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Prospettiva
Elisa Maria Boglino
pittrice italo-danese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Elisa Johanne Rosa Maria Boglino (nata Elisa Johanne Rosa Maria Maioli; Copenaghen, 7 maggio 1905 – Roma, 6 luglio 2002) è stata una pittrice e artista d’avanguardia danese naturalizzata italiana.

Ca. 1930
Biografia
Riepilogo
Prospettiva






Elisa Maria Maioli nacque a Copenaghen nel 1905. Fu ammessa all'Accademia delle belle arti di Copenaghen nel 1923 all’età di 17 anni, e l’ultimo anno si specializzò nella tecnica dell’affresco sotto la guida di Sigurd Wandel.[1][2] Ogni anno in primavera la giovane artista partiva insieme alla madre per un viaggio culturale.[1] L’interesse per l’arte bizantina e araba la portò tra l’altro in Sicilia, dove si sposò e si stabilì nel 1927.[1][2]
Periodo siciliano
Si ispirava ai pittori rinascimentali come Masaccio e Piero della Francesca, ma anche a Edward Munch e all’Espressionismo Nordico.[3][4] Entro a far parte dell’ambiente che ruotava intorno a Pippo Rizzo e ai giovani pittori Manlio Giarrizzo, Renato Guttuso e Lia Pasqualino Noto.[4][5] Nel 1930 partecipò alle mostre del Sindacato fascista di Belle Arti a Palermo, Catania e Firenze, ma anche alla Biennale di Venezia con i due disegni Cavallo e Polledri, e il dipinto a olio Donna e bimbo(kvinde og baby.[4][6](che fu acquistato dalla Galleria d'arte moderna (GAM) di Palermo su raccomandazione di Pippo Rizzo).
Nel 1932 fece quattro mostre personali: una a Palermo nell’ambito della Terza Mostra del Sindacato Siciliano Fascista di Belle Arti, dove espose diversi grandi dipinti a olio come Il buon samaritano[7] e Lavandaia, una Madonnina in terracotta, un Sant’Antonio in legno e dieci disegni,[8] vincendo il premio Podestà di Palermo; un'altra presso la Galleria d’arte di Roma, organizzata da Pietro Maria Bardi; una terza presso la Galleria del Milione di Milano; e infine presso la galleria Wolfgang Gurlitt a Berlino.
Nel 1933 fece una mostra presso Christian Larsen in Højbroplads a Copenaghen. Quello stesso anno partecipò anche alla quarta Mostra Regionale Sindacale d’Arte a Catania con dieci disegni a china in bianco e nero. Nel 1934 tornò alla Biennale con il dipinto Donna con bambino. In seguito si astenne dall’attività espositiva fino alla fine della seconda guerra mondiale[9][10] e come si legge nell'Enciclopedia delle donne,[4] il suo nome scomparve dai cataloghi delle mostre. “La sua pittura drammatica e ricca di colore ispirò altre artiste le quali svilupparono, secondo declinazioni personali, la linea descrittiva dell’espressionismo nordico da lei proposto”..[4][5]
Alla fine degli anni Trenta del Novecento, il marito Giovanni Boglino acquistò una grande azienda agricola a sud di Cefalù, già abbazia benedettina del XII secolo, chiamata Sant’Anastasia.[11][12] Fu lì che la famiglia si trasferì durante la guerra, vivendo isolata. Elisa e il figlio più piccolo si ammalarono di tifo. Lei cominciò a usare tecniche miste, lavorando con inchiostro di china, gouache e acquerello.
Nella fattoria e nelle colline della zona la gente si teneva impegnata tra muli, cavalli, mucche e pecore, e il lavoro procedeva secondo i vecchi ritmi e le antiche usanze. Si macellavano gli animali e si facevano il vino, il formaggio e il pane. Quasi tutto il trasporto era basato su buoi e muli. Tutto ciò offrì alla pittrice motivi per un’enorme quantità di disegni, immagini che registravano l’istante o magari rivisitavano i racconti biblici.[8]
I suoi due grandi affreschi (La creazione e Le buone azioni) nella precedente residenza familiare di Palermo andarono perduti a causa degli eventi bellici, così come diversi grandi dipinti a olio.[13]
Periodo romano
Nel 1948 la famiglia si trasferì a Roma, dove Elisa prese un atelier in Piazza di Santa Maria in Trastevere e ricominciò a dipingere.

Nel periodo 1949-79 espose le sue opere in Danimarca e in Italia (tra l’altro a Roma, Taranto, Grosseto e Napoli). E l’ultima volta alla Biennale di Venezia nel 1956 con tre disegni (china e acquerello): Lavoratrici, Uomo e cavallo e Figura seduta.[8][9][14]
È morta il 6 luglio 2002 a Campagnano di Roma ed è sepolta nel cimitero di Sant’Orsola a Palermo.
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Musei
Riepilogo
Prospettiva
Le opere di Elisa Boglino sono conservate in diversi musei:
Galleria d'arte moderna di Palermo: Donna e bimbo,[15] acquistato dal museo nel 1930. Civica galleria d’arte moderna e contemporanea “Giuseppe Sciortino” a Monreale: Cavalli, acquisito nel 2002 e Figure, olio su tela.[16][17] Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART): Le alienate (1929-1931), olio su tela, e un bozzetto per Le alienate del 1933, donati alla collezione del museo nel 2012.[18][19]
Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano: due disegni a china acquisiti in occasione di una mostra nel 1932, Studio di due nudi femminili e Apparizione di Dio Padre ad Adamo ed Eva, e Cavalli, acquisito nel 1938.[20][21]
Collezione Antonio Pusateri di Agrigento: Donna seduta, olio su tela, acquisito in occasione di una mostra nel 2006. Museo Valle Roveto Civita d'Antino: Donna col parapioggia, olio su tela, acquisito in occasione di una mostra nel 1958, quando Boglino vinse il premio Zarhtmann.
Basilica di Santa Maria di Leuca: Emmaus, donata per volontà della pittrice poco prima della sua morte.[22]
Gesù guarisce gli ossessi, 1927 olio sul tela , Il buon Samaritano,1928,olio sul tela, Matilde (Contadina con grande mani) anni trenta, olio sul tela , Autoritratto,1932,olio sul tavola, e sei disegni si trovano al Museo Nazionale delle Arti, Copenaghen , Danimarca[23]
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Mostre
Riepilogo
Prospettiva
- 1926-27, 1929: Charlottenborg
- 1930: Biennale di Venezia (sale 34 e 37, cat. p. 127 e 136)
- 1930: Mostre del Sindacato di Belle Arti a Palermo, Catania e Firenze
- 1932: Terza Mostra del Sindacato Siciliano Fascista di Belle Arti
- 1933-34: Biennale di Venezia (sala 48, cat. p. 190)
Mostre personali a Roma, Milano e Berlin, come attesta Weilbachs Kunstnerleksikon ediz. 1947[24]
- 1933: Quarta Mostra Regionale Sindacale d’Arte a Catania
- 1933: Galleria Christian Larsen a Copenaghen
- 1949: personale presso Bach’s Kunsthandel a Copenaghen e Jugels Kunst a Århus
- 1954: Galleria Vetrina di Chiurazzi a Roma
- 1954: IV Mostra di Pittura del Maggio di Bari
- 1956: VIII Mostra di Pittura C.I.M. (vincitrice del premio Roberto Merli)
- 1956: Biennale di Venezia (sala 28, cat. p. 118)
- 1958: Galleria del Vantaggio, Roma (personale)
- 1958: Premio di Pittura Valle Roveto (vincitrice del premio Zahrtmann)
- 1958: Biennale di arte sacra, Grosseto
- 1959: Maggio Pittura Romana (vincitrice del premio Roma)
- 1960: Mostra agostiniana di arte sacra, Roma
- 1963: Galleria del Vantaggio, Roma (personale)
Grønningen, Copenaghen (invito)
- 1976: Mostra di arte sacra, Viterbo
- 1979: Galleri Hågen Muller, Copenaghen
- 1996: L’arte in Sicilia negli anni Trenta, Marsala
- 2001: Chiesa S. Maria in Montesanto, Messa degli Artisti, Roma
Nel periodo “romano” partecipò anche a mostre a Taranto e Napoli.[2][14][24]
Esposizioni postume
- 2002 (Galleria d’arte moderna di Palermo – GAM): Nell’ombra – L’arte al femminile tra Ottocento e Novecento.[25]
- 2003-2004 (Minsk, Mosca, Barcellona, Palermo): Novecento Siciliano.[26][27]
- 2006: Le ferite dell’essere: Solitudine e meditazione nelle siciliane degli anni ‘30, a cura di Anna Maria Ruta, Spazi Espositivi Chiaramontani, Agrigento
- 2007: Avanguardie femminili in Italia e Russia, a cura di Renato Miracco, Galleria Regionale Palazzo Bellomo, Palermo.[28]
- 2012: Artedonna. Cento anni d’arte femminile in Sicilia 1850-1950,[29][30] a cura di Anna Maria Ruta, presso il Reale Albergo delle Povere, Palermo
- 2014: Artisti di Sicilia, da Pirandello a Judice, a cura di Vittorio Sgarbi, presso l’ex Stabilimento Florio, Favignana, Catania.[31]
- 2016-2017: Topazia Alliata. Una vita nel segno dell’Arte, a cura di Anna Maria Ruta, presso Palazzo S. Elia, Palermo.[32]
- 2020-2021: Artisti di Sicilia, a cura di Vittorio Sgarbi, presso Convitto delle Arti, Noto.[33]
- 2024: Personale a Pescara "Elisa Maria Boglino-da Copenaghen a Roma-tra due Patrie nella Pittura" A cura di Marco Nocca.[34][35]
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Opere
- Bambina. Olio su tela. Ca. 1926.
- Donna con bambino. China. Ca. 1927.
- Le buone azioni. Affresco. Distrutto. Ca. 1928
- Angelo e bambino. Acquerello. Ca. 1929.
- Donna e Bimbo. Olio sul tela.1930. Museo GAM Palermo
- Donna e bambino con fiore. China. Ca. 1930.
- Lavandaia. Olio sul tela. 1932
- Ritratto della madre sul letto di morte. Matita e acquerello. 1933.
- Donna con Bambina. Olio sul tela.1934
- Fanciulla in Rosa. Olio su tela. 1933.
- Sant’Anastasia. China. Ca. 1960.
- Elisa con figlio Camillo. Photo Giovanni Boglino.1939
- Il buon samaritano. Tecnica mista. Ca. 1970.
- Cavalieri a Santa Anastasia. Olio sul tela.1958
- La cacciata dei mercanti dal tempio. Tecnica mista. Ca. 1970
- Gesù e la fanciulla malata. China e acquerello. Ca. 1970
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Elenco delle opere
- Bambina. Olio su tela. 1926.
- Donne nude in movimento. China. 1927
- Donna con bambino. China. Ca. 1927.
- Il Buon Samaritano - dipinto olio (da 1928)[7][36]
- Il buon samaritano. Olio su tela. 1928 – Il buon samaritano. Tecnica mista. Ca. 1970. – Il buon samaritano. China e acquerello turchese. Ca. 1980
- Le buone azioni. Affresco. Ca. 1928
- Donna inginocchiata con bambino. Olio su tela. Ca. 1928
- Angelo e bambino. Acquerello. Ca. 1929.
- Donna e bambino con fiore. China. Ca. 1930.
- Donna e bimbo. Olio su tela. 1930. Museo GAM Palermo
- Trittico. Decapitazione di Giovanni Battista. Olio su tela. Parzialmente distrutto. 1930.
- Autoritratto. Olio su tela. 1932
- Lavandaia. Olio su tela. 1932
- Ritratto della madre sul letto di morte. Matita e acquerello. 1933.
- Fanciulla in Rosa. Olio su tela. 1933.
- Cavalieri di Santa Anastasia. Olio su tela. 1958
- Motivo biblico. Tecnica mista. Ca. 1960
- Cavalli. Stampa di una foto di dipinto a olio. Ca. 1960
- Sant’Anastasia. China. Ca. 1960.
- La cacciata dei mercanti dal tempio. Tecnica mista. Ca. 1965.
- Gesù e la fanciulla malata. China e acquerello. Ca. 1970
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Vita privata
Elisa Maria Boglino nacque dal segretario di legazione Alberto Maioli e Marie Møller. I suoi genitori divorziarono dopo un anno e mezzo di matrimonio e lei crebbe con la madre. Giunta in Sicilia, si innamorò dell’avvocato Giovanni Boglino, nato a Palermo il 9 ottobre 1898, e lo sposò il 29 settembre 1927. Si trasferì a Palermo insieme alla madre, che morì nel 1933. Nel 1929 ebbe una figlia, Marianna, e nel 1939 un figlio, Camillo.
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Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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