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Enrico III di Lussemburgo
aristocratico lussemburghese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Enrico III di Lussemburgo (1070 circa – 1096) fu conte di Lussemburgo dal 1086, alla sua morte.
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Origine
Riepilogo
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Enrico, come ci viene confermato da La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II, era figlio del conte di Lussemburgo e difensore dell'abbazia di San Massimino di Treviri e dell'abbazia di Stablo, Corrado I e di Clemenza d'Aquitania[1] che, sia secondo Le cartulaire de Marcigny-sur-Loire 1045-1144 (non consultato)[2], sia secondo La comtesse Reine di Ad. Fabri era discendente dai conti di Poitiers e duchi 'Aquitania[3], figlia di Pierre-Guillaume VII, duca d'Aquitania e conte di Poitiers e della moglie, che, secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, era Ermesinda[4], di cui non si conoscono gli ascendenti (secondo lo storico francese), specializzato nella genealogia dei personaggi dell'Antichità e dell'Alto Medioevo, Christian Settipani era la figlia di Bernardo II, Conte de Bigorre e della sua prima moglie, Clémence[5]).
Corrado I di Lussemburgo, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era figlio del Conte di Salm e di Longwy, poi conte di Lussemburgo e difensore dell'abbazia di San Massimino di Treviri e del monastero di San Willibrod di Echternach, Giselberto[6] e della moglie, di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti e secondo alcuni storici era al suo secondo matrimonio; lo si potrebbe dedurre dal Mariani Scotti Chronicon, che citando i figli Corrado ed Ermanno, li considera fratelli uterini: il padre di Emanno non sarebbe Geselberto (Cuonradi fratrem Herimannum, Heinrici de Lacha fratris filium)[7].
Giselberto era figlio del Conte di Moselgau e difensore delle abbazie di Stablo e Malmedy, Federico di Lussemburgo, come ci viene confermato dalla Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[8] e della moglie di cui non si conosce il nome, che era figlia di Ermetrude, discendente dai Corradinidi, come ci viene confermato dalla Vita Adelheidis abbatissæ Vilicensis[9], conti e duchi della Franconia.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Enrico viene nominato, assieme alla madre, Clemenza, dal padre in due documenti: il n° XXXV ed il n° XXXVII del Berthelot III, inerenti alla fondazione di due monasteri, citati da La formation territoriale des principautés belges au moyen-âge (Brussels), Vol. II[1].
Suo padre, Corrado fu coinvolto in una disputa con l'arcivescovo di Treviri per l'abbazia di Saint-Maximin. John Allyne Gade, nel suo Luxembourg in the Middle Ages (non consultato), asserisce che Corrado catturò l'arcivescovo, Erberto, e che, per questo fu scomunicato[10]. Dopo aver fatto onorevole ammenda, ancora secondo John Allyne Gade, per poter cancellare la propria scomunica, dovette partire in pellegrinaggio per Gerusalemme[10]. Morì in Italia durante il viaggio di ritorno. Questa notizia viene confermata anche dal Bernoldi Chronicon del 1086: il conte Corrado, fratello del re Ermanno (Chonradus comes, frater Heremanni regis), come si racconta (ut aiunt), riconciliatosi con la chiesa(reconciliatus aeclesiae), morì sulla via di Gerusalemme (in Ierosolimitano itinere obiit)[11]; anche la Histoire ecclésiastique et civile du duché de Luxembourg et comté ..., Volume 3 conferma che Corrado morì sulla via del ritorno da Gerusalemme e che i suoi domestici lo fecero imbalsamare, nel luogo in cui era morto, e dopo due anni la moglie ed i figli lo andarono prelevare e lo seppellirono nella grotta dell'abbazia d'Altmünster, dove è stata trovata una lastra di piombo che commemora Corrado e ne riporta la data della morte: 8 agosto 1086[12]. Come conte di Lussemburgo gli succedetteEnrico, come Enrico III, come conferma la lastra di piombo[13].
Ancora John Allyne Gade sostiene che Enrico divenne Difensore del monastero di San Willibrod di Echternach, che risulta da un documento del 1095, sottoscritto dal cugino, Ermanno II (ca. 1075 † 1135), Conte di Salm[14]. Sempre John Allyne Gade sostiene che fece definitivamente pace con l'arcivescovo di Treviri[14] e, che. come suo padre[11], fu sempre sostenitore dell'Imperatore, Enrico IV di Franconia, nella Lotta per le investiture[14].
Non si conosce la data esatta della morte di Enrico, avvenuta, nel 1096 circa, e senza lasciare discendenza, come testimonia la Histoire généalogique de la maison royale de Dreux (Paris), Luxembourg[15]. Il fratello, Guglielmo, gli succedette come conte di Lussemburgo Guglielmo I[16].
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Discendenza
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Federico di Lussemburgo | Sigfrido di Lussemburgo | ||||||||||||
Edvige di Nordgau | |||||||||||||
Giselberto di Lussemburgo | |||||||||||||
Ermetrude di Wetterau | Eriberto di Wetterau | ||||||||||||
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Corrado I di Lussemburgo | |||||||||||||
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Enrico III di Lussemburgo | |||||||||||||
Guglielmo V di Aquitania | Guglielmo IV di Aquitania | ||||||||||||
Emma di Blois | |||||||||||||
Guglielmo VII di Aquitania | |||||||||||||
Agnese di Borgogna | Ottone I Guglielmo di Borgogna | ||||||||||||
Ermentrude di Roucy | |||||||||||||
Clemenza d'Aquitania | |||||||||||||
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Ermesinda | |||||||||||||
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Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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