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Giuliano Soderini
vescovo cattolico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Giuliano Soderini, francesizzato in Julien Sodérini (Firenze, 1491 – Saintes, 30 luglio 1544), è stato un vescovo cattolico e diplomatico italiano.
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Biografia
Nato a Firenze da Paolo Antonio Soderini e Margherita Strozzi, era nipote del cardinale Francesco Soderini[1].
Divenne vescovo di Volterra il 23 maggio 1509 per rinuncia dello zio - non avendo ancora conseguito l'età canonica di ventisette anni, la gestì in qualità di amministratore apostolico[2]; lasciò detta sede episcopale per occupare quella di Saintes in Francia (già amministrata dallo zio) il 12 giugno 1514[3], in luogo di quella di Vicenza originariamente destinatagli.

Nel 1527 fu scelto dal governo repubblicano di Firenze quale ambasciatore presso re Francesco I di Francia, con l'obiettivo di convincere il sovrano a difendere la città contro le truppe imperiali[1].
Divenuto molto vicino al re, Soderini fu un ardente sostenitore dell'intervento francese in Italia; la corrispondenza che scambiò a riguardo con lo zio cardinale a Roma fu intercettata da papa Adriano VI, che nel 1523 fece incarcerare l'anziano prelato a Castel Sant'Angelo[4].
Rimasto in Francia, al riparo dall'ira papale, morì nella sua diocesi nel 1544 e fu sepolto nella cattedrale di San Pietro[1].
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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