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Gran Premio motociclistico di Svezia 1984
edizione del Gran Premio motociclistico di Svezia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Gran Premio motociclistico di Svezia è stato l'undicesimo appuntamento del motomondiale 1984. Si è svolto il 12 agosto sul circuito di Anderstorp e vi hanno gareggiato le classi 125, 250 e 500 oltre alla classe sidecar.
Le vittorie nelle tre gare in singolo disputate sono state di Eddie Lawson in 500, Manfred Herweh in 250 e Fausto Gresini in 125[1][2]. Tra le motocarrozzette hanno trionfato Rolf Biland e Kurt Waltisperg.
Già assegnato dalla gara precedente il titolo della 125, vengono matematicamente assegnati i titoli della 500 a Eddie Lawson, della 250 a Christian Sarron e dei sidecars all'equipaggio Egbert Streuer/Bernard Schnieders; resta da assegnare solamente il titolo della classe 80, non presente in Svezia.
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Classe 500
Riepilogo
Prospettiva
Pur bastandogli un piazzamento per ottenere il titolo iridato con una gara di anticipo sul termine della stagione, lo statunitense Eddie Lawson si è imposto nella gara, precedendo il francese Raymond Roche e l'australiano Wayne Gardner[2].
Arrivati al traguardo
Ritirati
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Classe 250
Riepilogo
Prospettiva
Per il francese Christian Sarron è stato sufficiente il secondo posto nella gara per essere matematicamente campione mondiale della categoria, essendo il distacco ormai incolmabile anche per il tedesco Manfred Herweh che ha vinto la gara svedese.
Al terzo posto lo svizzero Jacques Cornu[1].
Arrivati al traguardo
Ritirati
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Classe 125
Riepilogo
Prospettiva
Il già iridato pilota spagnolo Ángel Nieto non è venuto in Svezia; la vittoria è così andata ad uno dei suoi compagni di squadra alla Garelli, l'italiano Fausto Gresini che ha ottenuto in questo modo la sua prima vittoria nel motomondiale. Sul podio di Anderstorp anche l'austriaco August Auinger e l'altro italiano Eugenio Lazzarini[1][2].
Arrivati al traguardo
Ritirati
Classe sidecar
Riepilogo
Prospettiva
Egbert Streuer e Bernard Schnieders ottengono il quarto posto che gli bastava per essere certi del primo titolo nel motomondiale, a prescindere dal risultato degli avversari; divengono così i primi olandesi a conquistare l'iride nella classe sidecar. La vittoria di tappa va ai campioni uscenti Rolf Biland-Kurt Waltisperg, salgono sul podio anche Schwärzel-Huber e Michel-Fresc (gli equipaggi che avevano ancora una chance di strappare il titolo a Streuer)[3][4][5].
Il Gran Premio è stato contrassegnato anche dagli incidenti. Uno durante le prove riguarda l'equipaggio tedesco Egon Schons-Eckart Rösinger, con il passeggero che riporta serie ferite e viene trasportato in ospedale in elicottero[6]; un altro in gara vede protagonisti Masato Kumano-Helmut Diehl.
La classifica finale della stagione è la seguente: Streuer 75 punti, Schwärzel 72, Michel 65, Biland 57.
Arrivati al traguardo (posizioni a punti)[2][7]
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Note
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