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Giuseppe Bertello
cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1942-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Giuseppe Bertello (Foglizzo, 1º ottobre 1942) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 1º ottobre 2021 presidente emerito del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nasce a Foglizzo, in provincia di Torino e diocesi di Ivrea, il 1º ottobre 1942.
Formazione e ministero sacerdotale
Il 29 giugno 1966 è ordinato presbitero dall'allora vescovo di Ivrea Albino Mensa.
Conseguita la licenza in teologia pastorale ed il dottorato in Diritto canonico, frequenta i corsi propedeutici alla carriera presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica. Ottenuta la licenza in diplomazia ecclesiastica,[1] entra nel servizio diplomatico della Santa Sede, nel 1971, prestando servizio nelle rappresentanze pontificie di Sudan, Turchia, Venezuela e alla Missione permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra.
Ministero episcopale e cardinalato
Il 17 ottobre 1987 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo titolare di Urbisaglia e pro-nunzio apostolico in Benin, Ghana e Togo; succede ad Ivan Dias, precedentemente nominato nunzio apostolico in Corea. Il 28 novembre successivo riceve l'ordinazione episcopale dal cardinale Agostino Casaroli, co-consacranti l'arcivescovo Albino Mensa e il vescovo Luigi Bettazzi.
Il 12 gennaio 1991 il papa lo trasferisce alla nunziatura apostolica in Ruanda; succede a Giovanni Battista Morandini, precedentemente nominato nunzio apostolico in Guatemala. A partire dal 1994, si trova nella fase più drammatica della guerra tra le etnie Hutu e Tutsi che insanguina il Paese come pure il vicino Burundi. In questi frangenti unisce la sensibilità pastorale al coraggio e all'abilità diplomatica, facendo ogni sforzo possibile per la pacificazione.[senza fonte]
Nel marzo 1995 papa Giovanni Paolo II lo nomina osservatore permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni specializzate a Ginevra e, il 19 agosto 1997, con lo stesso ruolo, anche presso l'Organizzazione mondiale del commercio.
Il 27 dicembre 2000 è nominato, da papa Wojtyła, nunzio apostolico in Messico; succede a Leonardo Sandri, precedentemente nominato sostituto della Segreteria di Stato della Santa Sede. Il 30 luglio 2002 accoglie come nunzio l'ormai anziano Pontefice giunto in viaggio apostolico nel Paese latino-americano per la canonizzazione di Juan Diego Cuauhtlatoatzin, il giovane veggente di Guadalupe, avvenuta presso la basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico il giorno seguente.
L'11 gennaio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino; succede a Paolo Romeo, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Palermo.
Il 3 settembre 2011 papa Benedetto XVI lo nomina presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, con decorrenza dal 1º ottobre dello stesso anno, succedendo al cardinale Giovanni Lajolo; mantiene questi incarichi fino al 1º ottobre 2021, quando papa Francesco accetta le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.
Nel concistoro del 18 febbraio 2012 è creato cardinale diacono dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia da papa Benedetto XVI; il 17 giugno successivo prende possesso della diaconia.
Il 13 aprile 2013 papa Francesco lo nomina membro del Consiglio dei cardinali, chiamati a consigliarlo nel governo della Chiesa universale e a studiare un progetto di revisione della Curia romana[2].
Il 3 dicembre 2016 viene nominato membro della Congregazione delle cause dei santi.
Il 4 marzo 2022 opta per l'ordine presbiterale mantenendo la titolarità della sua diaconia elevata pro hac vice a titolo.
Il 1º ottobre 2022 compie ottant'anni e, in base a quanto disposto dal motu proprio Ingravescentem Aetatem di papa Paolo VI del 1970, esce dal novero dei cardinali elettori e decade da tutti gli incarichi ricoperti in Curia romana.
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Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Papa Benedetto XV
- Papa Pio XII
- Cardinale Eugène Tisserant
- Papa Paolo VI
- Cardinale Agostino Casaroli
- Cardinale Giuseppe Bertello
La successione apostolica è:
- Vescovo José Luis Castro Medellín, M.S.F. (2002)
- Vescovo Eduardo Cirilo Carmona Ortega, C.O.R.C. (2004)
- Vescovo Pedro Pablo Elizondo Cárdenas, L.C. (2004)
- Vescovo Maximino Martínez Miranda (2006)
- Cardinale Konrad Krajewski (2013)
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Onorificenze
Onorificenze italiane
Onorificenze straniere
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
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