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Fabbrica Curone
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Fabbrica Curone (Frògna in dialetto tortonese, Fràuga nel dialetto locale) è un comune italiano di 542 abitanti[1] della provincia di Alessandria, in Piemonte.
Fanno parte del comune le frazioni di Brentassi, Bruggi, Ca Bastardini, Caldirola, Ciossa, Costa dei Ferrai, Forotondo, Garadassi, La Gioia, Lunassi, Montecapraro, Morigliassi, Pareto, Pradaglia, Remeneglia, Salogni, Selvapiana, Serra Ponte del Mulino e le località di Areglia, Case Ciossa, Frinti, La Ca, La Lubia, Laghizzolo e Torricella.
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Geografia fisica
Il comune è situato nell'alta valle del torrente Curone. È il comune più orientale della regione (confina inoltre con l'Emilia-Romagna e la Lombardia).
Clima
Storia
Territorio soggetto alla giurisdizione dell'abbazia di San Colombano di Bobbio[4], sorse come piccolo aggregato urbano intorno all'antica pieve. Dotato di castello, fu soggetto ai vescovi di Tortona, in seguito a bolla papale nel 1157.
Elevato al rango di feudo imperiale, fu attribuito ai Malaspina, che lo tennero fino alla soppressione (1797).
Al referendum istituzionale del 1946, il 58,4% degli elettori locali votò per la monarchia e il 41,5% per la Repubblica[5].
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Fabbrica Curone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 ottobre 1962.[6] Lo stemma è uno scudo trinciato di azzurro e di rosso, alla banda di azzurro, caricata di una banda ondata d'argento, attraversante sulla trinciatura, accompagnata in capo da tre stelle d'oro, ordinate in fascia, e in punta da una torre di pietra merlata alla guelfa. Il gonfalone è un drappo trinciato di azzurro e di rosso.
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Monumenti e luoghi d'interesse
Pieve di Santa Maria Assunta. L'antica pieve è un edificio romanico, composto da una navata centrale con tetto a capanna e da due navate laterali con tetto a falda semplice. L'ingresso è impreziosito da un portale in pietra, sormontato da una lunetta contenente un fregio romanico. Il protiro che movimenta la facciata è un'aggiunta recente (XIX secolo).
In frazione Lunassi è stato recentemente istituito un Museo della civiltà contadina, in cui sono raccolti strumenti, attrezzi, macchinari, documenti ed oggetti che dimostrano al visitatore la lotta per la sopravvivenza di una popolazione attaccata ad una terra poco fertile.
La frazione di Caldirola (1.110 m s.l.m.) è una nota stazione sciistica dotata di impianti di risalita.
Altra frazione è Salogni (950 m s.l.m.) presso cui scorre il rio Maestro, sormontato dalla cappelletta della Madonna della Cintura (origine XVI secolo). Da Salogni è possibile raggiungere quota 1400 m tramite strada asfaltata e da qui, percorrendo alcuni sentieri, i monti Chiappo (1699 m) ed Ebro (1701 m). Sempre da Salogni tramite sentiero n. 108 del C.A.I. si può raggiungere il Rifugio Ezio Orsi (m 1397) situato ai piedi del monte Ebro (m 1701).
Società
Evoluzione demografica
Nel corso dell'ultimo secolo il comune ha perso oltre l'80% della popolazione totale.
Abitanti censiti[7]

Cultura
Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro Province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste.
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Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Altre informazioni amministrative
Il comune faceva parte della Comunità Montana Valli Curone Grue e Ossona.
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Galleria d'immagini
- Caldirola vista dal campo sportivo
- La chiesa di Bruggi
- Caldirola
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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