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Enzo Mainardi

poeta e pittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Enzo Mainardi
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Enzo Mainardi (E.M.; Ticengo, 30 luglio 1898Cremona, 16 novembre 1983) è stato un poeta e pittore italiano.

«Vedrete la musica. Ascolterete i colori.»
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I futuristi Enzo Mainardi (a sinistra) e Francesco Cangiullo a Roma in Campidoglio nel 1976, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Filippo Tommaso Marinetti

La sua attività letteraria e artistica è interamente riconducibile al Futurismo italiano[1].

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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Aderisce al Movimento futurista nel 1914 in occasione di una manifestazione interventista a Milano, nel corso della quale incontra per la prima volta Marinetti. Si arruola volontario allo scoppio della prima guerra mondiale e – rimasto ferito durante un'operazione a Caposile – viene successivamente congedato come invalido di guerra. Nel 1918-19, al termine della guerra, aderisce ai Fasci futuristi.

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La Scintilla, rivista futurista

Negli anni 1919 e 1920 frequenta un corso di Filosofia e Lettere moderne a Grenoble e, nel 1919, pubblica Preludi, la sua prima raccolta di poesie tra cui figura Il mio sogno che, letta da Marinetti in occasione delle serate futuriste in Italia e all'estero, darà a Mainardi ampia notorietà. Nel 1921 e nel 1922 pubblica rispettivamente le raccolte poetiche Istantanee e Illusioni.
Nel 1923 è eletto sindaco di Casalmorano. Partecipa alla battaglia poetica di Bologna (1924) con Marinetti ed i musicisti futuristi Casavola e Mix, e nel 1925 fonda il mensile futurista La Scintilla che - sul frontespizio - si dichiara in corrispondenza con i principali nuclei d'avanguardia nazionali ed esteri.
Mainardi entra in contrasto con Farinacci, al tempo ràs di Cremona: radiato dal Partito, è costretto a dimettersi da sindaco ed abbandona la provincia, trasferendosi in altre città ed infine a Milano. Dal matrimonio con Maria Soldi nascono i figli Maria Giovanna e Danilo. Alfine, nel 1947, torna a Cremona ove si stabilisce definitivamente.
Mainardi inizia l'attività pittorica molto giovane (1918: il fantino, 1922: la donna illogica, 1924: l'uomo di carta). La sua produzione è particolarmente abbondante: riprendendo spesso i temi dei primi disegni e dipinti, continuerà a dipingere fino alla fine dei suoi giorni.
Il 24 ottobre del 2009, anno del Futurismo[2], viene inaugurata ed intitolata ad E.M. la nuova sala della biblioteca civica comunale del paese natale dell'artista. Nella stessa data apre a Cremona la principale mostra retrospettiva sull'attività di E.M., pittore e poeta futurista[3].

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Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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