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Giovanni Pozzi

religioso, critico letterario e docente universitario svizzero (1923-2002) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Giovanni Pozzi (Locarno, 20 giugno 1923Lugano, 20 luglio 2002) è stato un religioso e critico letterario svizzero-italiano[1].

Biografia

Figlio di Ettore Pozzi e di Maria Rosa Patocchi, fu battezzato con il nome di Paolo. All'età di undici anni entrò nel Convento dei cappuccini di Faido, proseguendo quindi i suoi studi a Cesena dove prese i voti con il nome di Giovanni e dove venne ordinato sacerdote nel 1948. Dal 1948 al 1954 continuò gli studi all'Università di Friburgo (sotto la guida di Gianfranco Contini e di Giuseppe Billanovich); dal 1960 al 1988 fu docente di letteratura italiana nella stessa università.

Fu saggista e critico letterario di fama internazionale. Grande fu il suo interesse per i messaggi in parole e immagini dei mistici dell'epoca barocca. Nel 1964 pubblicò presso lo Studio Bibliografico Antenore (poi Editrice Antenore) di Padova (dei maestri e poi sodali, i fratelli Giuseppe e Guido Billanovich) l'edizione monumentale dell'Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna (1499). L'impresa ecdotica pozziana di maggior rilievo è forse quella legata all'uscita del testo critico, riccamente commentato, de L'Adone di Giovan Battista Marino (1976, 2ª ed. 1988).

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Pubblicazioni principali

  • Saggio sull'oratoria sacra nel Seicento esemplificato sul padre Emmanuele Orchi, Istituto di studi francescani, 1954.
  • Dicerie sacre e Strage degl'innocenti. di Giambattista Marino, Einaudi, Torino 1960.
  • Hypnerotomachia Poliphili, di Francesco Colonna, edizione critica in collaborazione con L. A. Ciapponi, 1964.
  • Castigationes Plinianae et in Pomponium Melam, di Ermolao Barbaro, edizione critica, 1973-1979.
  • La rosa in mano al professore, 1974.
  • Adone, edizione critica, Mondadori 1976.
  • La parola dipinta, (collezione di poesie per l'occhio prima che per l'orecchio, dai technopenoi alessandrini e soprattutto medievali ai calligrammes di Guillaume Apollinaire), Adelphi, Milano, 1981.
  • Come pregava la gente, Archivio Storico Ticinese, 1983.
  • Temi, topoi, stereotipi, saggio, in Letteratura italiana, Einaudi, 1984.
  • Poesia per gioco. Prontuario di figure artificiose, 1984.
  • Le parole dell'estasi, 1984.
  • Rose e gigli per Maria: un'antifona dipinta, 1987.
  • Il parere autobiografico di Veronica Giuliani, 1987.
  • Adone, edizione rivista, Adelphi, 1988.
  • Scrittrici mistiche italiane, (in collaborazione con Claudio Leonardi), 1988.
  • Des fleurs dans la poésie italienne, 1989.
  • Il libro dell'esperienza della Beata Angela da Foligno, 1992.
  • Sull'orlo del visibile parlare, Milano, Adelphi, 1993.
  • Alternatim, Adelphi, 1996.
  • Grammatica e retorica dei santi, Milano, Vita e Pensiero, 1997.
  • Tacet, Adelphi, 2002.
  • In forma di parola, Milano, Medusa Edizioni, 2003.
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Riconoscimenti

  • Premio internazionale «Galileo Galilei» dei Rotary Italiani per la Storia della letteratura italiana, 1992.
  • Premio Viareggio-Repaci, 1996 per Alternatim.[2]
  • Premio Chiara alla carriera, 1998.[3]
  • Premio del Centenario della BSI SA, 2000.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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