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Egidio da Vouzela
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Egidio da Vouzela (Vouzela, 1184 o 1190 – Santarém, 14 maggio 1265) è stato un teologo domenicano portoghese.
Il suo culto come beato fu approvato da papa Benedetto XIV nel 1748.
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Biografia

Nato tra il 1184 e il 1190, apparteneva a una nobile famiglia portoghese: suo padre era consigliere e maggiordomo a corte e prefetto di Coimbra. Fu avviato giovanissimo alla carriera ecclesiastica e ottenne numerose prebende e benefici molto redditizi. Raggiunse una certa fama nell'esercizio della medicina.[1]
Trascorse dissolutamente la prima gioventù: alcuni biografi si spingono a riferire che si dedicò anche alla negromanzia, abiurò il cristianesimo e firmò con il sangue un patto con il diavolo.[1]
Convertitosi, si spogliò di tutti i beni e abbracciò la vita religiosa tra i domenicani di Palencia o, secondo altri biografi, nel convento di San Giacomo a Parigi, dove sicuramente studiò teologia e filosofia e dove entrò in contatto con Giordano di Sassonia.[1]
Tornò in Portogallo nel 1229 e nel 1233 fu eletto ministro provinciale per la Spagna. Oltre che di dottrina, si acquistò grande fama di santità.[1]
Morì in tarda età nel giorno dell'Ascensione del 1265.[1]
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Il culto
Le sue virtù furono celebrate anche da Umberto di Romans.[1] La tradizione riferisce che dopo la sua morte dal suo sepolcro promanasse un odore straordinario e che al contatto con il suo cilicio di ferro molti infermi fossero risanati.[2]
La causa di beatificazione fu avviata nel 1665;[2] il suo culto fu approvato da papa Benedetto XIV il 9 maggio 1748.[3]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 14 maggio.[4]
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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