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Elezioni legislative in Francia del 1968

4ª elezione dell'Assemblea nazionale della Repubblica francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Le elezioni legislative in Francia del 1968 si sono tenute il 23 (primo turno) e il 30 giugno (secondo turno). Esse furono delle elezioni anticipate – le precedenti elezioni legislative si erano tenute nel 1967 – e furono causate dalla dissoluzione dell'Assemblée nationale, da parte del Presidente de Gaulle, a seguito della crisi sociale e politica del maggio 1968. Esse hanno visto la larga vittoria gollista dell'Unione dei Democratici per la Repubblica (UD-Ve, poi UDR), nell'ambito della coalizione Maggioranza presidenziale Unione per la Difesa della Repubblica (UDR). Primo ministro è poi nominato, il 10 luglio, Maurice Couve de Murville.

Dati rapidi Stato, Data ...
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Contesto

Riepilogo
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Nel marzo 1967, le elezioni legislative si erano svolte regolarmente alla scadenza naturale della legislatura. Queste elezioni avevano visto riconfermata la Maggioranza presidenziale a sostegno del Presidente de Gaulle, composta dalla coalizione Union des républicains de progrès, formata da Union des démocrates pour la Ve République, Républicains indépendants e dal Centre démocrate.

Nel mese di maggio del 1968, comincia un movimento di rivolta – studentesco, operaio e poi politico – caratterizzato da manifestazioni studentesche ma anche da scioperi generali e selvaggi. Questo movimento culturale, sociale e politico è diretto contro il capitalismo, il consumismo e anche contro il potere gollista, all'epoca al governo dal 1958.

Verso la fine del mese di maggio (24-29) la situazione è sull'orlo di una crisi gravissima. Il 28 maggio François Mitterrand addirittura arriva a dichiarare che «conviene di constatare da subito il vuoto di potere e organizzarne la successione», immaginando un governo provvisorio guidato da Pierre Mendès France e annunciando di essere candidato a delle eventuali elezioni presidenziali anticipate.

Tra il 25 e il 27 maggio, il primo ministro francese Georges Pompidou negozia con i sindacati francesi gli Accordi di Grenelle, che però furono respinti dalla base e non risolsero nell'immediato la crisi e gli scioperi continuarono.

Il 29 maggio, il Presidente de Gaulle scompare per diverse ore, nessuno sa dove si trovi, il governo e la maggioranza piombano in una certa angoscia. Si saprà poi che de Gaulle si era recato a Baden-Baden (all'epoca in Germania Ovest) per consultare il generale Massu.

Il 30 maggio di ritorno a Parigi, de Gaulle annuncia, in accordo con Pompidou, la dissoluzione dell'Assemblée nationale e pronuncia alla radio un discorso estremamente duro e invita i francesi a sostenere l'azione del governo.[1][2]

In serata, una grande manifestazione gollista di sostegno a de Gaulle ha luogo sugli Champs-Elysées, 300.000 partecipanti secondo la Prefettura di Polizia, 1 milione secondo i gollisti.[3]

Nelle settimane che seguono la situazione ritorna lentamente alla normalità. Alle elezioni di giugno la maggioranza presidenziale trionfa, mentre i partiti di sinistra (che avevano "cavalcato" la crisi) sono duramente sconfitti.

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Risultati

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Ulteriori informazioni Liste, I turno ...

I 17 seggi della Francia d'oltremare sono così attribuiti: 11 UDR, 2 PDM, 1 RI, 1 PCF e 2 indipendenti; di seguito nel dettaglio:[4]

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Composizione dei gruppi

All'inaugurazione della legislatura l'Assemblea nazionale era composta come di seguito indicato[5][6].

Ulteriori informazioni Gruppo, Membri ...

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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