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Guttaperca
materiale di origine vegetale molto simile, per chimica e per origine, alla gomma naturale o caucciù Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La guttaperca è una macromolecola di origine vegetale, propriamente un politerpene, ovvero una molecola appartenente alla famiglia dei terpeni; è quindi un polimero dell'isoprene con più di 40 atomi di carbonio, formato per addizione 1,4-trans, ed il risultato è una materia plastica elastomerica che ha diversi impieghi industriali.
Questa voce o sezione sull'argomento polimeri non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Il nome deriva dall'inglese gutta-percha, a sua volta originato dal malese getah perca che significa "gomma di perca", dal nome dell'albero da cui è ricavata.
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Differenze e analogie con la gomma
Riepilogo
Prospettiva
La guttaperca è molto simile per chimica e per origine alla gomma naturale o caucciù, da cui differisce però per molte proprietà, tra cui l'assenza di elasticità.
Mentre la gomma naturale viene estratta, sotto forma di lattice, dall'albero della gomma, la guttaperca si ottiene da alcune specie di alberi dell'ordine delle Sapotacee come il Palaquium gutta.
Il caucciù presenta una temperatura di transizione vetrosa (Tg) di −70 °C mentre la guttaperca ha una Tg di -38 °C e fonde a 60 °C.
Struttura chimica
Dal punto di vista della costituzione la guttaperca e il caucciù sono uguali: in ambedue i polimeri infatti la successione degli atomi e dei legami nell'unità monomerica è identica.
La presenza del doppio legame però determina un fenomeno di isomeria sterica, quindi a seconda di come si dispone il monomero di base, abbiamo due possibilità: la configurazione trans produce una molecola di guttaperca, la configurazione cis produce una molecola di caucciù.
Poliisoprene 1.4 trans (guttaperca)
Poliisoprene 1.4 cis (caucciù)
La stereoisomeria, ovvero questa particolare differenza nella disposizione geometrica dei monomeri all'interno del polimero, ha un effetto notevolissimo sulle proprietà del polimero: infatti mentre il caucciù risulta essere un elastomero amorfo, la guttaperca a temperatura ambiente è un polimero semicristallino, dato dal fatto che la configurazione trans, meno ingombrante, favorisce l'impaccamento.
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Impieghi
A partire dalla metà dell'Ottocento, è stata il primo materiale impiegato per rivestire cavi telegrafici e telefonici subacquei.
Il suo impiego nell'industria si è ridotto nel corso del XX secolo, sostituita per lo più da resine sintetiche.
Impiegata per fogli, tubi, abiti impermeabilizzati e altri oggetti, in particolare si usa in odontoiatria per chiudere i canali dopo la devitalizzazione della polpa, la parte più interna del dente.
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Altri progetti
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su guttaperca
Collegamenti esterni
- guttaperca, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Tullio Guido Levi e Domenico Lanza, GUTTAPERCA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (EN) gutta-percha, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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