Timeline
Chat
Prospettiva
Efesto
dio greco della metallurgia, della forgia, dei vulcani, del fuoco e della tecnologia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Efesto (in greco antico: Ἥφαιστος?, Hḕphaistos) nella mitologia greca è il dio del fuoco, delle fucine, dell'ingegneria, della scultura e della metallurgia.
Era adorato in tutte le città dell'antica Grecia in cui si trovassero attività artigianali, specialmente ad Atene (dove aveva sede il tempio omonimo). Nell'Iliade, Omero racconta di come Efesto fosse piuttosto brutto e di carattere volubile, ma con una grande forza nei muscoli delle braccia e delle spalle, e di avere una tale abilità artigiana per cui tutto ciò che faceva era di un'impareggiabile perfezione. La sua grande fucina si trovava nelle viscere dell'Etna e di altri vulcani, dove lavorava insieme ai suoi ciclopi, i cui colpi sulle loro incudini e il loro ansimare faceva brontolare i vulcani e il fuoco ne arrossava, straripando, le cime. I suoi simboli sono il martello da fabbro, l'incudine e le tenaglie. In qualche rappresentazione è ritratto con una scure accanto. Nella mitologia romana una figura divina simile ad Efesto era il dio Vulcano.
Remove ads
Etimologia
Efesto è probabilmente associato all'iscrizione in lineare B (lingua micenea) A-pa-i-ti-jo trovata a Cnosso. L'iscrizione attesta indirettamente il suo culto in quel periodo, in quanto si pensa che rappresenti il nome teoforico di Haphaistios oppure Haphaistion.[1][2][3] Il nome della divinità in greco antico (Hēphaistos) ha una radice che si presenta nei toponimi di origine pre-greca, come ad esempio Phaistos[4][5] (Pa-i-to in lineare B).[6]
Remove ads
Genealogia
Figlio di Zeus[7] e di Hera,[7] oppure autoconcepito dalla sola Hera.[8] In una versione risalente a Cinetone di Sparta riportata da Pausania, Efesto era invece figlio di Talos.[9]
Nell'Iliade, sua moglie è Carite, mentre nell'Odissea è sposato con Afrodite, da cui comunque non ebbe figli. In altre tradizioni è invece sposato con Aglaia, da cui ebbe ebbe Eucleia, Eufemia, Eutenea e Filofrosine.[10]
Ebbe anche figli immortali da varie ninfe: da Cabeiro[11][12] i Cabiri,[11][12] Cadmilo[12] e le Cabiridi,[12] da Etna ebbe i Palici, ed infine fu anche il padre della ninfa Talia.[13]
Tra i suoi numerosissimi figli mortali si contano Perifete, Ardalo, Oleno, Erittonio, Cercione, Radamanto e Filammone.[13] Anche Pandora può essere considerata una figlia di Efesto, anche se fu da lui creata e non concepita.[14]
Genealogia (Esiodo)
Remove ads
Il mito di Efesto
Riepilogo
Prospettiva

Efesto fu concepito da sua madre Era mossa per vendetta nei confronti del marito Zeus, per tutte le amanti da lui avute nel corso dei millenni. Appena lo vide, comunque, Era stessa (o, in altre versioni, Zeus) lo lanciò dall'Olimpo, facendolo cadere giù. Efesto era piuttosto brutto e deforme, oltre che zoppo dalla nascita (sebbene alcune leggende dicono che questo fosse il risultato della sua caduta dall'Olimpo) e riusciva a camminare agevolmente con l'aiuto di un bastone o dei suoi automi: anche le opere d'arte che lo ritraggono lo presentano spesso mentre fatica a reggersi e si appoggia sulla sua incudine. Nell'Iliade Efesto stesso racconta come continuò a cadere per molti giorni e molte notti per poi finire nell'oceano, dove venne allevato dalle Nereidi, in particolare da Teti ed Eurinome, che gli diedero una grotta come fucina.
Efesto si prese la sua vendetta su Era costruendo e donandole un magico trono d'oro che, non appena ella vi si sedette, la tenne imprigionata, non permettendole più di alzarsi. Gli altri dèi pregarono Efesto di tornare sull'Olimpo e liberarla, ma egli si rifiutò più volte di farlo. Allora Dioniso fece in modo di ubriacarlo e lo riportò indietro legato sul dorso di un mulo. Efesto acconsentì a liberare Era, solo se lo avessero riconosciuto come dio e se gli avessero dato Afrodite come sposa. Il matrimonio fu combinato, ma alla dea della bellezza l'idea di essere sposata con il bruttissimo Efesto non piaceva affatto, quindi la dea, segretamente innamorata di Ares, dio della guerra, più volte tradì il marito che, stanco di essere così ingannato, se ne tornò nella Terra, nelle viscere del monte Etna, e decise di lasciare l'Olimpo per sempre.
L'arte di Efesto (invenzioni, creazioni, costruzioni, oggetti forgiati)
Riepilogo
Prospettiva

Efesto realizzò la maggior parte dei magnifici oggetti di cui si servivano gli dei, nonché quasi tutte le splendide armi dotate di poteri magici che nei miti greci compaiono in mano agli eroi. Tra le sue realizzazioni ci sono:
- La sua intera fucina
- I suoi automi (robot) di metallo, suoi aiutanti
- Il suo bastone a forma di martello dal manico allungato
- I magnifici gioielli di Teti ed Eurinome
- Il trono dorato in cui restò imprigionata Era
- Gli edifici (le abitazioni) di tutti gli olimpi (costruiti sull'Olimpo)
- L'arco e le frecce d'oro di Apollo e l'arco e le frecce d'argento della sua gemella Artemide
- Le opere artistiche a Lemno
- La catena o rete, con cui immobilizzò Ares e Afrodite a letto
- L'elmo e i sandali alati di Ermes
- Lo scettro e l'Egida, il fenomenale scudo di Zeus
- La cintura di Afrodite
- Il bastone di Agamennone
- L'armatura, le armi e lo scudo di Achille
- I batacchi di bronzo di Eracle
- Il carro di Helios
- La corazza e l'elmo di Enea
- La spalla di Pelope
- L'arco e le frecce di Eros
- L'intera armatura di Memnone
- Pandora, la prima donna, e il suo vaso
- Talo, il gigante di bronzo guardiano di Creta
- La delimitazione in due parti del suo martello per volere di Zeus per non fare avere ad Ares la stessa potenza delle sue armi
I suoi assistenti all'interno della fucina erano i Ciclopi.
Remove ads
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads