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Orange (azienda)

azienda di telecomunicazioni francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Orange (azienda)
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Orange S.A. (fino al 1º luglio 2013 conosciuta come France Télécom) è la maggiore impresa di telecomunicazioni in Francia. Con i suoi 170.000 dipendenti e 230,7 milioni di clienti nel mondo, è una delle principali aziende mondiali del settore[senza fonte].

Dati rapidi Stato, Forma societaria ...

Al 28 aprile 2021 ha una capitalizzazione in Borsa di 27,72 miliardi di euro.[4] La quota di controllo è in mano pubblica: 13,39% delle azioni controllato dallo stato francese, e il 6,14% è dei dipendenti.[5]

È attiva nella telefonia fissa, in quella mobile ed è un fornitore di servizi internet. È presente, oltre che in Francia, in molti altri paesi del mondo tra cui Marocco, Regno Unito, Spagna, Polonia, Egitto, Romania, Moldavia, Belgio, Slovacchia e nelle ex-colonie francesi.

È membro dell'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI).[6]

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Storia

Riepilogo
Prospettiva

A partire dal 1889 il servizio telefonico francese è stato nazionalizzato e dal 1921 è stato gestito dalla Postes, télégraphes et téléphones (PTT). France Télécom nasce nel 1988 come azienda pubblica del governo francese separata dalle Poste, per essere poi privatizzata nel 1991. Nel 1996 viene quotata in borsa.[7]

Dal 2007 ha offerto nel comune di Parigi e dintorni l'ADSL a 100 Mbit/s in download ai suoi clienti. Nel biennio 2008-2009, oltre 20 dipendenti della società si sono suicidati. Furono messi sotto accusa i metodi di direzione e la gestione del personale, e vennero chiesti provvedimenti dal governo francese.[8][9]

Il marchio Orange è stato inizialmente fondato nel 1994 dai cinesi di Hutchison Whampoa e dopo una serie di passaggi di mano è stato poi venduto nel 2000 da Vodafone a France Télécom. Dal 1º luglio 2013, France Télécom ha cambiato il nome societario in Orange, per meglio rappresentare la natura internazionale dell'azienda.[10] L'azienda era proprietaria della piattaforma di streaming Dailymotion, ma nel 2015 ha ceduto il 90% della sua quota a Vivendi.[11]

In Italia

In Italia è stata attiva dal 1997 al 2003, in quanto fondatrice, insieme a Enel e Deutsche Telekom, di Wind Telecomunicazioni.[12]

In Regno Unito

Dal 1993 Orange è stata anche presente nel Regno Unito, ma dal 2010 al 2015 si sono svolte le operazioni per completare una fusione con T-Mobile UK e creare il nuovo operatore EE,[13] che è stato poi comprato da British Telecom nel gennaio 2016.[14]

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Orange nel mondo

Riepilogo
Prospettiva

Al 2018 Orange ha 264 milioni di clienti, di cui 32,5 milioni di clienti fissi, 56,2 milioni di clienti in connettività mobile 4G e 9,6 milioni di clienti che usano i servizi televisivi.[2]

Thumb
Orange in Europa nel 2017
(Slovacchia, Francia, Romania, Moldavia, Lussemburgo) compagnia telefonica principale (Belgio, Polonia, Armenia) 2ª compagnia telefonica (Spagna) 3ª compagnia

Orange è presente in otto Paesi europei, da cui genera il 70% dei ricavi,[15] unitamente ad altri Paesi africani e mediorientali.[16] È anche proprietaria di una quota dell'10,2% in Deezer.[17]

Ulteriori informazioni Paese, Operatore ...
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Partenariato con la Wikimedia Foundation

Il 23 aprile 2009, la Wikimedia Foundation e Orange hanno annunciato un partenariato che consisteva nella possibilità per i clienti di Orange di accedere ai contenuti delle diverse edizioni linguistiche di Wikipedia senza costi di navigazione.[22] Il 24 gennaio 2012 Orange e Wikimedia hanno annunciato che questo accordo sarebbe stato esteso e reso operativo in venti paesi dell'Africa e del Medio Oriente: i clienti Orange che accedevano da rete mobile non avrebbero più dovuto sostenere costi di navigazione per i domini WMF.[22][23] L'accordo faceva parte di un progetto chiamato Wikipedia Zero,[24] terminato nel 2018.[25]

Loghi

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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