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Gregg Popovich
allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense (1949-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gregg Charles Popovich (East Chicago, 28 gennaio 1949) è un dirigente sportivo statunitense di origini serbe e croate, professionista nella NBA, presidente ed ex allenatore dei San Antonio Spurs.
È quinto coach di sempre per anelli conquistati e primo per partite vinte. Dal 2018 al 2021 è stato anche capo allenatore della nazionale di basket degli Stati Uniti, con cui aveva precedentemente collaborato tra il 2002 e il 2004.
È l'allenatore più vincente della storia NBA, con 1422 vittorie in 2291 partite, tutte sulla panchina dei suoi San Antonio Spurs, con i quali ha collezionato 5 anelli, 13 titoli di division e 3 allenatore dell'anno in 26 stagioni.
Nel 2023 è stato inserito fra i membri del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame[1].
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Carriera
Riepilogo
Prospettiva
Nato da genitori jugoslavi - padre serbo, madre croata - Gregg Popovich inizia l'attività di allenatore di basket già da molto giovane; infatti all'età di 23 anni diventa il vice allenatore della Air Force Academy, fino al 1978. Successivamente riceve l'incarico di allenare il Pomona-Pitizer College, ma con risultati mediocri. Nonostante ciò viene ingaggiato come vice allenatore da una squadra di NBA, i San Antonio Spurs.
Resta tale fino al 1992, dopo di che si trasferisce a Oakland, ad allenare i Golden State Warriors, ma, ancora una volta, da secondo.
Nel 1996 viene richiamato dai San Antonio Spurs, come general manager e vice presidente della franchigia. Durante la stagione 1996-97 licenzia l'allora allenatore della squadra, Bob Hill, e si nomina head coach. Dopo un anno di alti e bassi, nel Draft del 1997 sceglie Tim Duncan con la prima scelta assoluta. La scelta si scopre ben presto vincente, infatti gli Spurs vincono il titolo nel 1999, in finale contro i New York Knicks, e il duo di lunghi formato dallo stesso Duncan (eletto poi MVP della serie finale) e David Robinson si rivela immarcabile per gli avversari.
Ma Popovich non si ferma qua: infatti decide di prendere in squadra nel 2001 il francese Tony Parker e nel 2002 l'argentino Emanuel Ginóbili. Anche queste scelte si rivelano quanto mai azzeccate, con la vittoria del secondo titolo nel 2003 e del terzo nel 2005, battendo in finale rispettivamente i New Jersey Nets (di Jason Kidd) all'ultima stagione di David Robinson, e i Detroit Pistons (campioni dell'anno precedente). Popovich non ottiene poi gli stessi risultati ottenuti precedentemente fino al 2007, quando vince il suo quarto titolo NBA, grazie ai big three (Duncan, Parker e Ginóbili), che battono in finale i Cleveland Cavaliers della giovane stella LeBron James.
Gli Spurs vincono la regular season della stagione 2011-12, ma dopo aver affondato gli Utah Jazz e i Los Angeles Clippers, escono dai play-off in finale di Conference, battuti per 4-2 dagli Oklahoma City Thunder.
Dopo essere stati dati per l'ennesima volta per spacciati, durante la stagione 2012-13, si guadagnano la testa di serie numero 2 della conference e fanno ancora vittime nei play-off: eliminati i Los Angeles Lakers al primo turno e i Golden State Warriors al secondo, superano con un secco 4-0 i Memphis Grizzlies nelle finali della Western Conference, accedendo per la quinta volta nella loro storia alle NBA Finals. Qui incontrano i Miami Heat, reduci da una vittoria in gara 7 contro gli Indiana Pacers. La serie è molto bella e combattuta con gli Spurs che vincono gara-1, gara-3 e gara-5 arrivando sul 3-2 in gara-6 a Miami. In gara-6 mentre stanno vincendo 94-89 a 28 secondi dalla fine si fanno rimontare con due triple di LeBron James e Ray Allen che costringono a giocare i tempi supplementari, dove gli Spurs perdono 100-103. In gara-7, sotto 88-90 nell'ultimo minuto, Tim Duncan sbaglia due tap-in consecutivi e gli Heat allungano fino a +7, vincendo così il loro terzo titolo.
Nel 2013-14 con un record di 62-20 Popovich vince ancora la regular season e viene nominato per la terza volta allenatore dell'anno. Nei play-off gli Spurs eliminano i Dallas Mavericks per 4-3, i Portland Trail Blazers per 4-1 e gli Oklahoma City Thunder per 4-2, accedendo così alle NBA Finals per la seconda stagione consecutiva (sesta volta in assoluto per gli Spurs). Il 15 giugno 2014 gli Spurs sconfiggono i favoriti Miami Heat dei big three James, Wade e Bosh con un netto 4-1. Popovich vince il suo quinto titolo NBA, Kawhi Leonard sarà nominato MVP delle finals.
Durante la stagione 2014-15 contro gli Indiana Pacers raggiunge quota 1.000 vittorie da allenatore.[2]
Il 4 febbraio 2017 stabilisce il nuovo record NBA come allenatore più vincente con la stessa franchigia, arrivando a 1.128 partite vinte e superando Jerry Sloan.[3]
Il 4 aprile 2019 diventa l'allenatore espulso più velocemente nella storia dell'NBA in quanto è stato espulso dopo 63 secondi contro i Denver Nuggets.[4][5] Nella partita contro i Denver Nuggets ai playoff 2018/19, diventa l'allenatore con più partite vinte tra regular season e playoff, con 1413 partite, superando Lenny Wilkens.
Il 12 marzo 2022 diventa l'allenatore più vincente della storia dell'NBA grazie alla vittoria sugli Utah Jazz per 104-102, superando così Don Nelson a quota 1335 vittorie in carriera da allenatore.[6][7]
Il 2 novembre 2024 subisce un ictus, che lo costringe a lasciare a tempo indeterminato la panchina degli Spurs, venendo sostituito ad interim da Mitch Johnson[8]; nel successivo mese di aprile è colpito da un lieve malore mentre sta cenando in un ristorante di San Antonio, venendo tuttavia dimesso dall'ospedale dopo poche ore.[9]
Il 2 maggio 2025 annuncia il ritiro da allenatore, venendo contestualmente nominato presidente degli Spurs.[10]
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Statistiche
Allenatore
* | Record |
V | Partite vinte | P | Partite perse | % V | Percentuale di vittorie | G | Partite giocate | Grassetto | Miglior risultato |
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Palmarès
NBA
Allenatore
- Allenatore dell'anno: 3 (record condiviso con Don Nelson e Pat Riley)
- Allenatore all'All-Star Game: 4
- Inserito tra i 15 Greatest Coaches in NBA History nel 2022
General Manager
- San Antonio Spurs: 1999
Nazionale
Oro olimpico: 1
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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