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Edoardo Ciccodicola

religioso italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Edoardo Ciccodicola
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Edoardo Ciccodicola (Arpino, 4 gennaio 1835Roma, 17 aprile 1907) è stato un religioso e scrittore italiano.

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Edoardo Ciccodicola

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Edoardo Ciccodicola, membro di molte accademie scientifiche e letterarie, italiane e straniere[1], nasce da una famiglia di proprietari terrieri che proprio in quegli anni, in piena Rivoluzione Industriale, stava trasformandosi in facoltosa famiglia dedita all'industria e particolarmente attiva nel settore della produzione di panni e carta.

Giovanissimo dedica la propria vita al sacerdozio e nel giro di pochi anni entra a far parte stabilmente della Curia Romana ricoprendo incarichi e dedicandosi alla scrittura di libri su tematiche religiose, politiche e storiche.

Fu particolarmente legato alla figura di papa Pio IX a cui dedicò ben due volumi di cui il primo, L'eroe del secolo ed il vero cittadino edito nel 1868 veniva così recensito sulle colonne de La Civiltà Cattolica[2]:

«Con varia ricchezza di prove e forte eloquenza, l’Autore mostra nel Regnante Pontefice Pio IX l’eroe del secolo nostro ed il vero cittadino. È questa una scrittura, la cui lezione ricrea il cuore del cattolico ed al tempo stesso l’accende di vivo amore al Vicario di Cristo ed alla più santa delle cause, che è quella della Sede di S.Pietro, tanto oggidì combattuta.»

Il secondo volume dedicato a papa Mastai era in realtà l'elogio funebre[3] composto nel 1878 alla morte del pontefice.

Altri due libri, pubblicati tra il 1870 ed il 1872, L'insocialità ossia la democrazia pura e Incoerenza e cecità dimostrate al cospetto dell'Europa, analizzano politicamente, pur se dal punto di vista di un membro della Curia, la situazione successiva alla breccia di Porta Pia.

Il Concilio Vaticano: pietra di paragone pei cattolici, si presenta invece come un'analisi dei grandi temi proposti dal Concilio Vaticano I quali tra gli altri razionalismo, liberalismo, materialismo, ispirazione della Bibbia ed infallibilità papale.

L'Imitazione di Maria, edita nel 1901, è opera strettamente teologica.

Donazione delle reliquie al Santuario di Pompei

Oltre a papa Pio IX, conobbe ed intrattenne rapporti con altri grandi personaggi della sua epoca come Carlo III di Monaco o Bartolo Longo[4] al quale donò, nel 1902, per il Santuario di Pompei, alcune reliquie di proprietà della sua famiglia. Nello specifico si trattava di una spina, intrisa di sangue, che sarebbe appartenuta alla corona di spine posta sul capo di Gesù Cristo, e di un pezzetto di legno della croce. Così è narrata la cronaca della donazione nel Calendario del Santuario e delle opere di beneficenza cristiana di Pompei del 1950[5]:

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Documento firmato da Carlo III di Monaco - brevetto di Elemosiniere onorario del Ciccodicola
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Documento del Gran Priorato di Napoli
«Il Santuario della Regina del Rosario si è arricchito di due preziose reliquie. [...] Una delle reliquie, la più preziosa perché rarissima, è formata da una Spina della Santissima Corona che fu posta sul capo del nostro amato Redentore. La spina, che è lunga circa tre centimetri, vedesi, nella parte più acuminata, tinta del Sangue preziosissimo che in quella dolorosa effusione dalla coronazione sgorgò dal capo venerato del Salvatore.
La reliquia è chiusa in una fialetta posta in un ricco reliquiario di argento e di oro, lavoro d’arte squisitissimo per fattura e per magistrale cesellatura. Tutto intorno al piede o base sono rappresentati i simboli della Passione dell’Uomo-Dio.
L’altra reliquia è un pezzetto del Legno della santa Croce. Il reliquiario che la contiene, meno nella parte superiore che è a forma di croce, è eguale all’altro reliquiario che contiene la sacra Spina. Sono insomma due reliquiari gemelli, preziosissimi, sia per le Reliquie, sia per la fattura.»

Edoardo Ciccodicola, insieme con suo fratello Roberto Ciccodicola, portò di persona il dono il 29 settembre 1902. Le reliquie alla fine del XVII secolo erano presso l'Arcivescovo di Chieti Luigi Manzo. Sopraggiunta la rivoluzione del 1799 questi le diede ad una sua nipote, la marchesa Mariannina Manzo in Ciccodicola, madre dei prefati Ciccodicola.

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Opere

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L'insocialità
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A Pio IX
  • L'eroe del secolo ed il vero cittadino, Napoli, 1868.
  • L' insocialità ossia la democrazia pura, Napoli, 1870.
  • Il Concilio Vaticano: pietra di paragone pei cattolici, Napoli, 1871.
  • Incoerenza e cecità dimostrate al cospetto dell'Europa, Napoli, 1872.
  • A Pio IX pontefice massimo: elogio funebre per mons. Edoardo Ciccodicola ... letto nei solenni funerali celebrati nella chiesa parrocchiale di s. Maria di Civita in Arpino Diocesi di Sora il di 16 marzo 1878, Napoli, 1878.
  • L'Imitazione di Maria, Napoli, 1901.
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Titoli ed onorificenze

Parenti illustri

  • Il nipote Federico Ciccodicola, Colonnello d'artiglieria, Ministro Plenipotenziario italiano in Etiopia, Ministro Residente italiano a Bangkok e Commendatore al merito coloniale.
  • La cugina Elisa Ciccodicola, pianista e concertista italiana.
  • Il cugino Alberto Ciccodicola, Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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