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Feddea cubensis

specie di pianta della famiglia Asteraceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Feddea cubensis
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Feddea cubensis Urb., 1925 è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Feddeeae. Feddea cubensis è anche l'unica specie del genere Feddea Urb., 1925 e della tribù Feddeeae Pruski, P.Herrera, Anderb. & Franc.-Ort., 2008.[1][2][3]

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Etimologia

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Ignatz Urban (1848-1931) nella pubblicazione " Repertorium Specierum Novarum Regni Vegetabilis. Centralblatt für Sammlung und Veroffentlichung von Einzeldiagnosen neuer Pflanzen. [Edited by Friedrich Fedde]. Berlin" (Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 21: 74, pl. 15) del 1925.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione. Il nome scientifico della tribù è stato definito dai botanici John F. Pruski, Pedro Pablo Herrera Oliver, Arne A. Anderberg & Javier Francisco-Ortega nella pubblicazione "Systematic Botany; Quarterly Journal of the American Society of Plant Taxonomists" (Syst. Bot. 33(1): 199) del 2008.[5]

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Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Portamento. Le piante di questa specie sono degli arbusti rampicanti che possono arrivare fino a 4 metri di lunghezza.[6][7][8][9][10][3]

Fusto. I fusti sono eretti e ascendenti, con una sezione sub-circolare (sono affusolati) e striati; spesso sono rossastri; sono inoltre moderatamente ramificati. Diametro medio del fusto: 5 mm.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono picciolate e disposte in modo alternato. Le foglie sono semplici con lamina a contorno ellittico, con superficie glabra e consistenza coriacea. Lunghezza del picciolo: 0,4 – 1 cm. Dimensioni delle foglie: larghezza 1,3 – 4,2 cm; lunghezza 3,5 – 11 cm.

Infiorescenza. Le infiorescenze (sinflorescenze) sono composte da capolini (massimo una decina) pedicellati omogami a forma discoide in composizioni sciolte. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino composto da un involucro, con forme cilindriche, formato da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: raggio (non sempre presenti) e disco. Le brattee dell'involucro (circa 19 – 24) sono disposte su più serie (5 – 7) in modo embricato; sono verdi ed hanno una consistenza cartilaginea e sono piuttosto ampie con un condotto secretorio mediano. Il ricettacolo è piatto ed è privo di pagliette a protezione della base dei fiori. Lunghezza del pedicello: 2 – 11 mm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 5 – 7 mm; lunghezza 9 – 11,5 mm.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): in genere sono assenti.
  • fiori del disco (centrali): sono attinomorfi, ermafroditi e tutti fertili.

,

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Corolla: la corolla dei fiori è strettamente tubolare a forma d'imbuto con lobi profondamente incisi; la forma dei lobi è lineare- lanceolata con 5 nervi e superficie glabra. Il colore è bianco o color crema. Lunghezza del tubo: 4 – 5 mm. Lunghezza dei lobi 3,5 – 4 mm.
  • Androceo: l'androceo è formato da 4 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere, color crema, a forma lineare sono provviste di coda (con zone sterili nella parte finale) ma non sono speronate. Il polline è sferoidale, echinato (ricoperto di punte) e tricolporato (con tre aperture). Lunghezza delle antere: 3,7 – 4 mm. Diametro del polline: 30 micron.
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è bifido con due stigmi ampiamente lineari e ottuso-arrotondati. Dorsalmente e apicalmente sugli stigmi sono presenti dei brevi peli. L'area stigmatica è divisa in due bande marginali che confluiscono all'apice. Lunghezza degli stigmi: 2,2, - 2,8 mm.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma oblunga con superficie glabra e striata (10 – 15 striature); a volte si presentano con 4 o 5 leggeri angoli. Il pappo è composto da diverse setole (circa 75) capillari e piumate disposte su una serie. Lunghezza dell'achenio: 3,5 mm. Altezza del carpoforo: 0,5 mm. Lunghezza delle setole: 9 mm.

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Biologia

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

Questa specie è endemica dell'isola di Cuba. Si trova quasi esclusivamente su terreni tipo serpentinite nella parte orientale dell'isola. L'habitat di questa pianta sono le aree bagnate, le foreste a galleria lungo i fumi e le foreste pluviali. Il ritrovamento di queste piante è molto difficoltoso, e probabilmente si tratta di una specie fortemente minacciata.[12][2]

Sistematica

Riepilogo
Prospettiva

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi,[11] oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi).[14] La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]

Filogenesi

La tribù della specie di questa voce è una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). Da un punto di vista filogenetico, la tribù Feddeeae fa parte del supergruppo "Asteroideae grade" (o supertribù "Asteroidae"); l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" . All'interno del supergruppo fa parte del gruppo chiamato "Helianthodae" ed è vicina alle tribù Inuleae, Athroismeae e Helenieae.[15][16]

Il gruppo "Helianthodae", chiamato anche “Heliantheae Alliance”, si distingue soprattutto per le brattee involucrali disposte su 1 – 3 serie, per le teche delle antere che sono spesso annerite e senza speroni e code, per la presenza di peli sotto la divisione dello stilo, per i rami dello stilo (gli stigmi) s'incurvano a maturità e per le appendici dello stilo che sono solitamente più corte della porzione stigmatica (tranne in Eupatoriaea).[17]

La posizione tassonomica di questa specie è rimasta incerta fino a poco tempo fa. Le due bande stigmatiche laterali confluenti all'apice sono caratteri tipici delle specie della tribù delle Inuleae Cass. e i condotti mediani delle squame dell'involucro somigliano a quelle delle specie del genere Iphionopsis A. Andreb., ma potrebbe anche far parte del complesso Pluchea Cass. In realtà recenti studi sia morfologici che di tipo cladistico/filogenetico sul DNA dei cloroplasti, dimostrano che Feddea cubensis è “gruppo fratello” delle Heliantheae s.l. senza però una chiara condivisione di sinapomorfie e quindi è stata proposta una nuova tribù (Feddeeae) per contenere questo genere monotipico endemico dell'isola di Cuba in via di estinzione.[18]

Il cladogramma a lato (tratto dallo studio citato e semplificato) mostra chiaramente la posizione filogenetica della specie di questa voce.

tribù Inuleae

sottotribù Plucheinae

sottotribù Inulinae

tribù Heliantheae s.l.

Feddea cubensis

tribù Athroismeae

tribù Gnaphalieae

I caratteri diagnostici per questa specie (e quindi per il genere e per la tribù) sono i seguenti:[19]

  • i fiori sono colorati di bianco e sono ermafroditi.
  • le foglie hanno la lamina intera e consistenza coriacea.
  • l'involucro è multiseriato (con le brattee disposte su più file),
  • le brattee dell'involucro hanno condotti resinosi.


Con questa nuova posizione tassonomica questa specie rientra nel gruppo “Heliantheae Alliance”.[20] Questo gruppo si distingue soprattutto per le brattee involucrali disposte su 1 – 3 serie, per le teche delle antere che sono spesso annerite e senza speroni e code, per la presenza di peli sotto la divisione dello stilo, per i rami dello stilo (gli stigmi) s'incurvano a maturità e per le appendici dello stilo che sono solitamente più corte della porzione stigmatica (tranne in Eupatoriaea). Questo gruppo viene anche definito Phytomelanic cipsela e forma un clade, caratterizzato dalla presenza nella cipsela di uno strato di fitomelanina.[17]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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