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Fabio Massimo Iaquone

artista italiano (1962-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Fabio Massimo Iaquone (Atina, 9 gennaio 1962) è un artista italiano, attivo dagli anni 80 nella scena artistica internazionale ed in modo particolare nell'ambito del videoteatro.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Dopo un breve periodo in cui frequenta lingue e letterature straniere contemporanee all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", nel 1985 si diploma come Direttore della Fotografia presso il Centro sperimentale di cinematografia. In quel periodo si interessa alla videoarte, applicata all’ambito del linguaggio teatrale; sperimentando l'uso di nuove tecnologie inizia a sviluppare un nuovo concetto di teatro virtuale digitale (digital visual theatre); è nel videoteatro che Iaquone elabora la relazione tra l'opera ed il pubblico spostando la videoarte dai suoi luoghi consueti e contaminandola con altri linguaggi e spazi. Le sue opere sono multiformi e variano dalle performance dal vivo alle video installazioni al video mapping. Nel 1992 avviene il suo esordio esordio nella scena video teatrale con Macbeth (Teatro Agorà, Roma) che costituisce uno dei primi esperimenti di video mapping e che lo porterà nello stesso anno ad iniziare una proficua collaborazione ventennale con il regista Giorgio Barberio Corsetti realizzando i video per America, Doctor Faustus[1], L'Histoire du soldat,[2] I giganti della montagna[3], Il processo, La tempesta. Nel corso degli anni realizza video scenografie e videoclip in collaborazione con artisti quali Robert Wilson, Mario Martone, Stephane Braunschweig, Ricardo Pais (direttore del Teatro Nacional São João), Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Bungaro[4], Alfredo Arias, Katia e Marielle Labèque, Viktorija Mullova, Luis Bacalov, Leo Muscato.

Tra il 1999 ed il 2002 realizza la video performance/immersiva ZOO concerto per peli e respiro, con le musiche di Pasquale Catalano, che debutta al Festival di Volterra e viene riproposto adattandolo ai diversi spazi in modalità site-specific al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Biennale di Venezia e per invito di Ricardo Pais presso gli spazi della Alfandega di Porto per il Festival di Teatro Ponti[5]. Nel 2000- 2001 realizza le video scenografie degli spettacoli Relative light[6] e Prometeo di Robert Wilson in scena a Maubeuge, Valencia, Roma e Atene.

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Opere

Riepilogo
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Direzione e creazione delle immagini video di:

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Videoclip musicali

Note

Bibliografia

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