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First Star Software
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First Star Software Inc. era un'azienda di videogiochi statunitense, attiva tra il 1982 e il 2017. Iniziò come sviluppatrice e editrice, ma alla fine degli anni '80 si dedicò solo allo sviluppo; a metà anni '90 abbandonò anche gran parte dello sviluppo, dedicandosi poi a gestire produzioni in licenza a sviluppatori terzi.
È nota soprattutto per aver lanciato, negli anni '80, le serie di Boulder Dash e di Spy vs. Spy[1].
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
La First Star Software fu fondata nel 1982 da Richard Spitalny e Billy Blake, che in precedenza erano produttori cinematografici indipendenti[1]. Poco prima Fernando Herrera, direttore di un negozio di computer di cui Blake era comproprietario, aveva vinto il premio Star Award di 25000 $ dell'Atari per My First Alphabet, un programma educativo da lui sviluppato per controllare i problemi di vista di suo figlio piccolo[1]. Quando Blake lo venne a sapere, insieme a Spitalny decisero di dedicarsi alla produzione di videogiochi. Stanchi dei lunghi cicli del cinema e della dipendenza dagli studi cinematografici, capirono che nel giro di sei mesi avrebbero potuto portare un videogioco dalla concezione fino alla vendita al dettaglio, e con più canali di distribuzione e produzione rispetto ai film[1].
Il nome First Star Software fu ispirato proprio dal premio vinto da Herrera[1]. Spitalny e Blake finanziarono l'impresa, assunsero Herrera e lo lasciarono praticamente libero di sviluppare ciò che voleva, mentre loro due gli fornivano l'attrezzatura e lo stipendio[1]. Il primo gioco realizzato da Herrera per l'azienda fu Astro Chase per Atari 8-bit. Secondo Spitalny, un investitore gli offrì subito 25000 $ per i diritti sull'edizione Commodore 64 del gioco, che salirono fino a 250000 $, ma alla fine la First Star decise di pubblicarlo autonomamente. Ne vendette 40 000 copie, e cedette specifici diritti alla Parker Brothers (che pubblicò le versioni su cartuccia) per 250000 $[1].
Nel 1983 la First Star iniziò a produrre per altre piattaforme, con Panic Button per TRS-80 CoCo e Boing! (simile a Q*bert) per Atari 2600, che rimase l'unico suo titolo per la console[1]. Uscì il secondo gioco di Herrera per l'azienda, Bristles. Jim Nangano sviluppò Flip and Flop che diede inizio a una sua lunga collaborazione con la First Star, fino a diventarne una figura chiave per anni[2].

L'azienda aveva già un valido catalogo, ma la data che veramente cambiò il suo destino fu il 28 ottobre 1983, quando acquistò dall'autore Peter Liepa i diritti su Boulder Dash, noto rompicapo basato su scavi di cunicoli e rocce che cadono. L'azienda accettò il prototipo chiedendo solo piccole modifiche. La serie di Boulder Dash è rimasta il cavallo di battaglia della First Star anche decenni dopo[2].
Nel 1984 la Microlab pagò ben 1300000 $ per i diritti in licenza su Boulder Dash, ma fallì dopo aver pagato un sostanzioso anticipo e la licenza fu annullata[2][3]. Sempre nel 1984[3] fu stretto un accordo importante, ma durato poco, con la Exidy, che acquisiva i diritti per realizzare le versioni arcade di varie serie della First Star. Ne derivarono alcuni arcade un po' strani, basati su revisioni dell'hardware delle console Atari[2].
Un accordo più importante fu la cessione del 50% della First Star alla Warner[2], un colosso che avrebbe potuto fornire grandi canali, esperienza, proprietà intellettuali e flussi di cassa. Così la First Star iniziò a sviluppare prodotti basati su licenze, in particolare di Spy vs. Spy, Superman e Wonder Woman[4]. Il videogioco Spy vs. Spy (1984) iniziò una serie di tre titoli che divenne il secondo marchio più noto della First Star dopo Boulder Dash. Uscirono tre giochi anche su Superman, ma poco riusciti, mentre non fu completato nulla su Wonder Woman[4].
Nel 1985 il cofondatore Blake lasciò l'azienda per tornare a dedicarsi al cinema e alla fotografia[4].
I seguiti di Spy vs. Spy e Boulder Dash tennero alta la First Star negli anni '80, sebbene Spy vs. Spy: Arctic Antics (il terzo capitolo) e le conversioni di Rockford (un arcade di Boulder Dash) furono deludenti. La fortuna dell'azienda iniziava per la prima volta a calare[5]. A fine decennio First Star sviluppò i giochi originali Omnicron Conspiracy, avventura fantascientifica per computer a 16 bit; Millenium Warriors, picchiaduro pubblicato solo più tardi; e Security Alert, stealth notevole e innovativo. Nel frattempo l'azienda stava lasciando il settore editoriale, con l'intento di dedicarsi solo allo sviluppo. Tuttavia gli editori esterni di Omnicron e Security erano essi stessi in difficoltà[5]. L'editore Epyx pubblicò Omnicron Conspiracy, Arctic Antics e Boulder Dash Construction Kit; questi furono sviluppati per diverse piattaforme sempre dalla First Star, che stavolta non si servì di terzi per realizzare molte conversioni. Ciò fece perdere molto tempo in commenti e revisioni, secondo Spitalny a causa di mancanze da parte sia della First Star sia dell'Epyx[5].
Nel giro di relativamente poco tempo, la First Star crollò da azienda solida e redditizia a una che sopravviveva appena. Pur essendo diventata solo sviluppatrice, nel 1989 chiuse anche il dipartimento dello sviluppo, eccetto per Herrera, che terminò Security Alert per Commodore 64 da solo[3]. Astro Chase 3D (1993) per Macintosh fu l'ultimo gioco sviluppato in modo "tradizionale" dall'azienda[3]. Ofer Alon, già autore di Millenium Warriors, cosviluppò il motore grafico Software Accelerated Graphics Engine (SAGE) utilizzato in Astro Chase 3D. Nonostante il grande successo del gioco, uno sparatutto in prima persona tecnicamente notevole, rimase l'unico prodotto con SAGE. Alcune grandi aziende erano interessate a SAGE, ma solo se convertito per PC, mentre Alon voleva decisamente continuare sul Mac; perciò la sua collaborazione con la First Star finì per concludersi[3].
Nel 1995 perfino Spitalny, deluso dalle lunghe e inconcludenti vicende di SAGE, lasciò la First Star[3]. Per un periodo passò all'Imergy, azienda di produzioni interattive, tra cui varie su Star Trek, ma in seguito ritornò alla First Star[6].
Dopo quasi un decennio di sostanziale inattività, la First Star riprese vita[6]. La sua rinascita iniziò nel 2001[3], quando la Kemco volle realizzare il Boulder Dash originale per i cellulari giapponesi. In seguito uscì il più ambizioso Boulder Dash EX per Game Boy Advance. Dal 2002 sono usciti molti giochi basati su Boulder Dash, in società con aziende esterne dedicate allo sviluppo[6]. Per queste produzioni la First Star forniva la licenza, il game design document e una figura di produttore dedicato, mentre la ditta sviluppatrice esterna realizzava e finanziava tutto lo sviluppo. Poi la First Star organizzava la distribuzione o faceva da coeditrice con una socia forte per ogni piattaforma, dividendo infine a metà le royalty con la sviluppatrice[6]. Le reti di distribuzione digitale e i dispositivi mobili divennero le piattaforme redditizie della First Star[6].
Nel 2004 la First Star coprodusse un CD-ROM tributo, First Star Software's Greatest Hits, raccolta di suoi 14 classici in versioni originali emulate, compreso qualche inedito[7].
L'ultimo titolo conosciuto della First Star è Boulder Dash 30th Anniversary (2014-2016)[8]. Nel 2017 l'azienda tedesca BBG Entertainment GmbH acquisì i diritti su Boulder Dash dalla First Star; qualche mese dopo, all'inizio del 2018, acquisì l'intero marchio First Star Software e i suoi diritti di licenza[9]. Su ciò che resta del sito web aziendale, è stato indicato che dal 1° gennaio 2018 il nome First Star Software e il sito stesso sono proprietà della BBG e che questa possiede gran parte delle ex proprietà intellettuali della First Star (un'assenza notevole è quella di Spy vs. Spy)[10].
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Videogiochi
Riepilogo
Prospettiva
La rivista Retro Gamer ricorda come i migliori titoli dell'azienda Boulder Dash, Flip and Flop, Spy vs. Spy, Spy vs. Spy: The Island Caper, Boulder Dash EX (solo dato in licenza dalla First Star), Boulder Dash Xmas 2002 Edition[5].
Elenco tendenzialmente completo dei giochi sviluppati e/o pubblicati dalla First Star. Date e piattaforme si riferiscono alle sole edizioni della First Star[11][12].
- Astro Chase (1982) per Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- Astro Chase 3D (1994) per Macintosh; sviluppo
- Boing! (1984) per Atari 2600; sviluppo e pubblicazione
- Boulder Dash (1984) per Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- Boulder Dash II (1985) per Atari 8-bit, Commodore 64, PC booter; sviluppo e pubblicazione
- Boulder Dash Rocks! (2007) per iOS, Nintendo DS; copubblicazione
- Boulder Dash Xmas 2002 Edition (2002) per Windows; copubblicazione
- Boulder Dash-XL (2011) per Android, iOS, Nintendo 3DS, Windows, Xbox 360; cosviluppo e copubblicazione
- Boulder Dash 30th Anniversary (2014) per Android, iOS, Macintosh, Windows; copubblicazione
- Boulder Dash Construction Kit (1986) per Apple II, Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo
- Bristles (1983) per Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- Flip and Flop (1983) per Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- Millenium Warriors (1991) per Commodore 64; sviluppo e copubblicazione
- Omnicron Conspiracy (1989) per Amiga, Atari ST, MS-DOS; sviluppo
- Panic Button (1983) per TRS-80 CoCo; sviluppo
- Rent Wars (1983) per Atari 8-bit; prototipo non pubblicato
- Rockford (1987) per MS-DOS; pubblicazione
- Romper Room's I Love My Alphabet (1984) per Apple II, Atari 8-bit, Commodore 64; cosviluppo e pubblicazione
- Romper Room's I Love My Numbers per Commodore 64
- Security Alert (1990) per Commodore 64; sviluppo
- Spy vs. Spy (1984) per Amiga, Apple II, Atari 8-bit, Atari ST, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- Spy vs. Spy: The Island Caper (1985) per Amiga, Apple II, Atari 8-bit, Atari ST, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- Spy vs. Spy: Arctic Antics (1986) per Amiga, Apple II, Atari 8-bit, Atari ST, Commodore 64; sviluppo
- Superman: The Game (1986) per Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo
- Superman: The Man of Steel (1991) per MS-DOS; da un originale della Tynesoft
- United States Adventure (1984) per Apple II, Atari 8-bit, Commodore 64; sviluppo e pubblicazione
- The Works! per Apple II; software di utilità
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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