'antologia postuma The Best of Edmond Hamilton assestino definitivamente lo stile dell'ultima fase, capace di «prendere sul serio la space opera» fino a renderla buona narrativa.[2]

La ricezione accademica successiva ha messo in prospettiva storica questa parabola: per Science Fiction Studies, Hamilton (e Brackett) appartengono a una tradizione oggi in gran parte estinta, legata alla sensibilità dei lettori tra anni venti e trenta, pur riconoscendo alle prove migliori una «certa atemporalità» per specifiche fasce di pubblico.[26]

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Opere

Riepilogo
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I ladri di stelle (The Star-Stealers) fu pubblicato per la prima volta nel numero di febbraio 1929 della rivista Weird Tales.
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Copertina di Weird Tales (luglio 1948) con il racconto Twilight of the Gods.

Per ogni testo si indica la prima edizione nell'originale inglese e l'eventuale prima traduzione in lingua italiana. Le serie di romanzi interconnessi sono elencate cronologicamente, in base alla data di pubblicazione del primo episodio di ogni ciclo.

Pattuglia Interstellare (Interstellar Patrol)

La serie consiste di un romanzo e una raccolta di racconti:

  1. I soli che si scontrano (Crashing Suns), Ace Books, 1965. Traduzione di Ugo Malaguti, Galassia 75, Casa Editrice La Tribuna, marzo 1967. Comprende cinque episodi, la traduzione italiana ne taglia due:
    • I soli che si scontrano (Crashing Suns), in Weird Tales di agosto 1928.
    • I ladri di stelle (The Star-Stealers), in Weird Tales di febbraio 1929.
    • Il popolo della nebulosa (Within the Nebula), in Weird Tales di maggio 1929.
    • The Comet-Drivers, in Weird Tales di febbraio 1930.
    • The Cosmic Cloud, in Weird Tales di novembre 1930.
  2. L'invasione della galassia (Outside the Universe), serializzato in quattro puntate in Weird Tales di luglio, agosto, settembre e ottobre 1929; prima edizione in volume Ace Books, 1964. Traduzione di Maurizio Cesari, Galassia 115, Casa Editrice La Tribuna, 1 aprile 1970.

Altri due racconti non sono mai stati sistematizzati dall'autore in un volume tematico:

  • The Sun People, in Weird Tales di maggio 1930.
  • Corsairs of the Cosmos, in Weird Tales di aprile 1934.

Stuart Merrick di Kaldar

Serie di tre racconti riunita postuma nella raccolta tematica Kaldar: World of Antares, Haffner Press, 1998.

  1. Kaldar, mondo di Antares (Kaldar, World of Antares), in The Magic Carpet Magazine di aprile 1933. Traduzione di Roberta Rambelli nell'antologia Space Opera, a cura di Brian W. Aldiss, Enciclopedia della Fantascienza 1, Fanucci Editore, 1977.
  2. Snake Men of Kaldar, in The Magic Carpet Magazine di ottobre 1933.
  3. The Great Brain of Kaldar, in Weird Tales di dicembre 1935.

Dottor John Dale

Serie composta da una novella e da un racconto lungo, composta sotto lo pseudonimo di Hugh Davidson e riunita postuma nella raccolta The Vampire Master and Other Tales of Horror, Haffner Press, 2000.

  1. Il signore dei vampiri (The Vampire Master), serializzato in quattro puntate in Weird Tales di ottobre, novembre e dicembre 1933 e gennaio 1934; prima edizione in volume entro The Vampire Master and Other Tales of Horror, Haffner Press, 2000. Traduzione di Gianni Pilo, Il Fantastico Economico Classico 25, Compagnia del Fantastico. Gruppo Newton, 2 luglio 1994.
  2. House of the Evil Eye, in Weird Tales di giugno 1936.

Ethan Drew

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Copertina di Weird Tales (luglio 1935, vol. 26, n. 1) con il racconto The Avenger from Atlantis di Edmond Hamilton. Illustrazione di Margaret Brundage.

Serie composta da due racconti, riunita postuma nella raccolta The Avenger from Atlantis, DMR Books, 2021.

  1. Comrades of Time, in Weird Tales di marzo 1939.
  2. Armies from the Past, in Weird Tales di aprile 1939.

Capitan Futuro (Captain Future)

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Copertina di Captain Future, inverno 1941, con Captain Future and the Seven Space Stones
Lo stesso argomento in dettaglio: Capitan Futuro.

Il personaggio di Capitan Futuro venne creato nel 1939 dai due curatori editoriali Mort Weisinger e Leo Margulies, che progettarono con la casa editrice Better Publications il lancio di una rivista trimestrale monografica intitolata Captain Future, contenente in ogni numero un romanzo dedicato al personaggio, alcuni racconti spin-off dedicati ai suoi comprimari, e altri materiali ancillari; con la chiusura della rivista dedicata nel 1944, dopo diciassette uscite, la serie di Capitan Futuro venne trasferita su Startling Stories, altra pubblicazione del medesimo editore, ma dopo tre nuovi romanzi fu sospesa già nel 1946; il progetto venne poi riavviato brevemente per sette nuovi racconti pubblicati fra 1950 e 1951. Hamilton fu ingaggiato fin da subito per comporre la gran parte della serie, venendo sostituito molto saltuariamente dai colleghi William Morrison e Manly Wade Wellman.

  1. Captain Future and the Space Emperor, in Captain Future inverno 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  2. Calling Captain Future, in Captain Future primavera 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  3. Captain Future's Challenge, in Captain Future estate 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  4. The Triumph of Captain Future o Galaxy Mission, in Captain Future autunno 1940; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  5. Captain Future and the Seven Space Stones, in Captain Future inverno 1941.
  6. Star Trail to Glory, in Captain Future primavera 1941.
  7. Il mago di Marte (The Magicians of Mars), in Captain Future estate 1941; prima edizione in volume Popular Library, 1969. Traduzione non accreditata, Gemini. Fantascienza 3, Edizioni M. G., 1977.
  8. The Lost World of Time, in Captain Future autunno 1941.
  9. Quest Beyond the Stars, in Captain Future inverno 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  10. Outlaws of the Moon, in Captain Future primavera 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  11. The Comet Kings, in Captain Future estate 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  12. Planets in Peril, in Captain Future autunno 1942; prima edizione in volume Popular Library, 1969.
  13. The Face of the Deep, in Captain Future inverno 1943.
  14. Worlds to Come, in Captain Future primavera 1943. Composto da William Morrison sotto lo pseudonimo di Brett Sterling.
  15. The Star of Dread, in Captain Future estate 1943 con lo pseudonimo di Brett Sterling.
  16. Magic Moon, in Captain Future inverno 1944 con lo pseudonimo di Brett Sterling.
  17. Days of Creation o The Tenth Planet, in Captain Future primavera 1944; prima edizione in volume Popular Library, 1969. Composto da William Morrison sotto lo pseudonimo di Brett Sterling.
  18. Red Sun of Danger poi Danger Planet, in Startling Stories primavera 1945 con lo pseudonimo di Brett Sterling; prima edizione in volume Popular Library, 1968.
  19. Il pianeta dei fuorilegge (Outlaw World), in Startling Stories inverno 1946; prima edizione in volume Popular Library, 1969. Traduzione non accreditata, Gemini. Fantascienza 11, Solaris Editrice, 1978.
  20. The Solar Invasion, in Startling Stories autunno 1946; prima edizione in volume Popular Library, 1968. Composto da Manly Wade Wellman.
  21. Il ritorno di capitan Futuro (The Return of Captain Future), in Startling Stories di gennaio 1950. Traduzione di Lella Moruzzi in [C'era una volta il futuro...], Nova SF* a. XVIII (XXXVI) n. 54 (96), Perseo Libri, maggio 2002.
  22. Children of the Sun, in Startling Stories di maggio 1950.
  23. The Harpers of Titan, in Startling Stories di settembre 1950.
  24. Scusate i miei nervi d'acciaio (Pardon my Iron Nerves), in Startling Stories di novembre 1950. Traduzione di Lella Moruzzi in [...se in un giorno lontano, un viaggiatore], Nova SF* a. XIX (XXXVII) n. 63 (105), Perseo Libri, dicembre 2003.
  25. La luna degli eterni ricordi (Moon of the Unforgotten), in Startling Stories di gennaio 1951. Traduzione di Lella Moruzzi in [Sulla via delle stelle], Nova SF* a. XVII (XXXV) n. 50 (92), Perseo Libri, agosto 2001.
  26. Earthmen no More, in Startling Stories di marzo 1951.
  27. Birthplace of Creation, in Startling Stories di maggio 1951.

Brian Cullan

Serie composta da due racconti lunghi, riunita postuma nella raccolta Twilight of the Gods, DMR Books, 2020.

  1. The Shining Land, in Weird Tales di maggio 1945.
  2. Lost Elysium, serializzato in due puntate in Weird Tales di novembre 1945 e gennaio 1946.

I sovrani delle stelle (Chronicles of the Star Kings)

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Copertina della rivista Amazing Stories (settembre 1947) col romanzo I sovrani delle stelle (The Star Kings).

La serie consiste di un romanzo unitario e un fix-up di racconti:

  1. I sovrani delle stelle o Guerra nella galassia (The Star Kings o Beyond the Moon), in Amazing Stories di settembre 1947; prima edizione in volume Fell's Science-Fiction Library, Frederick Fell, 1949. Traduzione di Patrizio Dalloro, I romanzi di Urania 14, Arnoldo Mondadori Editore, 20 aprile 1953.
  2. Ritorno alle stelle (Return to the Stars), Lancer Books, 1970. Traduzione di Ugo Malaguti, I Classici della Fantascienza 21, Libra Editrice, 1976. Combina assieme quattro episodi:
    • Kingdoms of the Stars, in Amazing Stories di settembre 1964.
    • The Shores of Infinity, in Amazing Stories di aprile 1965.
    • The Broken Stars in Fantastic di dicembre 1968.
    • The Horror from the Magellanic in Amazing Stories di maggio 1969.

Inoltre i Sovrani delle stelle appaiono in un racconto cross-over con la saga di Eric John Stark creata da Leigh Brackett:

  • Stark and the Star Kings, composto negli anni settanta per l'antologia mai pubblicata The Last Dangerous Visions a cura di Harlan Ellison; postumo in Stark and the Star Kings, Haffner Press, 2005. Collaborazione con Leigh Brackett.

La dilogia è stata riunita per la prima volta nell'omnibus I sovrani delle stelle (Chronicles of the Star Kings), Venture SF 10, Arrow Books, 1986; traduzione di Ugo Malaguti, Cosmo Serie Oro. Classici della Narrativa di Fantascienza 100, Editrice Nord, 1989. Il successivo volume Stark and the Star Kings (Haffner Press, 2005) comprende sia la dilogia dei Sovrani delle Stelle, sia la trilogia marziana di Eric John Stark, sia il racconto cross-over.

Morgan Chane, il Lupo dei cieli (Starwolf)

  1. Il lupo dei cieli o Il fuggiasco della galassia (The Weapon from Beyond), Ace Books, 1967. Traduzione di Mario Galli, Urania 481, Arnoldo Mondadori Editore, 11 febbraio 1968.
  2. Pianeta perduto o I mondi chiusi (The Closed Worlds), Ace Books, 1968. Traduzione di Ugo Malaguti, Galassia 91, Casa Editrice La Tribuna, luglio 1968.
  3. Le stelle del silenzio (World of the Starwolves), Ace Books, 1968. Traduzione di Ugo Malaguti, Mondi di Domani, Libra Editrice, 1969.

La trilogia è stata riunita per la prima volta nel volume omnibus Starwolf, Ace Books, 1982; una raccolta analoga era già apparsa in italiano con il titolo di Morgan Chane, il Lupo dei cieli, I Classici della Fantascienza 29, Libra Editrice, 1978.

Romanzi e novelle autoconclusivi

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Copertina di Fantastic Adventures (agosto 1942) con la novella La figlia di Thor (The Daughter of Thor).
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Copertina di Imagination (dicembre 1957) con il romanzo breve Incidente nello spazio (Fugitive of the Stars).
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Copertina di Weird Tales (gennaio 1945, vol. 38, n. 3) con il racconto Priestess of the Labyrinth. Illustrazione di Margaret Brundage.
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Copertina della rivista Avon Science Fiction Reader n. 1 (1951) con il racconto The War of the Sexes.
  • The Time-Raider, serializzato in quattro puntate in Weird Tales di ottobre, novembre e dicembre 1927 e gennaio 1928; prima edizione in volume nella raccolta The Metal Giants and Others. The Collected Edmond Hamilton, Volume One, Haffner Press, 2009.
  • The Other Side of the Moon, in Amazing Stories Quarterly autunno 1929; prima edizione in volume nella raccolta The Star-Stealers: The Complete Adventures of The Interstellar Patrol. The Collected Edmond Hamilton, Volume Two, Haffner Press, 2009.
  • La città dell'aria (Cities in the Air), serializzato in due puntate in Air Wonder Stories di novembre e dicembre 1929; prima edizione in volume nella raccolta The Universe Wreckers. The Collected Edmond Hamilton, Volume Three, Haffner Press, 2011. Traduzione di Roberta Rambelli, nell'antologia Gli anni di Gernsback (1926-1929), Storia della Fantascienza 2, Perseo Libri, 1990.
  • Il lago della vita (The Lake of Life), serializzato in tre puntate in Weird Tales di settembre, ottobre e novembre 1937; prima edizione in volume Lost Fantasies 8, Robert Weinberg, 1978. Traduzione di Serenella Antonucci e Gianni Pilo, nell'antologia Il lago della vita, Il Meglio di Weird Tales 17, Fanucci Editore, 1988.
  • The Fire Princess, serializzato in tre puntate in Weird Tales di agosto, settembre e ottobre 1938; prima edizione in volume iktaPOP Media, 2022.
  • Il prigioniero di Marte (The Prisoner of Mars), in Startling Stories di maggio 1939; prima edizione in volume come Tharkol, Lord of the Unknown, World Fantasy Classic, World Distributors / Sydney Pemberton, 1950. Traduttore ignoto, I Libri di Solaris 7, Solaris Editrice, 1979.
  • I ribelli dei grandi pianeti (The Three Planeteers), in Startling Stories di gennaio 1940; prima edizione in volume PageTurner Editions, 2005. Traduzione di Ugo Malaguti, Biblioteca di Nova SF* 15, Perseo Libri, 2002.
  • Il figlio dei due mondi (Son of Two Worlds), in Thrilling Wonder Stories di agosto 1941; prima edizione in volume nell'antologia 3 from Out There, a cura di Leo Margulies, Crest Books / Fawcett World Library, 1959. Traduzione di Abramo Luraschi, Spazio 2000 1, Editrice Il Picchio, 15 giugno 1977.
  • I principi delle stelle (A Yank at Valhalla), in Startling Stories di gennaio 1941; prima edizione in volume come The Monsters of Juntonheim, World Fantasy Classic, World Distributors / Sydney Pemberton, 1950. Traduzione di Gloria Tartari, Slan. Il Meglio della Fantascienza 71, Libra Editrice, 1982.
  • La figlia di Thor (The Daughter of Thor), in Fantastic Adventures di agosto 1942; prima edizione in volume nell'antologia The Fantasy Megapack, Wildside Press, 2015. Traduzione di Ugo Malaguti, in [Guerrieri, e altri pacificatori], Nova SF* a. XIII (XXXI) n. 29 (71), Perseo Libri, marzo 1997.
  • L'era dell'infinito (Forgotten World), in Thrilling Wonder Stories inverno 1946; prima edizione in volume nell'antologia The Giant Anthology of Science Fiction: 10 Complete Short Novels, a cura di Oscar J. Friend e Leo Margulies, Merlin Press, 1954. Traduzione di Ugo Malaguti, in [L'era dell'infinito], Nova SF* a. VII n. 22, Libra Editrice, marzo 1973.
  • La valle della creazione (The Valley of Creation), in Startling Stories di luglio 1948; prima edizione in volume Lancer Science Fiction Library, Lancer Books, 1964. Traduzione di M. Bertuzzi, Galassia 60, Casa Editrice La Tribuna, 1 dicembre 1965.
  • Agonia della Terra (City at World's End), in Startling Stories di luglio 1950; prima edizione in volume Fell's Science-Fiction Library, Frederick Fell, 1951. Traduzione di Pietro Leoni, I romanzi di Urania 23, Arnoldo Mondadori Editore, 10 settembre 1953.
  • I signori del mattino (Lords of the Morning), in Thrilling Wonder Stories di agosto 1952; mai riedito in volume al 2024. Traduzione di Lella Moruzzi, ne [I signori del mattino], Nova SF* a. XIX (XXXVII) n. 60 (102), Perseo Libri, maggio 2003.
  • Il distruttore di stelle (Starman Come Home o The Sun Smashers), in Universe Science Fiction di settembre 1954; prima edizione in volume nel volume doppio Starhaven / The Sun Smasher, Ace Double D-351, Ace Books, 1959. Traduttore ignoto, Gemini. Fantascienza 9, Solaris Editrice, 1978.
  • La stella della vita (The Star of Life), Torquil, 1959. Traduzione di Mario Galli, Urania 236, Arnoldo Mondadori Editore, 14 agosto 1960.
  • Gli incappucciati d'ombra (The Haunted Stars), Torquil, 1960. Traduzione di Bianca Russo, Urania 331, Arnoldo Mondadori Editore, 5 aprile 1964.
  • La spedizione della V Flotta (Battle for the Stars), Torquil, 1961. Traduzione di Bianca Russo, Urania 381, Arnoldo Mondadori Editore, 25 aprile 1965.
  • Incidente nello spazio (Fugitive of the Stars), nel volume doppio Fugitive of the Stars / Land Beyond the Map, Ace Double M-111, Ace Books, 1965. Traduzione di Luigi Dancelli, Galassia 101, Casa Editrice La Tribuna, maggio 1969.
  • Ombre sulle stelle (Doomstar), Belmont Books, 1966. Traduzione di Ugo Malaguti, Slan. Il Meglio della Fantascienza 27, Libra Editrice, 1976.
  • The Universe Wreckers, postumo, Armchair Fiction Science Fiction Classics C-64, Armchair Fiction, 2015.
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