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Grazigna
quartiere di Nova Gorica in Slovenia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Grazigna[1] o Grassigna[2][3] (in sloveno l'attuale Grčna[4]) è un quartiere integrato nel tessuto urbano di Nova Gorica, Slovenia delimitato a sud dal bosco di Panovizza[5] (in slov. Panovec[6], in ted. Panowitz).
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
In passato sobborgo di Gorizia, fu scelto nel 1877 come luogo per realizzare il nuovo cimitero della città. Nel 1880 i lavori furono completati e le tumulazioni iniziarono.[7] Nel 1916 trovandosi in prima linea sul fronte dell'Isonzo[8] il cimitero venne bombardato e distrutto.[9]

Durante la prima guerra mondiale fu uno dei punti di maggior avanzata verso est del Regio esercito dopo la presa di Gorizia dell'agosto 1916 e nel 1917 durante la Decima battaglia dell'Isonzo[10] quando gli italiani mantennero tutte le loro posizioni contro gli attacchi persistenti.[11] A Grazigna sul campo perirono numerosi soldati e ufficiali come il colonnello Aurelio Robino e il tenente Agatino Malerba (entrambi insigniti di Medaglia d'oro al valor militare) e altri si distinsero come il maggiore Giovanni Messe[12] e il sottotenente Giuseppe Pagano[13] in azioni presso quota 126.[14]
Dopo la prima guerra mondiale (1918), con l'annessione della regione al Regno d'Italia, rimase parte del territorio goriziano.
Dopo la seconda guerra mondiale, con il Trattato di Parigi (1947) e la definizione del confine italo-jugoslavo, la zona orientale di Gorizia inclusa l'area di Grassigna passò alla Jugoslavia.[15]
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