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Giro Donne 2009
ventesima edizione della corsa ciclistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Giro Donne 2009, ventesima edizione della corsa, si svolse in nove tappe precedute da un cronoprologo dal 3 luglio al 12 luglio 2009, per un percorso totale di 918 km. Fu vinto dalla tedesca Claudia Häusler che concluse in 25h21'32".
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Le tappe
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Squadre e corridori partecipanti
Sono state invitate 18 squadre, tra cui Stati Uniti ed Australia che hanno partecipato con la rappresentativa nazionale. Delle 139 iscritte, 132 si sono presentate al via a Scarperia e 105 hanno tagliato il traguardo a Grumo Nevano.
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Dettagli tappa per tappa
Riepilogo
Prospettiva
Prologo
- 3 luglio: Scarperia – cronometro individuale – 2,5 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Il cronoprologo d'apertura si è corso lungo un percorso cittadino di 2,5 km, un ovale percorso in senso orario con la parte iniziale in lastricato e quella finale in leggera ascesa. Tappa in "notturna" con partenza alle ore 19:00 da Via Roma/Piazzetta dei Vicari ed arrivo dell'ultima atleta attorno alle 22:00.[1]
È stata l'olandese Kirsten Wild a conquistare la prima maglia rosa del Giro Donne 2009, battendo la compagna di squadra Kristin Armstrong di tre secondi, e portando a termine la breve frazione con una media di 48,356 km/h. Alla danese Trine Schmidt è andata la maglia bianca di miglior giovane.[2]
1ª tappa
- 4 luglio: San Piero a Sieve > Pratolino di Vaglia – 99,9 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
La seconda tappa si è svolta nella regione del Mugello, in Toscana, ed è stata caratterizzata da continui saliscendi ed arrivo in salita a Pratolino di Vaglia.[3]
Frazione animata fin dai primi chilometri dai tentativi solitari dell'americana Megan Guarnier, dal km 16 al 52, e della brasiliana Clemilda Fernandez Silva, che scatta dopo 62 km e viene raggiunta a 9 dal traguardo. Negli ultimi chilometri la Cervélo impone un ritrmo elevato ed il gruppo arriva compatto ai piedi dell'ascesa finale. Il primo scatto è di Fabiana Luperini, ma la lituana Pucinskaite recupera ed arriva da sola sul traguardo. La maglia rosa della prima giornata Kirsten Wild termina staccata di 2'04" e perde la maglia rosa, indossata dalla stessa lituana.[4]
2ª tappa
- 5 luglio: Pontedera > Santa Maria a Monte – (Cronometro individuale) – 13,5 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
La seconda cronometro individuale della corsa si tiene interamente nella provincia di Pisa. I primi chilometri sono pressoché pianeggianti, fino all'inizio dell'ascesa, dopo 7,4 km, verso Santa Maria a Monte. Da qui una ripida discesa porta fino all'inizio della salita verso il traguardo, posto dopo una breve rampa in lastricato.[5]
3ª tappa
- 6 luglio: Calcinaia > Prato a Calci/Monte Serra – 106,4 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Dopo 60 km percorsi su un terreno pianeggiante, iniziava da Calci la prima ascesa di giornata verso Prato a Ceragiola, GPM di prima categoria. Dalla cima, una discesa di 9 km portava a Cascine da dove iniziava l'ultimo tratto pianeggiante prima della salita verso il traguardo, posto a Prato a Calci, con un GPM di seconda categoria.[6]
4ª tappa
- 7 luglio: Porto Sant'Elpidio > Porto Sant'Elpidio – 109,2 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Circuito di 27 km da ripetersi quattro volte: dal lungomare di Porto Sant'Elpidio, si raggiungeva Sant'Elpidio a Mare, sulle colline dell'entroterra marchigiano, punto più alto della tappa con i suoi 221 m s.l.m.[7]
5ª tappa
- 8 luglio: Fossacesia > Cerro al Volturno – 109,2 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Tappa caratterizzata da un percorso ondulato, con una lenta e continua ascesa verso il GPM di terza categoria posto a Rionero Sannitico. Da qui, la lunga discesa verso Cerro al Volturno da dove iniziava la rampa finale in pavé con pendenza media del 16%.[8]
6ª tappa
- 9 luglio: Cerro al Volturno > Sant'Elena Sannita – 119,3 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Tappa più impegnativa del Giro con due Gran Premi della montagna di prima categoria: il primo, a Rionero Sannitico, veniva raggiunto dopo 17 km di salita pressoché ininterrotta; il secondo, posto a metà percorso, prevedeva la scalata del Monte Campo e raggiungeva il Rifugio Prato Gentile posto a 1580 m s.l.m. Seguivano 30 km di discesa verso Isernia ed il passaggio sulle colline del Sannio per raggiungere il traguardo di Sant'Elena Sannita.[9]
7ª tappa
- 10 luglio: Andria > Castel del Monte – 131,2 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Tappa ondulata, la più lunga del giro, con tre GPM da scalare lungo il percorso, uno di terza categoria posto nel circuito di 18 km a Spinazzola da affrontare due volte, un terzo GPM della stessa categoria a Minervino Murge, dopo 95,3 km, e l'arrivo in quota a Castel del Monte al termine di un GPM di seconda.[10]
8ª tappa
- 12 luglio: San Marco dei Cavoti > Pesco Sannita – 115,6 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Altra tappa dal percorso ondulato, che attraversava i Colli Sanniti. Due i GPM, il primo a Colle Sannita dopo 30 km di terzo grado ed il secondo a Molinara a 23 km dal traguardo di seconda categoria.[11]
9ª tappa
- 13 luglio: Grumo Nevano > Grumo Nevano – 111,2 km
- Risultati
- Descrizione e riassunto
Kermesse finale su un circuito di 14 km da ripetere otto volte.[12]
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Classifiche finali
Classifica generale - Maglia rosa
Classifica a punti - Maglia ciclamino
Classifica Gran Premio della Montagna - Maglia verde
Classifica giovani - Maglia bianca
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Evoluzione delle classifiche
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Note
Collegamenti esterni
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